In presenza di marchi di larghissimo uso e incontestata notorietà ai fini della sussistenza del delitto previsto dall’art.474 c.p., non è richiesta la prova della registrazione
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In presenza di marchi di larghissimo uso e incontestata notorietà ai fini della sussistenza del delitto previsto dall’art.474 c.p., non è richiesta la prova della registrazione

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 19 giugno 2018, n. 28166. La massima estrapolata: In presenza di marchi di larghissimo uso e incontestata notorietà ai fini della sussistenza del delitto previsto dall’art.474 c.p., non è richiesta la prova della registrazione, gravando in tal caso l’onere di provare la insussistenza dei presupposti per la sua...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 4 settembre 2017, n. 20716. In tema di regole sulla descrizione del brevetto e delle caratteristiche di un prodotto
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 4 settembre 2017, n. 20716. In tema di regole sulla descrizione del brevetto e delle caratteristiche di un prodotto

In tema di regole sulla descrizione del brevetto e delle caratteristiche di un prodotto, può procedersi all’interpretazione delle rivendicazioni anche alla luce dei disegni, poiché esse devono essere interpretate alla luce del dato tecnico risultante dalla descrizione e dunque anche dai disegni, che sono espressamente richiamati dall’art. 52, comma 2, c.p.i. (Dlgs n. 30/2005). Pur...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 31 agosto 2017, n. 20625
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 31 agosto 2017, n. 20625

A buon fine la Pec anche se il registro generale degli indirizzi elettronici gestito dal ministero della Giustizia che riportava l’indirizzo telematico del destinatario non era allora qualificabile come registro pubblico. Sentenza 31 agosto 2017, n. 20625 Data udienza 29 maggio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza del 24 maggio 2017, n.12995
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza del 24 maggio 2017, n.12995

A norma del Regio Decreto n. 929 del 1942, articolo 1 bis, interpretato alla luce della dir. 89/104/CE, deve ritenersi contrastante coi “principi della correttezza professionale” l’uso del patronimico che pregiudichi il valore del marchio traendo indebitamente vantaggio dal suo carattere distintivo o dalla sua notorieta’, sicche’ il giudice di merito avanti al quale si...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 20 aprile 2017, n. 9968
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 20 aprile 2017, n. 9968

Un’impresa può inserire nella propria ditta una parola che già faccia parte del marchio di cui sia titolare altra impresa, anche quando entrambe operino nello stesso mercato, ma non è lecito che essa utilizzi quella parola anche come marchio. Infatti l’eventuale tolleranza dell’uso della ditta o dominazione sociale non significa tolleranza nell’uso dello stesso segno...

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 5 aprile 2017, n. 17099
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 5 aprile 2017, n. 17099

Il reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, previsto dall’art. 474 cod. pen. richiede, per la sua configurabilità, la riproduzione degli elementi essenziali del marchio registrato nella loro interezza, laddove per l’integrazione del reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci ex art. 517 cod. pen. è sufficiente invece la...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 13 marzo 2017, n. 6382
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 13 marzo 2017, n. 6382

La decisione sulla questione pregiudiziale relativa alla validità del marchio può ben essere risolta dal giudice davanti a cui pende la domanda di contraffazione in via incidentale, senza che sia prospettabile l’eventualità di un contrasto tra giudicati, considerato che tale decisione non è idonea ad assumere autorità di giudicato. Per tale motivo, non si fa...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 25 maggio 2016, n. 10826
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 25 maggio 2016, n. 10826

Il segno distintivo costituito dal nome anagrafico e validamente registrato, non può essere di regola adottato in settori affini salvo il suo impiego limitato secondo principi di correttezza professionale, neppure dalla persona che legittimamente porti quel nome. L’inserimento nel marchio di un patronimico coincidente con il nome della persona che in precedenza l’ha incluso in...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 maggio 2016, n. 10937
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 maggio 2016, n. 10937

Il giudizio di autenticità di un’opera d’arte è tipicamente tecnico, non costituisce una prova legale ed è sottoposto al libero apprezzamento del giudice   Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 26 maggio 2016, n. 10937 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 13 maggio 2016, n. 9889
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 13 maggio 2016, n. 9889

Il marchio non registrato o marchio di fatto trova una sua tutela nell’utilizzazione effettiva di esso, con la conseguenza che la tutela stessa non è esperibile in rapporto a segni distintivi di un’attività di impresa mai esercitata dal preteso titolare   Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 13 maggio 2016, n. 9889 REPUBBLICA...