In tema di misure di prevenzione, gli elementi di fatto su cui deve basarsi il giudizio di pericolosita’ non sono solo quelli accertati con sentenza di condanna, ma anche quelli emergenti da procedimenti penali pendenti per fatti che possono essere indicativi dello stato di pericolosita’.
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In tema di misure di prevenzione, gli elementi di fatto su cui deve basarsi il giudizio di pericolosita’ non sono solo quelli accertati con sentenza di condanna, ma anche quelli emergenti da procedimenti penali pendenti per fatti che possono essere indicativi dello stato di pericolosita’.

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 8 maggio 2018, n. 20160 La massima estrapolata In tema di misure di prevenzione, gli elementi di fatto su cui deve basarsi il giudizio di pericolosita’ non sono solo quelli accertati con sentenza di condanna, ma anche quelli emergenti da procedimenti penali pendenti per fatti che possono essere...

Non si rinviene nella giurisprudenza di questa corte un’affermazione di principio relativa alla inattendibilita’ dell’individuazione fotografica, in quanto intervenuta meno di un anno dopo i fatti illeciti, o perche’ non preceduta da dettagliata descrizione
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Non si rinviene nella giurisprudenza di questa corte un’affermazione di principio relativa alla inattendibilita’ dell’individuazione fotografica, in quanto intervenuta meno di un anno dopo i fatti illeciti, o perche’ non preceduta da dettagliata descrizione

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 8 maggio 2018, n. 20172 Le massime estrapolate L’individuazione fotografica di un soggetto effettuata dalla polizia giudiziaria costituisce una prova atipica la cui affidabilita’ non deriva dal riconoscimento in se’, ma dalla credibilita’ della deposizione di chi, avendo esaminato la fotografia si dica certo della sua identificazione. L’individuazione...

Truffa ai danni di un ente pubblico; ai fini della configurazione del danno non rileva il carattere necessitato della prestazione patrimoniale da parte del soggetto passivo, ma la legittimita’ della sua erogazione proprio all’autore dell’induzione in errore.
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Truffa ai danni di un ente pubblico; ai fini della configurazione del danno non rileva il carattere necessitato della prestazione patrimoniale da parte del soggetto passivo, ma la legittimita’ della sua erogazione proprio all’autore dell’induzione in errore.

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 7 maggio 2018, n. 19707 La massima estrapolata Non ricorrerebbero gli estremi del reato di truffa nel caso in cui, a seguito del trasferimento dei pazienti gia’ assistiti da medico convenzionato con il servizio sanitario nazionale, per effetto del pensionamento dello stesso, nella lista di cui alla Convenzione...

Il riconoscimento fotografico operato in sede di indagini di P.G.
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Il riconoscimento fotografico operato in sede di indagini di P.G.

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 24 aprile 2018, n. 18205. La massima estrapolata Il riconoscimento fotografico operato in sede di indagini di P.G. e non regolato dal codice di rito costituisce un accertamento di fatto e, come tale, e’ utilizzabile nel giudizio in base al principio della non tassativita’ dei mezzi di prova...

E’ consentito al giudice dell’udienza preliminare dichiarare non doversi procedere nei confronti dell’imputato per difetto di imputabilita’ soltanto nel caso in cui non si debba applicare una misura di sicurezza
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E’ consentito al giudice dell’udienza preliminare dichiarare non doversi procedere nei confronti dell’imputato per difetto di imputabilita’ soltanto nel caso in cui non si debba applicare una misura di sicurezza

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 24 aprile 2018, n. 18213. La massima estrapolata Ai sensi dell’articolo 425 c.p.p. e’ consentito al giudice dell’udienza preliminare dichiarare non doversi procedere nei confronti dell’imputato per difetto di imputabilita’ soltanto nel caso in cui non si debba applicare una misura di sicurezza e quindi solo quando l’imputato...

