Lo stato di dissesto finanziario di un Comune non lo mette al riparo dall’accertamento fiscale e la cartella di riscossione non equivale all’esecuzione forzata In sintesi dalla data della dichiarazione di dissesto dell’ente locale e sino all’approvazione del rendiconto non possono essere intraprese o proseguite azioni esecutive nei confronti dell’ente per i debiti che rientrano...
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 13 maggio 2016, n. 9865.
In tema di diritti e garanzie del contribuente sottoposto a verifiche fiscali, l’art. 12, comma 7 della legge 27 luglio 2000, n. 212 deve essere interpretato nel senso che l’inosservanza del termine dilatorio di sessanta giorni per l’emanazione dell’avviso di accertamento determina di per sé, salvo che ricorrano specifiche ragioni di urgenza, l’illegittimità dell’atto impositivo...
Nel processo tributario la parte rimasta soccombente sull’eccezione preliminare di merito, al fine di evitare la formazione del giudicato interno, deve necessariamente proporre impugnazione, non essendo sufficiente la mera riproposizione della questione in appello. Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 11 maggio 2016, n. 9558.
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 11 maggio 2016, n. 9558 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIELLI Stefano – Presidente Dott. CIRILLO Ettore – Consigliere Dott. SCODITTI Enrico – Consigliere Dott. MARULLI Marco – Consigliere Dott. PERRINO Angelina Maria...
Il contribuente che abbia ricevuto una rettifica sulla base dei parametri
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 4 maggio 2016, n. 8812 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIELLI Stefano – Presidente Dott. SCODITTI Enrico – Consigliere Dott. MARULLI Marco – rel. Consigliere Dott. TRICOMI Laura – Consigliere Dott. PERRINO Angelina...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 18 marzo 2016, n. 5384. In caso di fallimento in estensione dei soci illimitatamente responsabili della società di persone, gli accertamenti riguardanti i maggiori redditi di partecipazione conseguiti nel periodo precedente al fallimento devono sempre essere loro notificati in quanto la comunicazione nei confronti del solo curatore, pur impedendo al socio fallito la conoscenza legale dell’atto impositivo, non gli consente poi in sede processuale di farne dichiarare l’illegittimità
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 18 marzo 2016, n. 5384 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIELLI Stefano – Presidente Dott. MARULLI Marco – rel. Consigliere Dott. TRICOMI Laura – Consigliere Dott. PERRINO Angelina Maria – Consigliere Dott. VELLA...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 24 marzo 2016, n. 5840. Posto che la certezza e la determinabilità dell’indennizzo per ingiustificato arricchimento scaturiscono dall’accertamento giudiziale dell’arricchimento, la somma riconosciuta a tale titolo, qualificabile come sopravvenienza attiva qualora determini il venir meno di qualsivoglia passività, va imputata per competenza, ai fini Irpeg, all’esercizio nel corso del quale è stato emesso il provvedimento giudiziale
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 24 marzo 2016, n. 5840 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIELLI Stefano – Presidente Dott. CIRILLO Ettore – Consigliere Dott. OLIVIERI Stefano – Consigliere Dott. SCODITTI Enrico – Consigliere Dott. PERRINO Angelina Maria...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 16 marzo 2016, n. 5172. In tema di IVA, deve tenersi distinta la domanda di rimborso o restituzione del credito d’imposta maturato dal contribuente – da considerarsi già presentata con compilazione nella dichiarazione annuale del quadro relativo che configura formale esercizio del diritto – rispetto alla presentazione altresì del modello apposito (VR) che costituisce – ai sensi dell’art. 38-bis del d.P.R. n. 633 del 1972 – solo il presupposto per l’esigibilità del credito e, dunque, adempimento per dar inizio al procedimento di esecuzione del rimborso; ne consegue che, una volta esercitato tempestivamente in dichiarazione il diritto al rimborso, esso non può considerarsi assoggettato al termine biennale di decadenza previsto dall’art. 21 del D.lgs. n. 546 del 1992, ma solo a quello di prescrizione ordinario decennale ex art. 2946 cod. civ.
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 16 marzo 2016, n. 5172 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIELLI Stefano – Presidente Dott. CIRILLO Ettore – rel. Consigliere Dott. SCODITTI Enrico – Consigliere Dott. MARULLI Marco – Consigliere Dott. TRICOMI Laura...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 9 marzo 2016, n. 4613. In tema di IVA, per verificare se una determinata operazione attiva rientri o meno nell’attività propria di una società, ai fini dell’inclusione nel calcolo della percentuale d’imposta detraibile in relazione al compimento di operazioni esenti – c.d. “pro rata” – occorre avere riguardo non già all’attività previamente definita dall’atto costitutivo come oggetto sociale, ma a quella effettivamente svolta dall’impresa
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 9 marzo 2016, n. 4613 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIELLI Stefano – Presidente Dott. CIRILLO Ettore – Consigliere Dott. OLIVIERI Stefano – Consigliere Dott. TRICOMI Laura – rel. Consigliere Dott. VELLA Paola...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 24 febbraio 2016, n. 3580. Viola il principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato la decisione della Commissione tributaria regionale che non si pronunci sulla questione delle sanzioni irrogate per l’omessa dichiarazione di redditi di fonte illecita, che costituiva parte della domanda giudiziale del contribuente
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 24 febbraio 2016, n. 3580 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIELLI Stefano – Presidente Dott. CIRILLO Ettore – Consigliere Dott. OLIVIERI Stefano – Consigliere Dott. TRICOMI Laura – rel. Consigliere Dott. VELLA Paola...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 24 febbraio 2016, n. 3596. Va sempre cassata la sentenza di secondo grado che contiene una motivazione apparente: da una parte afferma genericamente il valore probatorio della documentazione prodotta nel processo dal contribuente, e dall’altra non prende posizione sulle contestazioni avanzate sul punto dall’Amministrazione. Stessa sorte per la sentenza che contenga una motivazione contraddittoria: da una parte afferma il valore probatorio della documentazione del contribuente senza però accogliere il ricorso, che viene accolto in base all’applicazione dei parametri
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 24 febbraio 2016, n. 3596 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIELLI Stefano – Presidente Dott. VALITUTTI Antonio – Consigliere Dott. OLIVIERI Stefano – Consigliere Dott. SCODITTI Enrico – Consigliere Dott. VELLA Paola –...