Il conducente, qualora si renda conto di avere alle spalle una strada che non rende percepibile l’eventuale presenza di un pedone, se non può fare a meno di effettuare la manovra, deve porsi nelle condizioni di controllare la strada
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Il conducente, qualora si renda conto di avere alle spalle una strada che non rende percepibile l’eventuale presenza di un pedone, se non può fare a meno di effettuare la manovra, deve porsi nelle condizioni di controllare la strada

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, Sentenza 25 settembre 2018, n. 41357. La massima estrapolata: Il conducente, qualora si renda conto di avere alle spalle una strada che non rende percepibile l’eventuale presenza di un pedone, se non può fare a meno di effettuare la manovra, deve porsi nelle condizioni di controllare la strada, ricorrendo,...

In tema di circolazione stradale, il principio dell’affidamento trova un temperamento nell’opposto principio secondo il quale l’utente della strada è responsabile anche del comportamento imprudente altrui purché questo rientri nel limite della prevedibilità
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In tema di circolazione stradale, il principio dell’affidamento trova un temperamento nell’opposto principio secondo il quale l’utente della strada è responsabile anche del comportamento imprudente altrui purché questo rientri nel limite della prevedibilità

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, Sentenza 8 agosto 2018, n. 38219. La massima estrapolata: In tema di circolazione stradale, il principio dell’affidamento trova un temperamento nell’opposto principio secondo il quale l’utente della strada è responsabile anche del comportamento imprudente altrui purché questo rientri nel limite della prevedibilità, tanto che l’obbligo di moderare adeguatamente la...

In tema di omicidio colposo determinato dalla perdita di controllo di un autoveicolo, nel caso in cui venga prospettata dalla difesa la tesi del malore improvviso
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In tema di omicidio colposo determinato dalla perdita di controllo di un autoveicolo, nel caso in cui venga prospettata dalla difesa la tesi del malore improvviso

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, Sentenza 14 giugno 2018, n. 27410. La massima estrapolata: In tema di omicidio colposo determinato dalla perdita di controllo di un autoveicolo, nel caso in cui venga prospettata dalla difesa la tesi del malore improvviso – da inquadrarsi nella nozione di infermità incidente sulla capacità intellettiva e volitiva del...

L’articolo 581 c.p.p., lettera c), richiede l’indicazione specifica delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che sorreggono il petitum.
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L’articolo 581 c.p.p., lettera c), richiede l’indicazione specifica delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che sorreggono il petitum.

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, Sentenza 7 giugno 2018, n. 25822. La massima estrapolata: L’articolo 581 c.p.p., lettera c), richiede l’indicazione specifica delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che sorreggono il petitum. Il requisito della specificita’ dei motivi implica, a carico della parte, non solamente l’onere di dedurre le censure che...

In materia di circolazione stradale, la colpa di un pedone che attraversa la strada al di fuori delle strisce pedonali, in violazione dell’articolo 134 C.d.S., comma 6, non puo’ mai essere esclusiva nella causazione di un incidente quando il conducente di un veicolo investitore si sa sottratto agli obblighi di cui all’articolo 101 C.d.S. e articolo 102 C.d.S., comma 2.
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In materia di circolazione stradale, la colpa di un pedone che attraversa la strada al di fuori delle strisce pedonali, in violazione dell’articolo 134 C.d.S., comma 6, non puo’ mai essere esclusiva nella causazione di un incidente quando il conducente di un veicolo investitore si sa sottratto agli obblighi di cui all’articolo 101 C.d.S. e articolo 102 C.d.S., comma 2.

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, Sentenza 18 maggio 2018, n. 22033. Le massime estrapolate: In materia di circolazione stradale, la colpa di un pedone che attraversa la strada al di fuori delle strisce pedonali, in violazione dell’articolo 134 C.d.S., comma 6, non puo’ mai essere esclusiva nella causazione di un incidente quando il conducente...

