Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 19 settembre 2017, n. 21633. Per provare l’esistenza di un contratto di mutuo
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 19 settembre 2017, n. 21633. Per provare l’esistenza di un contratto di mutuo

Per provare l’esistenza di un contratto di mutuo, posto a fondamento di una pretesa fatta valere in giudizio, non basta dimostrare l’avvenuta consegna del danaro o di altre cose fungibili, ma occorre dimostrare che tale consegna e’ stata effettuata per un titolo che implichi l’obbligo della restituzione, solo in tal modo potendo dirsi adempiuto l’onere...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 15 settembre 2017, n. 21461
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 15 settembre 2017, n. 21461

La riduzione dei tassi di interesse per i mutui antecedenti alla normativa sull’usura, l. n. 108/1996, ha lo scopo non di tutelare il contraente debole ma di riequilibrare gli effetti distorsivi dei precedenti assetti negoziali. SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE SENTENZA 15 settembre 2017, n. 21461 Ritenuto in fatto Dexia Crediop s.p.a. evocava...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 12 aprile 2017, n. 9405
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 12 aprile 2017, n. 9405

Le norme che prevedono la nullità dei contratti con interessi che raggiungono la soglia dell’usura pur non essendo retroattive, comportano l’inefficacia delle clausole dei contratti conclusi prima della loro entrata in vigore. Sul punto può intervenire d’ufficio il giudice se il rapporto non si è ancora concluso. Suprema  Corte di Cassazione sezione I civile sentenza...

Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 19 gennaio 2017, n. 1367
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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 19 gennaio 2017, n. 1367

Il frazionamento del mutuo fondiario, in quanto atto unilaterale di rinuncia all’indivisibilita’ dell’ipoteca, avente carattere dichiarativo, non puo’ costituire fonte di nuove obbligazioni per il terzo acquirente che non vi abbia partecipato, il quale rimane obbligato nei confronti del mutuante nei limiti in cui si e’ accollato il debito Suprema Corte di Cassazione sezione VI...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 7 novembre 2016, n. 22576
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 7 novembre 2016, n. 22576

Il convivente non può ottenere al termine della relazione sentimentale la restituzione delle somme prestate all’ex se non prova l’esistenza di un mutuo con obbligo di restituzione Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 7 novembre 2016, n. 22576 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 22 giugno 2016, n. 12965
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 22 giugno 2016, n. 12965

La clausola contenuta nei contratti di apertura di credito in conto corrente, che preveda l’applicazione di un determinato tasso sugli interessi dovuti dal cliente e con fluttuazione tendenzialmente aperta, da correggere con sua automatica riduzione in caso di superamento del cd. tasso soglia usurario, ma solo mediante l’astratta affermazione del diritto alla restituzione del supero...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 15 febbraio 2016, n. 2900. In materia di intermediazione finanziaria è nullo il contratto di mutuo di lunga durata finalizzato all’acquisto di prodotti finanziari della società erogante con contestuale mandato conferito a quest’ultima per l’acquisto di prodotti anche in situazione di potenziale conflitto di interessi

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 15 febbraio 2016, n. 2900 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. BERNABAI Renato – Consigliere Dott. VALITUTTI Antonio – Consigliere Dott. ACIERNO Maria – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 26 gennaio 2016, n.1369. La concessione di un c.d. credito agevolato presuppone la nascita di un rapporto principale, instaurato tra l’istituto finanziario erogatore ed il privato, e di un rapporto secondario, che intercorre tra l’ente pubblico ed il detto istituto finanziario. Il primo rapporto integra gli estremi del mutuo di scopo, in cui per legge o per volontà delle parti assume un ruolo primario l’interesse alla realizzazione dello scopo, tanto da tradursi, attraverso una clausola di destinazione, nell’assunzione, da parte del sovvenuto, dell’obbligo di compiere l’attività necessaria al perseguimento della finalità che il finanziamento mira ad agevolare. Il secondo rapporto è, invece, rappresentato da una convenzione (comunemente detta contratto di ausilio) diretta a regolare l’obbligazione nei confronti dell’istituto finanziario, e con la quale l’ente pubblico si accolla una parte degli interessi che devono essere corrisposti dal privato all’istituto mutuante. Il collegamento tra il rapporto di credito fondamentale originato dal mutuo di scopo ed il rapporto di ausilio raffigurato dal contributo in conto interessi concesso dall’ente pubblico è, peraltro, di natura accessoria, tanto da poter cessare, lasciando sopravvivere il solo rapporto principale, quando l’istituto finanziario lo abbia regolato in modo da poter convertire il contratto di credito agevolato in un contratto di credito ordinario. Per converso, stante il vincolo di accessorietà che lega il contratto di ausilio a quello di mutuo, non è possibile che, a fronte della risoluzione di quest’ultimo, possa restare in vita solo il primo

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I SENTENZA 26 gennaio 2016, n.1369 Ritenuto in fatto Con atto di citazione notificato il 7 dicembre 1999, [Istituto per lo Sviluppo Economico dell’Italia Meridionale (ISVEIMER) s.p.a. conveniva in giudizio, dinanzi al Tribunale di Napoli, la Cevim s.a.s. di C.V. & C., nonché C.V. , C.D. e P.R. , chiedendone...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 30 settembre 2015 n. 19559. E’ invalido il mutuo concesso al cliente, il quale, con tale erogazione, acquista prodotti finanziari a fini previdenziali di dubbia redditività, emessi dalla stessa banca

SUPREMA CORTE  DI CASSAZIONE SEZIONE VI ordinanza 30 settembre 2015 n. 19559 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FINOCCHIARO Mario – Presidente – Dott. VIVALDI Roberta – Consigliere – Dott. DE STEFANO Franco – rel. Consigliere – Dott. BARRECA Giuseppina Luciana – Consigliere – Dott. CARLUCCIO Giuseppa – Consigliere – ha pronunciato la seguente: ordinanza...