Non è stato riconosciuto il reato di furto al soggetto che all’interno di un supermercato ha sottratto due salami. La tenuità del fatto supera lo ius corrigendi insito nella misura repressiva Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 18 ottobre 2016, n. 44092 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...
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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 6 ottobre 2016, n. 42309
Le figure di direttore responsabile e direttore editoriale non sono affatto assimilabili, rispondendo a modelli antitetici nella struttura imprenditoriale giornalistica. Il direttore responsabile è, infatti, il soggetto che assume la paternità di quanto venga pubblicato, ponendosi per l’art. 57 cod.pen. in posizione di garanzia, siccome tenuto ad esercitare il controllo atto a impedire che, con...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 6 ottobre 2016, n. 42317
E’ diffamatorio mettere in dubbio la statura umana della collega di una testata concorrente. E’ irrilevante l’animosità tra giornali locali, dello stesso comune, nel contesto post elettorale Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 6 ottobre 2016, n. 42317 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 6 ottobre 2016, n. 42310
Nel fallimento di una società di persone non è applicabile il codice in materia di società di capitali Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 6 ottobre 2016, n. 42310 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUNO Paolo Antoni...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 18 ottobre 2016, n. 44089
L’elemento oggettivo del reato di abbandono di persone minori o incapaci, di cui all’art. 591 cod. pen., è integrato da qualsiasi condotta, attiva od omissiva, contrastante con il dovere giuridico di cura (o di custodia), gravante sul soggetto agente, da cui derivi uno stato di pericolo, anche meramente potenziale, per la vita o l’incolumità del...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 27 settembre 2016, n. 40262
In tema di furto aggravato, l’aggravante della destrezza è configurabile in presenza di condotte caratterizzate da una speciale abilità nel distogliere l’attenzione della persona offesa dal controllo e dal possesso della cosa SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V PENALE SENTENZA 27 settembre 2016, n. 40262 Ritenuto in fatto Con la sentenza impugnata la Corte di...
Corte di Cassazione, sezioen V penale, sentenza 13 luglio 2016, n. 29705
Non è necessario che il giudice di merito, nel motivare il diniego della concessione delle attenuanti generiche, prenda in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o rilevabili dagli atti, ma è sufficiente che egli faccia riferimento a quelli ritenuti decisivi o comunque rilevanti, rimanendo disattesi o superati tutti gli altri da...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 21 marzo 2016, n. 11918. La diversità dei beni giuridici che sono oggetto della tutela consente di affermare che, anche sotto il profilo dell’idem factum, non vi è coincidenza tra la sostituzione di persona e la truffa, perché tra il fatto giudicato e quello da giudicare non vi è coincidenza dell’intera materialità del reato nei suoi tre elementi, costituiti da condotta, evento e nesso causale, attenendo l’offesa all’evento del reato
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 21 marzo 2016, n. 11918 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUNO Paolo Antonio – Presidente Dott. SABEONE Gerardo – Consigliere Dott. ZAZA Carlo – Consigliere Dott. SETTEMBRE Antonio – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 2 marzo 2016, n. 8648. Poiché il Giudice di pace deve depositare la motivazione entro 15 giorni qualora non la detti a verbale, la motivazione depositata oltre detto periodo deve ritenersi depositata fuori termine ed il relativo termine per impugnare è quello di giorni trenta, decorrenti dal giorno in cui sia avvenuta la notificazione
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 2 marzo 2016, n. 8648 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUNO Paolo Antonio – Presidente Dott. SABEONE Gerardo – Consigliere Dott. ZAZA Carlo – rel. Consigliere Dott. SETTEMBRE Antonio – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 1 marzo 2016, n. 8328. La condotta di postare un commento sulla bacheca facebook realizza la pubblicizzazione e la diffusione di esso, per la idoneità del mezzo utilizzato a determinare la circolazione del commento tra un gruppo di persone, comunque, apprezzabile per composizione numerica, di guisa che, se offensivo tale commento, la relativa condotta rientra nella tipizzazione codicistica descritta dall’art. 595 c.p.p., comma 1 e 3
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V SENTENZA 1 marzo 2016, n. 8328 Ritenuto in fatto 1.Con sentenza in data 18.12.2013 il G.U.P. del Tribunale di Palermo -revocato il decreto penale di condanna emesso nei confronti di M.M. in data 3.8.2012 – lo condannava alla pena di euro 1.500,00 di multa, con la diminuente del rito...