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Integra il reato di estorsione e non quello di truffa aggravata la minaccia di un male indifferentemente reale o immaginario

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 4 marzo 2019, n. 9364. La massima estrapolata: Integra il reato di estorsione, e non quello di truffa aggravata, la minaccia di un male, indifferentemente reale o immaginario, dal momento che identico e’ l’effetto coercitivo esercitato sul soggetto passivo, tanto che la sua concretizzazione dipenda effettivamente dalla volonta’...

Nel reato di minaccia, elemento essenziale e’ la limitazione della liberta’ psichica mediante la prospettazione del pericolo che un male ingiusto possa essere cagionato dall’autore alla vittima
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Nel reato di minaccia, elemento essenziale e’ la limitazione della liberta’ psichica mediante la prospettazione del pericolo che un male ingiusto possa essere cagionato dall’autore alla vittima

Corte di cassazione, sezione quinta, penale, Sentenza 10 maggio 2018, n. 20818. La massima estrapolata: Nel reato di minaccia, elemento essenziale e’ la limitazione della liberta’ psichica mediante la prospettazione del pericolo che un male ingiusto possa essere cagionato dall’autore alla vittima, senza che sia necessario che uno stato di intimidazione si verifichi concretamente in...

Ai fini della consumazione del reato di cui all’art. 336 c.p., l’idoneità della minaccia posta in essere per costringere il pubblico ufficiale a compiere un atto contrario ai propri doveri deve essere valutata con un giudizio “ex ante”
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Ai fini della consumazione del reato di cui all’art. 336 c.p., l’idoneità della minaccia posta in essere per costringere il pubblico ufficiale a compiere un atto contrario ai propri doveri deve essere valutata con un giudizio “ex ante”

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 3 maggio 2018, n. 19115. Ai fini della consumazione del reato di cui all’art. 336 c.p., l’idoneità della minaccia posta in essere per costringere il pubblico ufficiale a compiere un atto contrario ai propri doveri deve essere valutata con un giudizio “ex ante”, tenendo conto delle circostanze oggettive...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 6 febbraio 2018, n.5454. Ai fini dell’integrazione del delitto di minaccia, che ha natura di reato di pericolo, è sufficiente la mera esposizione a pericolo del bene giuridico
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 6 febbraio 2018, n.5454. Ai fini dell’integrazione del delitto di minaccia, che ha natura di reato di pericolo, è sufficiente la mera esposizione a pericolo del bene giuridico

Ai fini dell’integrazione del delitto di minaccia, che ha natura di reato di pericolo, è sufficiente la mera esposizione a pericolo del bene giuridico, senza che si verifichi la effettiva lesione del bene: occorre, cioè, che il male prospettato possa incutere timore nel destinatario, secondo un criterio di medianità riecheggiante le reazioni della donna e...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 6 dicembre 2017, n. 54879. Ai fini della configurabilità del reato di cui all’art. 612 c.p., è sufficiente l’ingiustizia del danno
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 6 dicembre 2017, n. 54879. Ai fini della configurabilità del reato di cui all’art. 612 c.p., è sufficiente l’ingiustizia del danno

Ai fini della configurabilità del reato di cui all’art. 612 c.p., è sufficiente l’ingiustizia del danno, senza necessità che si realizzi l’effettiva intimidazione della vittima – ha invece ribadito che il reato di minaccia non sussiste ogniqualvolta la formula intimidatoria utilizzata sia impersonale ed evochi un male futuro, la cui realizzazione non dipende dalla volontà...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 27 ottobre 2017, n. 49503. reclusione con l’aggravante di discriminazione e odio razziale per l’imputato che aveva dato dello “sporco negro” ad un africano
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 27 ottobre 2017, n. 49503. reclusione con l’aggravante di discriminazione e odio razziale per l’imputato che aveva dato dello “sporco negro” ad un africano

Reclusione con l’aggravante di discriminazione e odio razziale per l’imputato che aveva dato dello “sporco negro” ad un africano Sentenza 27 ottobre 2017, n. 49503 Data udienza 19 luglio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAPALORCIA Grazia – Presidente...

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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, entenza 26 settembre 2017, n. 44381. Non è reato l’espressione “ve la farò pagare” se riferita all’esercizio di azioni giudiziarie.

Non è reato l’espressione “ve la farò pagare” se riferita all’esercizio di azioni giudiziarie, il che implica un diritto e non un danno ingiusto o una minaccia. Sentenza 26 settembre 2017, n. 44381 Data udienza 28 aprile 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli...

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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 19 gennaio 2017, n. 2532

Condanna per minaccia al condomino che con una pistola di plastica impedisce ad un altro di parcheggiare la sua auto nell’androne Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 19 gennaio 2017, n. 2532 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott....

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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 16 gennaio 2017, n. 1786

Non ogni forma di violenza o minaccia riconduce alla fattispecie dell’art. 610 c.p., ma solo quella idonea – in base alle circostanze concrete – a limitare la libertà di movimento della vittima o influenzare significativamente il processo di formazione della volontà, incidendo su interessi sensibili del coartato. A tanto conduce sia il principio di offensività,...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 13 gennaio 2017, n. 1690
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 13 gennaio 2017, n. 1690

Nel reato di minaccia elemento essenziale è la limitazione della libertà psichica mediante la prospettazione del pericolo che un male ingiusto possa essere cagionato dall’autore alla vittima, senza che sia necessario che uno stato di intimidazione si verifichi concretamente in quest’ultima, essendo sufficiente la sola attitudine della condotta ad intimorire e irrilevante l’indeterminatezza del male...