Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 11 novembre 2015, n. 45158 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GENTILE Mario – Presidente Dott. TADDEI Margherita – Consigliere Dott. RAGO Geppino – Consigliere Dott. AGOSTINACCHIO Luigi – Consigliere Dott. AIELLI Lucia...
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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 18 novembre 2015,n. 45711. Il delitto di commercio di prodotti con segni falsi può concorrere con il delitto di ricettazione, in quanto la fattispecie astratta dell’art. 474 cod. pen. non contiene tutti gli elementi costitutivi della ricettazione previsti dall’art. 648 cod. pen. Ed invero il reato (ex art.474 cod. pen.) può essere commesso dallo stesso autore della contraffazione o dell’alterazione o da un soggetto che ha acquistato i prodotti, successivamente commerciati, senza la consapevolezza iniziale della falsità del marchio o dei segni distintivi. Solo in questi casi manca un elemento costitutivo della fattispecie della ricettazione: nel primo caso dell’acquisto da terzi di cose provenienti da delitto e nel secondo caso dell’elemento soggettivo del dolo
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 18 novembre 2015, n. 45711 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 07.2.2014 la Corte di Appello di Firenze, in parziale riforma di quella emessa il 26.06.2012 dal tribunale della stessa città nei confronti di L.H., assolveva costui dal reato di cui all’art.474 cod. pen. ascritto al...
Corte di Cassazione, sezione II, 11 novembre 2015, n. 45156. In tema di imputabilità, ai fini del riconoscimento dei vizio totale o parziale di mente, possono rientrare nel concetto di “infermità” anche i disturbi della personalità o comunque tutte quelle anomalie psichiche non inquadrabili nel ristretto novero delle malattie mentali, purché siano di consistenza, intensità e gravità tali da incidere concretamente sulla capacità di intendere e di volere, escludendola o facendola scemare grandemente, e sussista un nesso eziologico tra disturbo mentale e condotta criminosa, mentre nessun rilievo deve riconoscersi ad altre anomalie caratteriali o alterazioni o disarmonie della personalità prive dei caratteri predetti, nonché agli stati emotivi e passionali che non si inseriscano, eccezionalmente, in un quadro più ampio di infermità
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II SENTENZA 11 novembre 2015, n. 45156 Fatto Con sentenza del 21/11/2013, la Corte di Appello di Milano confermava la sentenza con la quale, in data 21/09/2010, il giudice dell’udienza preliminare del tribunale della medesima città aveva ritenuto F.S. colpevole dei delitto di rapina aggravata a danno di P.A.. Contro...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 20 ottobre 2015, n. 41951. Pur in presenza o di una trasgressione delle prescrizioni inerenti il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione o da altro luogo di privata dimora ovvero nel caso di divieto di concessione degli arresti presso il domicilio per chi sia stato condannato, nei cinque anni precedenti, per il reato di evasione, si consente, oggi, al giudice di evitare l’applicazione della custodia carceraria se “il fatto è di lieve entità”.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 20 ottobre 2015, n. 41951 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GENTILE Mario – Presidente Dott. TADDEI M. – rel. Consigliere Dott. MACCHIA Alberto – Consigliere Dott. DE CRESCIENZO Ugo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 4 novembre 2015, n. 44498. Lo stato c.d. di quasi flagranza sussiste anche nel caso in cui l’inseguimento non sia iniziato per una diretta percezione dei fatti da parte della polizia giudiziaria, bensì per le informazioni acquisite da terzi (inclusa la vittima), purchè non vi sia stata soluzione di continuità fra il fatto criminoso e la successiva reazione diretta ad arrestare il responsabile del reato. Tale interpretazione, peraltro, non contravviene al tenore testuale della norma, in quanto l’art.382 c.p. nel definire lo stato di flagranza afferma che “è in stato di flagranza chi viene colto nell’atto di commettere il reato ovvero chi, subito dopo il reato, è inseguito dalla polizia giudiziaria, dalla persona offesa o da altre persone ovvero è sorpreso con cose e tracce dalle quali appaia che egli abbia commesso il reato immediatamente prima”, e il termine “inseguire”, secondo la stessa definizione del Devoto-Oli, significa “tendere con tenacia al raggiungimento di qualcuno o di qualcosa nell’ambito di un’azione ostile o di una competizione” e, pertanto, già nella sua accezione semantico letterale non indica necessariamente e unicamente l’azione di chi “corre dietro a chi fugge”, bensì anche quella di chi “procede in una determinata direzione, secondo uno o più punti di riferimento al fine di raggiungere qualcuno o qualcosa”. Né in alcun modo la norma prevede che l’autore del reato debba essere stato visto dalla polizia giudiziaria, né che il reato sia avvenuto sotto la diretta percezione della polizia giudiziaria, limitandosi invece a stabilire che l’inseguimento deve avvenire “subito dopo il reato”, la qualcosa sarebbe stata del tutto superflua, ove il legislatore avesse limitato l’azione al mero “correre dietro a chi fugge”, azione che inevitabilmente è immediata rispetto alla commissione del reato
