Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 23 agosto 2017, n. 39367
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 23 agosto 2017, n. 39367

Non vi può essere ricusazione del giudice il fatto che questo abbia pronunciato o concorso a pronunciare, in un separato processo, una sentenza nei confronti del ricorrente per lo stesso reato, se la sua responsabilità penale non è stata oggetto di valutazione di merito nel precedente processo. Sentenza 23 agosto 2017, n. 39367 Data udienza...

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 22 agosto 2017, n. 39341
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 22 agosto 2017, n. 39341

L’uso della violenza o della minaccia considerato dall’articolo 337 c.p., per opporsi al compimento di un atto di ufficio o di servizio, sebbene fattualmente nella gran parte dei casi si risolva in una violenza o minaccia anche contro la persona del pubblico ufficiale o dell’incaricato del pubblico servizio (o di coloro che, richiesti, gli prestano...

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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 22 agosto 2017, n. 39341 

L’azione di chi oppone resistenza, nei termini richiesti dall’art. 337 cod. pen., a più pubblici ufficiali può essere ricondotta alla figura del concorso formale omogeneo ex art. 81, comma 1, (che ricorre quando con un’unica condotta si commettono più violazioni della stessa disposizione di legge,), o a quella della continuazione di reati ex art. 81,...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 22 agosto 2017, n. 39339
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 22 agosto 2017, n. 39339

È abusivo l’esercizio della professione psicoterapeutica tutte le volte in cui un soggetto, non qualificato, agisca nei confronti del “paziente” con il fine di incidere sulla sua sfera psichica con lo scopo di indurne una modificazione che può essere dannosa, al di là della metodologia propria della professione di cui si avvale Suprema Corte di...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 7 giugno 2017, n. 28257
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 7 giugno 2017, n. 28257

Deve essere esclusa la sussistenza del reato quando la prestazione promessa od effettuata dal soggetto passivo, a seguito di induzione o costrizione da parte dell’agente, rappresenti una utilità per il perseguimento dei relativi fini istituzionali, poiché in tal caso non si determina lesione per l’oggetto giuridico del reato (buon andamento della P.A.), e, dunque, il...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 30 maggio 2017, n. 27108
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 30 maggio 2017, n. 27108

Il delitto di falsa testimonianza non è integrato di per sé da dichiarazioni non corrispondente al vero, bensì da dichiarazioni contrarie a quanto forma oggetto delle consapevolezze del testimone: il reato di intralcio alla giustizia sussiste in quanto la condotta sia volta a indurre il teste a rendere una deposizione diversa da quella che egli...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 19 maggio 2017, n. 25274
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 19 maggio 2017, n. 25274

Non osta al sequestro preventivo finalizzato alla confisca il fatto che il bene colpito dal vincolo sia, formalmente, di proprietà di altro soggetto dall’indagato, quando si provi che tale situazione è frutto di interposizione reale o fittizia o di simulazione oggettiva assoluta; devono tuttavia dimostrarsi gli elementi – specifici e non congetturali – dai quali...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 7 aprile 2017, n. 17747
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 7 aprile 2017, n. 17747

Nell’individuazione del reo attraverso il fotogramma deve essere considerato il fattore temporale. Questo perchè nel caso specifico l’identificazione era avvenuta a distanza di alcuni giorni dall’intervento sul luogo dello spaccio e non risultavano essere state descritte le fattezze fisiche degli spacciatori, così da ingenerare dubbi se i soggetti ripresi fossero i veri spacciatori Suprema Corte...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 23 marzo 2017, n. 14248
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 23 marzo 2017, n. 14248

Il superamento del termine per la conclusione delle indagini preliminari non incide sull’utilizzabilità delle intercettazioni Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 23 marzo 2017, n. 14248 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IPPOLITO Francesco – Presidente Dott. FIDELBO...