Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 14 novembre 2017, n. 26850. Danno da perdita di chances in relazioni a futuri lavori anche nel caso in cui la vittima sia disoccupata
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 14 novembre 2017, n. 26850. Danno da perdita di chances in relazioni a futuri lavori anche nel caso in cui la vittima sia disoccupata

Nel danno subito da circolazione stradale oltre al riconoscimento dell’invalidità permanente va riconosciuto anche il danno da perdita di chances in relazioni a futuri lavori anche nel caso in cui la vittima sia disoccupata. Ordinanza 14 novembre 2017, n. 26850 Data udienza 27 settembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 24 ottobre 2017, n. 25102. In tema di risarcimento del danno, il creditore che voglia ottenere i danni derivanti dalla perdita di “chance”
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 24 ottobre 2017, n. 25102. In tema di risarcimento del danno, il creditore che voglia ottenere i danni derivanti dalla perdita di “chance”

In tema di risarcimento del danno, il creditore che voglia ottenere i danni derivanti dalla perdita di “chance” – che, come concreta ed effettiva occasione favorevole di conseguire un determinato bene, non una mera aspettativa dì fatto ma un’entità patrimoniale a sé stante, giuridicamente ed economicamente suscettibile di autonoma valutazione – ha l’onere di provare,...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 14 marzo 2017, n. 6488
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 14 marzo 2017, n. 6488

Quando le chances che si assumono perse attengono alla futura attività lavorativa del soggetto danneggiato a causa dei postumi permanenti della lesione della salute, il danno cosiddetto da perdita di chance si configura come danno patrimoniale futuro, perciò diverso e ulteriore rispetto al danno della salute, a carattere invece non patrimoniale Suprema Corte di Cassazione...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 13 ottobre 2016, n. 20630
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 13 ottobre 2016, n. 20630

In un sinistro stradale, la «particolare gravità» delle lesioni riportate dalla vittima non autorizza di per sé sola la «personalizzazione del danno», in assenza della prova di una maggiore nocività rispetto a casi analoghi Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 13 ottobre 2016, n. 20630 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 aprile 2015, n. 6881. Dal dovere di prevenzione imposto al datore di lavoro dall’articolo 2087 del Cc non può desumersi la prescrizione di un obbligo assoluto di rispettare ogni cautela possibile e innominata diretta a evitare qualsiasi danno, occorrendo sempre che l’evento dannoso, per la sua risarcibilità, sia riconducibile a colpa del datore di lavoro per violazione di obblighi di comportamento di fonte legale o suggeriti dalla tecnica, ma concretamente individuati.

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 3 aprile 2015, n. 6881 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente Dott. VENUTI Pietro – rel. Consigliere Dott. MANNA Antonio – Consigliere Dott. BERRINO Umberto – Consigliere Dott. TRICOMI Irene...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 16 ottobre 2014, n. 21917. In caso di illecito civile che abbia determinato la morte della vittima, il danno cosiddetto "catastrofale", conseguente alla sofferenza dalla stessa patita – a causa delle lesioni riportate – nell'assistere, nel lasso di tempo compreso tra l'evento che le ha provocate e la morte, alla perdita della propria vita (danno diverso sia da quello cosiddetto "tanatologico", ovvero connesso alla perdita della vita come massima espressione del bene salute, sia da quello rivendicabile jure hereditatis dagli eredi della vittima dell'illecito, poi rivelatosi mortale, per avere il medesimo sofferto, per un considerevole lasso di tempo, una lesione della propria integrità psico-fisica costituente un autonomo danno "biologico", accertabile con valutazione medico legale) deve comunque includersi, al pari di essi, nella categoria del danno non patrimoniale ex art. 2059 cod. civ., ed è risarcibile in favore degli eredi del defunto.

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 16 ottobre 2014, n. 21917 Fatto e diritto 1. Con sentenza 30.5.2012, la corte d’appello di L’Aquila ha confermato la sentenza 1.2.2006 del tribunale della stessa sede, che aveva condannato la ASL n. X L’Aquila al risarcimento del danno morale jure proprio, subito dai ricorrenti in ragione del...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 4078 del 20 febbraio 2014. In tema di perdita di chances e rilevante probabilità

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 4078 del 20 febbraio 2014 Svolgimento del processo 1.- Nel giudizio promosso da C.G. ei confronti di D.J. e della MA s.p.a., il Giudice di pace di Torino, rilevato che all’udienza del 4.2.2008 le parti avevano concordato in determinati parametri le lesioni patite dal ricorrente in un...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 3 settembre 2013 n. 20137. Il tardivo riconoscimento della paternità non può portare alla corresponsione di un assegno di mantenimento al figlio maggiorenne, modestamente impiegato, per compensare una supposta perdita di chance, legata alla possibilità di ottenere una migliore posizione lavorativa vista la condizione sociale del padre

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 3 settembre 2013 n. 20137[1] L’attribuzione del beneficio periodico è stata fondata su ragioni improprie rispetto alla sua domanda di mantenimento, essenzialmente ricondotte a perdita di chances rispetto ad una migliore e più proficua sua formazione personale e collocazione economico sociale in rapporto anche all’attività...

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