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 4 novembre 2015, n. 44498 Osserva In data 21.1.2015, il difensore di I.M. ricorre per Cassazione avverso il provvedimento del GIP del Tribunale di Catania, de 18.12.2014, con il quale è stato convalidato l’arresto del predetto per il reato di rapina in danno dell’ufficio postale privato “City Poste”...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 20 ottobre 2015, n. 41974. La norma incriminatrice dell’art. 348 cod. pen., trova la propria ratio nella necessità di tutelare l’interesse generale, di pertinenza della pubblica amministrazione, a che determinate professioni, richiedenti particolari requisiti di probità e competenza tecnica, vengano esercitate soltanto da chi, avendo conseguito una speciale abilitazione amministrativa, risulti in possesso delle qualità morali e culturali richieste dalla legge. Ne consegue che risponde di abusiva professione di avvocato chi, sebbene abilitato alla professione di avvocato, senza iscrizione nell’albo professionale, partecipi ad un’udienza davanti al giudice rappresentando una parte processuale, anche se materialmente si limiti ad un mero atto di presenza
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II SENTENZA 20 ottobre 2015, n. 41974 Ritenuto in fatto G.A. veniva tratto a giudizio per rispondere del reato di cui all’art. 348 cod. pen.. per aver esercitato la professione di avvocato quale difensore di fiducia di P.E. nel procedimento penale n. 1307/06 sino alla fase dell’udienza preliminare avanti al...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 5 ottobre 2015, n. 39885. È idonea a integrare il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche la simulazione di aumento di capitale. La simulazione di un aumento di capitale non poteva ritenersi una semplice dichiarazione mendace ma costituisce elemento essenziale di un’operazione articolata e artificiosa senza la quale la società non avrebbe potuto conseguire il finanziamento, che, conseguito sulla base delle dichiarazioni e della falsa documentazione di avvenuta esecuzione dei lavori, costituiva il profitto ingiusto della truffa
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 5 ottobre 2015, n. 39885 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GENTILE Mario – Presidente Dott. GALLO Domenico – Consigliere Dott. TADDEI M. B. – rel. Consigliere Dott. RAGO Geppino – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 5 ottobre 2015, n. 39881. La condotta del commercialista che non restituisce tempestivamente i libri contabili alla società e che non presenta il modello unificato di dichiarazione IVA integra il reato di appropriazione indebita aggravata
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 5 ottobre 2015, n. 39881 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GENTILE Mario – Presidente Dott. CAMMINO Matilde – Consigliere Dott. DE CRESCIENZO Ugo – rel. Consigliere Dott. RAGO Geppino – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 5 ottobre 2015, n. 39890. L’elemento che differenzia il delitto di truffa aggravata dall’avere ingenerato un timore immaginario da quello di rapina con minaccia consiste nella diversa prospettazione del danno ingiusto alla vittima. Nel caso della truffa esso è rappresentato come eventuale e mai proveniente dall’agente, nemmeno indirettamente. Nella fattispecie di rapina, invece, il male ingiusto è prospettato come certo e sicuro, ad opera del soggetto attivo. Nel primo caso l’offeso agisce perché versa in errore, mentre nel secondo caso esso è posto di fronte all’alternativa di subire lo spossessamento o il danno minacciato
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II SENTENZA 5 ottobre 2015, n.39890 Ritenuto in fatto Con sentenza in data 15/10/2014 la Corte di Appello di Cagliari, in parziale riforma della sentenza in data 16/12/2008 del Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Cagliari: – ha riconosciuto le circostanze attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 16 giugno 2015, n. 25012. In tema di sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente, il provvedimento cautelare puo’ interessare indifferentemente ciascuno dei concorrenti anche per l’intera entita’ del profitto accertato
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 16 giugno 2015, n. 25012 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GENTILE Mario – Presidente Dott. CAMMINO Matilde – Consigliere Dott. DE CRESCIENZO Ugo – Consigliere Dott. RAGO Geppino – Consigliere Dott. ALMA...