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 7 marzo 2018, n.10378.  In tema di reati colposi l’elemento soggettivo del reato richiede non soltanto che l’evento dannoso sia prevedibile, ma altresì che lo stesso sia evitabile dall’agente con l’adozione di regole cautelari idonee
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Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 7 marzo 2018, n.10378. In tema di reati colposi l’elemento soggettivo del reato richiede non soltanto che l’evento dannoso sia prevedibile, ma altresì che lo stesso sia evitabile dall’agente con l’adozione di regole cautelari idonee

In tema di reati colposi l’elemento soggettivo del reato richiede non soltanto che l’evento dannoso sia prevedibile, ma altresì che lo stesso sia evitabile dall’agente con l’adozione di regole cautelari idonee a tal fine (cosiddetto comportamento alternativo lecito), non potendo essere soggettivamente ascritto per colpa un evento che, con valutazione “ex ante”, non avrebbe potuto...

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 7 marzo 2018, n.10395. Obblighi di vigilanza in ordine al rispetto delle norme antinfortunistiche e all’osservanza dei comuni precetti di prudenza, perizia e diligenza qualora i lavori ricevuti in subappalto vengano, a loro volta, in parte subappaltati ad altri che operi, con mezzi artigianali
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Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 7 marzo 2018, n.10395. Obblighi di vigilanza in ordine al rispetto delle norme antinfortunistiche e all’osservanza dei comuni precetti di prudenza, perizia e diligenza qualora i lavori ricevuti in subappalto vengano, a loro volta, in parte subappaltati ad altri che operi, con mezzi artigianali

In materia di sicurezza sul lavoro, qualora i lavori ricevuti in subappalto vengano, a loro volta, in parte subappaltati ad altri che operi, con mezzi artigianali, con pochi dipendenti e senza essere dotato di strutture tali da consentire una completa autonomia operativa, mentre è ancora in funzione il cantiere per la realizzazione dell’intera opera subappaltata...

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 26 gennaio 2018, n. 3869. Non puo’ parlarsi di affidamento sull’operato altrui quando colui che si affida sia in colpa per aver violato determinate norme precauzionali o per aver omesso determinate condotte
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Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 26 gennaio 2018, n. 3869. Non puo’ parlarsi di affidamento sull’operato altrui quando colui che si affida sia in colpa per aver violato determinate norme precauzionali o per aver omesso determinate condotte

In tema di causalita’, che non puo’ parlarsi di affidamento sull’operato altrui quando colui che si affida sia in colpa per aver violato determinate norme precauzionali o per aver omesso determinate condotte e, ciononostante, confidi che altri, che gli succedono nella stessa posizione di garanzia, eliminino la violazione o pongano rimedio alla omissione, con la...

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 19 gennaio 2018, n.2354. Nelle ipotesi di trattamenti sanitari affidati ad una pluralità di medici
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Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 19 gennaio 2018, n.2354. Nelle ipotesi di trattamenti sanitari affidati ad una pluralità di medici

Nelle ipotesi di trattamenti sanitari affidati ad una pluralità di medici, sia pure in forma diacronica attraverso atti medici successivi, che sfociano in un esito infausto, ciò che rileva, ai fini della individuazione della penale responsabilità di ciascuno di essi, è la verifica della incidenza della condotta di ciascuno sull’evento lesivo, pena, altrimenti, la valutazione...

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 31 ottobre 2017, n. 50024. Per essere ritenuti responsabili di un incidente, infatti, non basta violare una regola cautelare imposta dal codice della strada, ma occorre che la violazione riguardi una norma che aveva lo scopo di impedire proprio quel tipo di sinistro.
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Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 31 ottobre 2017, n. 50024. Per essere ritenuti responsabili di un incidente, infatti, non basta violare una regola cautelare imposta dal codice della strada, ma occorre che la violazione riguardi una norma che aveva lo scopo di impedire proprio quel tipo di sinistro.

Gli articoli 142 e 143 del codice della strada sono norme di carattere cautelare che hanno per finalità quella di garantire un’andatura corretta e regolare nella propria corsia di marcia per la tutela del veicolo procedente e degli altri che percorrono la strada. Non sono, però, norme intese a evitare il rischio dell’improvvisa occupazione della...