In materia di intercettazioni telefoniche, l’interpretazione del linguaggio e del contenuto delle conversazioni costituisce questione di fatto, rimessa alla valutazione del giudice di merito, e si sottrae al sindacato di legittimità
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In materia di intercettazioni telefoniche, l’interpretazione del linguaggio e del contenuto delle conversazioni costituisce questione di fatto, rimessa alla valutazione del giudice di merito, e si sottrae al sindacato di legittimità

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 17 aprile 2018, n. 17158. In materia di intercettazioni telefoniche, l’interpretazione del linguaggio e del contenuto delle conversazioni costituisce questione di fatto, rimessa alla valutazione del giudice di merito, e si sottrae al sindacato di legittimità se tale valutazione è motivata in conformità ai criteri della logica e...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 4 dicembre 2017, n. 54521. Non integra il delitto di appropriazione indebita, ma un mero inadempimento di natura civilistica, la condotta del promittente venditore che non restituisce l’acconto a seguito di risoluzione del contratto
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 4 dicembre 2017, n. 54521. Non integra il delitto di appropriazione indebita, ma un mero inadempimento di natura civilistica, la condotta del promittente venditore che non restituisce l’acconto a seguito di risoluzione del contratto

Non integra il delitto di appropriazione indebita, ma un mero inadempimento di natura civilistica, la condotta del promittente venditore che, a seguito della risoluzione del contratto, non restituisca al promissario acquirente l’acconto sul prezzo del bene promesso in vendita. Sentenza 4 dicembre 2017, n. 54521 Data udienza 14 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 2 ottobre 2017, n. 45322. E’ illegittimo l’arresto in flagranza operato dalla polizia giudiziaria sulla base delle informazioni fornite dalla vittima o da terzi nell’immediatezza del fatto, poiche’, in tale ipotesi, non sussiste la condizione di “quasi flagranza”
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 2 ottobre 2017, n. 45322. E’ illegittimo l’arresto in flagranza operato dalla polizia giudiziaria sulla base delle informazioni fornite dalla vittima o da terzi nell’immediatezza del fatto, poiche’, in tale ipotesi, non sussiste la condizione di “quasi flagranza”

E’ illegittimo l’arresto in flagranza operato dalla polizia giudiziaria sulla base delle informazioni fornite dalla vittima o da terzi nell’immediatezza del fatto, poiche’, in tale ipotesi, non sussiste la condizione di “quasi flagranza”, la quale presuppone la immediata ed autonoma percezione, da parte di chi proceda all’arresto, delle tracce del reato e del loro collegamento...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 2 ottobre 2017, n. 45302. Risponde di ricettazione anche chi riceva in via esclusiva o anche in compossesso un bene oggetto di precedente ricettazione da parte di altri non essendovi ragione di ritenere che a fronte della punizione della prima condotta di ricezione quelle successive debbano rimanere impunite
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 2 ottobre 2017, n. 45302. Risponde di ricettazione anche chi riceva in via esclusiva o anche in compossesso un bene oggetto di precedente ricettazione da parte di altri non essendovi ragione di ritenere che a fronte della punizione della prima condotta di ricezione quelle successive debbano rimanere impunite

Se e’ vero che la ricettazione rimane un reato puramente istantaneo e’ pur vero che le successive ricezioni dello stesso bene furtivo in precedenza ricettato configurano ulteriori ipotesi di ricettazione punibile ex articolo 648 cod. pen. poiche’ alla piena consapevolezza dell’origine illecita, e quindi all’elemento psicologico tipico del delitto citato, si accompagna anche la condotta...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 2 novembre 2017, n. 50109. Ritenuto “promotore” il soggetto che durante il corteo, provveda, con il megafono, a “gridare le ragioni della manifestazione”
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 2 novembre 2017, n. 50109. Ritenuto “promotore” il soggetto che durante il corteo, provveda, con il megafono, a “gridare le ragioni della manifestazione”

Ben può essere ritenuto “promotore” il soggetto che durante il corteo, provveda, con il megafono, a “gridare le ragioni della manifestazione”, impartendo ai partecipanti istruzioni, prendendo i contatti con gli agenti operanti sul posto per concordare il successivo svolgimento, e rilasciando interviste in nome del gruppo ai giornalisti presenti Sentenza 2 novembre 2017, n. 50109...