L'ordinanza n. 280 del 7 gennaio 2025 della Corte di Cassazione, sezione civile, tratta del tema dei marchi d'impresa. La Corte ha stabilito che la registrazione di un marchio successivo è possibile solo se non sussiste un rischio di confusione con un marchio anteriore.
Il giudizio sulla novità di un marchio deve essere condotto in astratto, confrontando i segni come sono stati registrati, indipendentemente dal loro effettivo utilizzo e dall'intensità o dall'estensione della loro notorietà tra i consumatori. Un'eccezione a questo principio è rappresentata dal limite della decadenza per non uso.
Questo approccio si differenzia dalla valutazione che viene effettuata nel giudizio di contraffazione, dove l'accertamento è influenzato dalle modalità con cui il marchio anteriore viene utilizzato e percepito dal pubblico di riferimento.