Il bene protetto dal reato ipotizzato ex art. 544 ter c.p.p. – maltrattamenti animali – è costituito dalla pietas per gli animali. Sennonché, la prestazione dell’attività di volontariato, se è sufficiente a legittimare ad accedere agli atti delle ispezioni compiute nel canile ove svolgeva la sua opera di volontaria – come riconosciuto dal giudice amministrativo...
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 22 giugno 2016, n.25805
L’art. 727, secondo comma, cod. pen. punisce la condotta di chi detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze, avuto riguardo, per le specie più note, al patrimonio di comune esperienza e conoscenza e, per le altre, alle acquisizioni delle scienze naturali. (Fattispecie in cui il gestore di un...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 novembre 2015, n. 45691. Non integra il reato di maltrattamento di animali, in relazione alla sottoposizione degli stessi a comportamenti insopportabili per le loro caratteristiche etologiche, la detenzione di volatili all’interno di gabbie di ampiezza insufficiente
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 18 novembre 2015, n. 45691 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza emessa in data 2/04/2015, depositata in data 9/04/2015, la Corte d’appello di PALERMO, confermava la sentenza dei tribunale di PALERMO del 18/03/2013 che aveva riconosciuto colpevole F.P. dei reato di cui all’art. 30, legge n. 157 del...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 6 ottobre 2014, n. 41362. Il proprietario di un cane risponde delle condizioni in cui è tenuto anche se lo ha lasciato in custodia ad altri. Infatti, egli non solo deve dare precise indicazioni all'affidatario ma anche assicurarsi che vengano rispettate
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 6 ottobre 2014, n. 41362 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio F. – Presidente Dott. GRILLO Renato – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – rel. Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 settembre 2014, n. 37859. Il fatto di tenere custoditi gli animali in condizioni di eccessivo sovraffollamento integra il reato di cui all'art. 727, comma 2, cod. pen., atteso che la presenza di animali in sovrannumero costituisce una scelta imprenditoriale diretta a sacrificare il benessere degli animali alle logiche del profitto
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 16 settembre 2014, n. 37859 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – rel. Consigliere Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 settembre 2014, n. 36715. Il delitto di maltrattamenti di animali è a dolo specifico, nel caso in cui la condotta lesiva dell'integrita' e della vita dell'animale sia tenuta per crudelta', e a dolo generico quando essa sia tenuta, come nel caso in esame, senza necessita' e che nel concetto di necessita', la cui ricorrenza esclude la configurabilita' del reato, sia compreso lo stato di necessita' di cui all'articolo 54 c.p., e ogni altra situazione che renda indispensabile la realizzazione di una condotta lesiva per evitare un pericolo imminente o per impedire l'aggravamento di un danno alla persona o ai beni ritenuto altrimenti inevitabile. Ne consegue come la nozione di necessita' rilevante ai sensi dell'articolo 544 ter c.p. (cosi' come per l'omologa fattispecie di cui all'articolo 544 bis c.p.) non sia pienamente sovrapponibile allo stato di necessita', previsto dall'articolo 54 c.p..
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 3 settembre 2014, n. 36715 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. SAVINO Mariapia Gaeta – Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – rel. Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 luglio 2014, n. 28578. Legittimo il sequestro preventivo di animali se trasportati in condizioni tali da procurare loro inutili sofferenze, lesioni o addirittura la morte.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 3 luglio 2014, n. 28578 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. FRANCO Amedeo – Consigliere Dott. SAVINO Maria Pia – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – rel. Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 novembre 2013 n. 44422. Condannato a pagare 7mila euro a titolo di ammenda per aver ucciso il gatto del vicino.
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 novembre 2013 n. 44422[1] [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/penale/sentenzeDelGiorno/2013/11/ammenda-di-7mila-euro-per-chi-spara-al-gatto-del-vicino.html Archivio sentenze ordinanze sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2011/ sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2012/ sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2013/ Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa renatodisa.com
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 settembre 2013, n. 38034. Maltrattamento di animali: il collare elettronico è certamente incompatibile con la natura del cane: esso si fonda sulla produzione di scosse o altri impulsi elettrici che, tramite un comando a distanza, si trasmettono all’animale provocando reazioni varie. Trattasi in sostanza di un addestramento basato esclusivamente sul dolore, lieve o forte che sia, e che incide sull’integrità psicofisica del cane poiché la somministrazione di scariche elettriche per condizionarne i riflessi ed indurlo tramite stimoli dolorosi ai comportamenti desiderati produce effetti collaterali quali paura, ansia, depressione ed anche aggressività.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 17 settembre 2013, n. 38034 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza 24.5.2012 il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Rovereto ha ritenuto T.I. colpevole della contravvenzione di cui all’art. 727 comma 2 cp perché deteneva un cane in condizioni incompatibili con la sua natura e...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 luglio 2013, n. 29487. Spara al coniglio allevato dal padre; condannato per uccisione di animale ex art. 544 bis c.p.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 10 luglio 2013, n. 29487 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza resa il 9 gennaio 2012 la Corte di Appello di Firenze confermava la sentenza del Tribunale di Firenze, sezione distaccata di Empoli, del 10 giugno 2010, che aveva ritenuto l’imputato M.D. responsabile dei reati di cui all’art....