Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 9 settembre 2014, n. 18912 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE L Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MAMMONE Giovanni – Presidente Dott. TRIA Lucia – Consigliere Dott. BLASUTTO Daniela – Consigliere Dott. FERNANDES Giulio – Consigliere...
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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 22 settembre 2014, n. 19886. La giurisdizione della Corte dei Conti nella materia pensionistica riguarda non solo il diritto a pensione ma anche, pur in costanza di lavoro, ogni diritto relativo al rapporto pensionistico, ivi compreso quello relativo al conseguimento del trattamento di pensione a partire da una certa data, nonche' quello relativo al risarcimento del danno per inadempimento delle obbligazioni derivanti da tale rapporto
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 22 settembre 2014, n. 19886 Svolgimento del processo Con DM 30 marzo 2004 n. 409 il Comitato Regione Militare Nord procedeva alla determinazione e liquidazione della pensione definitiva spettante al dott. A.S., già dipendente del Ministero della Difesa – Corpo Sanitario dell’Esercito assoggettandola all’aliquota del 29% di cui...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 agosto 2014, n. 18225. In assenza di parametri normativi specifici ed analitici idonei a consentire la determinazione del c.d. minimo vitale, ben può il giudice dell'esecuzione, in considerazione degli elementi concreti del caso (e non dovendo necessariamente fare riferimento all'importo di trattamento minimo di pensione indicato dallo stesso ente erogatore, come invero sostenuto dall'odierno ricorrente), pervenire all'individuazione dell'importo maggiormente adeguato a soddisfare la detta esigenza di assicurare al pensionato adeguati mezzi di vita
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 26 agosto 2014, n. 18225 Svolgimento del processo Con sentenza del 18/6/2007 il Tribunale di Grosseto ha respinto l’opposizione, qualificata agli atti esecutivi, proposta dal sig. R.A. , titolare dell’impresa R. Auto di R.A. , avverso l’ordinanza di assegnazione del credito pignorato, resa ai sensi dell’art. 553 c.p.c....
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 5 maggio 2014, n. 9582. L'art. 16 della legge 2 agosto 1990, n. 233, in tema di cumulo dei periodi assicurativi ai fini della determinazione dell'importo dei trattamenti pensionistici, riferendosi testualmente ed esclusivamente alla "pensione", non è applicabile all'assegno d'invalidità di cui all'art. 1 della legge 12 giugno 1984, n. 222, non essendo detta prestazione, per le sue intrinseche caratteristiche – temporaneità della corresponsione, che diviene definitiva solo dopo tre riconoscimenti consecutivi ed irreversibile se non trasformata in pensione di vecchiaia al raggiungimento dell'età e in presenza dei relativi requisiti di assicurazione e contribuzione – assimilabile ad un trattamento pensionistico
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 5 maggio 2014, n. 9582 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. COLETTI DE CESARE Gabriella – Presidente Dott. NAPOLETANO Giuseppe – rel. Consigliere Dott. BERRINO Umberto – Consigliere Dott. ARIENZO Rosa – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 30 giugno 2014, n. 14793. L’art. 9 della legge n. 898/1970.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 30 giugno 2014, n. 14793 Svolgimento del processo Il Tribunale di Brescia, pronunciandosi sulla domanda proposta da C.E. che aveva chiesto l’accertamento del suo diritto a percepire una quota della pensione di reversibilità dell’ex coniuge V.B., deceduto nel 2010, con il quale era stata coniugata dal 1969...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 29 aprile 2014, n. 9416. La decadenza dall'azione giudiziaria prevista dal D.P.R. n. 639 del 1970, art. 47, nel testo sostituito dal D.L. n. 384 del 1992, art. 4 (convertito nella L. n. 438 del 1992) trova applicazione anche per le controversie aventi ad oggetto il riconoscimento del diritto alla maggiorazione contributiva per esposizione all'amianto, siano esse promosse da pensionati ovvero da soggetti non titolari di alcuna pensione. la disciplina dettata dall'art. 47 citato si applica a tutte le domande giudiziarie in cui venga in discussione l'acquisizione del diritto a pensione ovvero la determinazione della sua misura, così da doversi ritenere incluso, nella previsione di legge, anche l'accertamento relativo alla consistenza dell'anzianità contributiva utile ai fini in questione, sulla quale, all'evidenza, incide il sistema più favorevole di calcolo della contribuzione in cui si sostanzia il beneficio previdenziale previsto dalla L. n. 257 del 1992, art. 13, comma 8.
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro ordinanza 29 aprile 2014, n. 9416 Fatto e diritto 1. la Corte d’appello di Salerno ha rigettato l’appello proposto dall’Inps avverso la sentenza del Tribunale della stessa città che, dichiarata la carenza di legittimazione passiva dell’INAIL, aveva accolto la domanda di M.D. al beneficio previsto dall’art. 13 comma 8...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 14 marzo 2014, n. 6019. La ripartizione del trattamento economico va effettuata, oltre che sulla base del criterio primario della durata dei rispettivi matrimoni, pure considerando ulteriori elementi, quali l'entità dell'assegno di mantenimento riconosciuto all'ex coniuge, le condizioni economiche delle parti private e la durata delle eventuali convivenze prematrimoniali
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 14 marzo 2014, n. 6019 Svolgimento del processo Con ricorso in data 13/03/2009, B.L., moglie divorziata di A.F., e titolare di assegno divorzile, chiedeva l’attribuzione di una quota della pensione di reversibilità dell’ex marito, deceduto il 12/10/2008. Costituitosi il contraddittorio, R.F., seconda moglie, chiedeva dichiararsi l’incompetenza territoriale del...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 5 marzo 2014, n. 5136. Il riferimento all'assegno di divorzio può costituire un criterio generale e astratto idoneo a sostituire quello della durata del matrimonio, ovvero può essere considerato un antecedente vincolante nella determinazione della quota della pensione di reversibilità perché non può essere consentito al giudice di individuare nell'entità dell'assegno divorzile un limite legale alla quota di pensione attribuibile all'ex coniuge, data la mancanza di qualsiasi indicazione normativa in tal senso
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 5 marzo 2014, n. 5136 Fatto e diritto Rilevato che: 1. R.F. ha chiesto al Tribunale di Ravenna il riconoscimento del suo diritto, nei confronti di T.V. e dell’INPDAP, a una quota della pensione di reversibilità e del trattamento di fine rapporto dell’ex coniuge Ru.Lu. deducendo di essere...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 27 gennaio 2014, n. 1659. Grava sull’ente previdenziale, anche di diritto privato, l’obbligo di risarcire il danno derivato dall’erronea comunicazione e dalla conseguente decisione dell’assicurato, per esempio, di smettere di lavorare ritenendo di aver maturato sufficienti diritti per il trattamento pensionistico
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 27 gennaio 2014, n. 1659 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Presidente Dott. TRIA Lucia – rel. Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – Consigliere Dott. MANCINO Rossana – Consigliere Dott. PAGETTA Antonella...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 27812 del 12 dicembre 2013. Requisito reddituale per la pensione di inabilità
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 27812 del 12 dicembre 2013 Fatto e diritti 1- Con la sentenza impugnata la Corte d’appello di Messina, riformando la sentenza del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, ha accolto la domanda proposta da N.M. nei confronti dell’Inps ed ha riconosciuto il diritto dell’invalida a percepire la...