Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 18 dicembre 2015, n. 25594 Svolgimento del processo 1.La domanda di risarcimento del danno asseritamente derivante dalla rovinosa caduta a causa del pavimento bagnato e viscido per via di detergenti utilizzati nella pulizia, che i bidelli stavano effettuando, avanzata da G.D. nei confronti dell’istituto scolastico dove insegnava e...
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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 11 dicembre 2015, n. 25063. L’indisponibilità d’un autoveicolo durante il tempo necessario per le riparazioni è un danno che deve essere allegato e dimostrato; la prova del danno non può consistere nella dimostrazione della mera indisponibilità del veicolo, ma deve consistere nella dimostrazione della spesa sostenuta per procacciarsi un mezzo sostitutivo, ovvero nella dimostrazione della perdita subita per avere dovuto rinunciare ai proventi ricavati dall’uso del mezzo.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 11 dicembre 2015, n. 25063 Premesso in fatto E’ stata depositata in cancelleria la seguente relazione: << 1.- I ricorrenti indicati in epigrafe appellarono la sentenza del Giudice di Pace di Marigliano, con la quale era stata accolta la domanda di risarcimento dei danni causati dallo scontro di...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 17 novembre 2015, n. 23520. Il responsabile di una struttura alberghiera risponde per i furti subiti dai clienti all’interno delle stanze qualora i ladri si siano introdotti facilmente in albergo grazie alla superficialità e alla negligenza mostrata nei controlli dal personale. E se il cliente dimostra l’entità del danno, il risarcimento non può essere effettuato in via equitativa
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 17 novembre 2015, n. 23520 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FINOCCHIARO Mario – Presidente Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. FRASCA Raffaele – Consigliere Dott. SCARANO Luigi Alessandro – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 10 dicembre 2015, n. 24920. Avverso la sentenza sull’opposizione dispiegata ex artt. artt. 615 o 619 cod. proc. civ. pubblicata fra il 1.3.06 ed il 4.7.09, qualunque sia l’epoca di instaurazione del processo, non è più ammissibile il rimedio dell’appello in forza dell’ultimo periodo dell’ari_ 616 cod. proc. civ., come introdotto dalla L. n. 52 del 2006 (senza alcuna disciplina transitoria), ma solo quello del ricorso straordinario per cassazione ex art. 111 Cost., comma 7
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 10 dicembre 2015, n. 24920 Fatto e diritto 1.- Con la decisione ora impugnata la Corte d’Appello di Palermo ha dichiarato inammissibile l’appello proposto da P. C. avverso la sentenza del Tribunale di Agrigento pubblicata in data 21 maggio 2008, poiché, essendo stata pronunciata in un giudizio di...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 25 novembre 2015, n. 24074. Nel ricorso per cassazione avverso la sentenza di primo grado, regolato dall’art. 348-ter, terzo comma, cod. proc. civ., il termine perentorio breve di sessanta giorni decorre ordinariamente dalla comunicazione dell’ordinanza di dichiarazione di inammissibilità
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 25 novembre 2015, n. 24074 Svolgimento del processo 1. I genitori, in proprio e quali legali rappresentanti della figlia minore Y.C. , convennero in giudizio il Ministero dell’Istruzione e chiesero il risarcimento dei danni conseguenti ad un sinistro occorso nei locali della scuola materna. Il Tribunale, all’esito del...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 30 ottobre 2015, n. 22307. Le clausole di proroga tacita o di rinnovazione del contratto, se predisposte dal contraente più forte nell’ambito di un contratto per adesione, rientrano tra quelle sancite a carico del contraente aderente e sono, pertanto, prive di efficacia, a norma dell’articolo 1341, secondo comma, del Cc, qualora non siano specificamente approvate per iscritto dal contraente aderente, anche quando hanno carattere di reciprocità e bilateralità
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 30 ottobre 2015, n. 22307 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FINOCCHIARO Mario – Presidente Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. FRASCA Raffaele – rel. Consigliere Dott. SCARANO Luigi A. –...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 20 novembre 2015, n. 23830. Qualora il provvedimento giudiziale rechi la condanna alle spese giudiziali e nell’ambito di essa non faccia alcun riferimento alla somma pagata a titolo di contributo unificato dalla parte vittoriosa, la statuizione di condanna (nel regime del d.m. n. 55 del 2014 eventualmente anche recante condanna alle spese documentate diverse da quella del contributo e nel regime anteriore eventualmente recante la liquidazione di una somma per esborsi forfettariamente determinata inidonea a comprendere il contributo) si deve intendere estesa implicitamente, al di là della mancanza formale, anche alla imposizione della restituzione della somma corrisposta per quel titolo, il cui pagamento sarà documentabile anche in sede di esecutiva tramite la documentazione relativa al versamento
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 20 novembre 2015, n. 23830 Svolgimento del processo 1. – È stata depositata in cancelleria relazione ai sensi dell’art. 380-bis cod. proc. civ., datata 14.10.14 e regolarmente notificata ai difensori delle parti, relativa al ricorso avverso l’ordinanza 19 febbraio 2014, n. 3871, di questa Corte di Cassazione, del...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 30 settembre 2015 n. 19559. E’ invalido il mutuo concesso al cliente, il quale, con tale erogazione, acquista prodotti finanziari a fini previdenziali di dubbia redditività, emessi dalla stessa banca
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI ordinanza 30 settembre 2015 n. 19559 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FINOCCHIARO Mario – Presidente – Dott. VIVALDI Roberta – Consigliere – Dott. DE STEFANO Franco – rel. Consigliere – Dott. BARRECA Giuseppina Luciana – Consigliere – Dott. CARLUCCIO Giuseppa – Consigliere – ha pronunciato la seguente: ordinanza...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 9 ottobre 2015, n. 20313. Le spese sostenute dal querelato per difendersi in sede penale è devoluta alla competenza funzionale del giudice penale, per le ragioni già indicate nella relazione stessa
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI ordinanza 9 ottobre 2015, n. 20313 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FINOCCHIARO Mario – Presidente – Dott. VIVALDI Roberta – Consigliere – Dott. DE STEFANO Franco – Consigliere – Dott. BARRECA...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 12 novembre 2015, n. 23108. Ai fini di cui all’art. 2051 cod. civ., il caso fortuito può essere integrato anche dalla colpa del danneggiato. Nel caso di specie è stata attribuita la responsabilità dell’evento dannoso conseguenti alla caduta avvenuta all’interno della struttura acquatica all’esclusiva colpa del danneggiato, riconducibile al fatto che egli avrebbe dovuto usare maggiore prudenza, in particolare utilizzando l’apposito corrimano; e comunque, il fatto si era verificato di giorno, in una situazione di piena luminosità e la chiazza d’acqua era «perfettamente visibile da parte di chi adoperasse anche una minima attenzione.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 12 novembre 2015, n. 23108 Svolgimento del processo E’ stata depositata la seguente relazione. «1. R.M. convenne in giudizio, davanti al Tribunale di Palermo, Sezione distaccata di Monreale, l’Acqua Park Monreale s.r.l., chiedendo il risarcimento dei danni conseguenti alla sua caduta avvenuta all’interno della struttura a causa della...