Il giudice non può desumere la gravità del fatto dagli elementi tipici, senza dare un giudizio di tipo personale, né può considerare inadeguate misure di prevenzione più lievi scartandole perché richiedono un autocontrollo: per la cassazione anche i domiciliari richiedono autocontrollo. Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 9 marzo 2017, n. 11550 REPUBBLICA...
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 7 marzo 2017, n. 10958
Respinta la richiesta della Procura contro l’obbligo di dimora invece degli arresti domiciliari in quanto la misura meno afflittiva consentiva lo stesso di evitare il contatto tra l’incolpato e l’ente presso il quale erano state commesse le condotte oggetto di incolpazione (irregolare gestione dei fondi europei da parte dei vertici e responsabili dell’ente regionale Suprema...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 6 marzo 2017, n. 10940
Al sindaco, imputato di induzione indebita, non può essere comminata la sanzione interdittiva della sospensione dall’esercizio dell’ufficio perché la misura non si applica agli uffici elettivi ricoperti per diretta investitura popolare Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 6 marzo 2017, n. 10940 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 6 marzo 2017, n. 10932
Tra coniugi che siano soltanto separati legalmente e non ancora divorziati non si configura l’ipotesi aggravata del reato di atti persecutori di cui all’articolo 612 bis c.p., bensì il reato di maltrattamenti in famiglia ai sensi dell’articolo 572 c.p., in ragione della permanenza del vincolo famigliare nel caso di semplice separazione Suprema Corte di Cassazione...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 3 marzo 2017, n. 10545
Ritenuti sussistenti a carico dell’indagato i gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti, escluso esplicitamente che si versasse in un’ipotesi di favoreggiamento personale ed implicitamente che il fatto fosse non punibile per la particolare tenuità Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 3 marzo 2017, n. 10545...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 29 marzo 2017, n. 15578
Il termine di impugnazione contro una misura interdittiva di poter contrarre con la Pa non decorre dalla comunicazione all’Autorità nazionale anti corruzione ma dalla data della notifica del provvedimento alla società Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 29 marzo 2017, n. 15578 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 29 marzo 2017, n. 15578
Il termine di impugnazione contro una misura interdittiva di poter contrarre con la Pa non decorre dalla comunicazione all’Autorità nazionale anti corruzione ma dalla data della notifica del provvedimento alla società Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 29 marzo 2017, n. 15578 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 3 marzo 2017, n. 10516
La misura cautelare personale va giustificata solo se, in funzione del giudizio prognostico in base al quale è certo o comunque altamente probabile che si presenterà l’occasione del delitto, la persona sottoposta a indagini tornerà a delinquere Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 3 marzo 2017, n. 10516 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 1 marzo 2017, n. 10076
La norma che consente ai congiunti di un carcerato di nominare un difensore di fiducia non può essere estesa per analogia al latitante Suprema Corte di Cassazione sezione II penale sentenza 1 marzo 2017, n. 10076 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 24 febbraio 2017, n. 9219
Deve essere valutata con maggiore attenzione la richiesta di custodia in carcere in luogo del 416-bis quando il condannato abbia dato prova di non poter partecipare più all’organizzazione criminale e quindi essere in concreto meno pericoloso ( in relazione all’epoca dei fatti contestati e al diverso status del condannato stesso) Suprema Corte di Cassazione sezione...