In tema di locazione di immobili adibiti ad uso diverso da quello abitativo, ogni pattuizione avente ad oggetto non già l’aggiornamento del corrispettivo ai sensi dell’art. 32 della legge 27 luglio 1978, n. 392, ma veri e propri aumenti del canone, deve ritenersi nulla ex art. 79, primo comma, della stessa legge, in quanto diretta...
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 9 giugno 2016, n.11808
L’art. 2, comma 1, secondo inciso, della I. n. 431 del 1998, nel prevedere che la manifestazione della rinuncia al rinnovo (scilicet disdetta immotivata) alla seconda scadenza dei contratti di cui alla norma debba compiersi con lettera raccomandata da inviarsi all’altra parte almeno sei mesi prima della scadenza del secondo periodo di durata contrattuale, non...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 25 maggio 2016, n. 10750
Nel caso di reciproco inadempimento dell’affittuario (per il mancato pagamento dei canoni) e del proprietario (per danni di diversa natura) di un locale adibito a discoteca si può procedere alla compensazione dei rispettivi crediti senza considerare lo scadere dei termini di prescrizione Per una maggior approfondimento sul contratto di locazione cliccare sull’immagine seguente Suprema Corte...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 26 maggio 2016, n. 10896
In una locazione non abitativa, il conduttore non può chiedere la ripetizione delle spese sostenute per interventi strutturali sull’immobile, anche se ritenuti urgenti per la staticità del fabbricato, se le clausole contrattuali escludono espressamente ogni diritto al rimborso Per un maggiore approfondimento sulla locazione cliccare sull’immagine seguente Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza...
In tema di locazione, deve ritenersi pienamente legittima la sospensione del pagamento del canone da parte del conduttore in tutte le ipotesi di impossibilità totale del godimento del bene. Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 maggio 2016, n. 8637.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 3 maggio 2016, n. 8637 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BERRUTI Giuseppe Maria – Presidente Dott. SPIRITO Angelo – Consigliere Dott. TRAVAGLINO Giacomo – rel. Consigliere Dott. SESTINI Danilo – Consigliere Dott....
In tema di locazione immobiliare ad uso abitativo, la nullita’ prevista dalla L. n. 431 del 1998, articolo 13, comma 1, sanziona esclusivamente il patto occulto di maggiorazione del canone, oggetto di un procedimento simulatorio, mentre resta valido il contratto registrato e resta dovuto il canone apparente; il patto occulto, in quanto nullo, non e’ sanato dalla registrazione tardiva, fatto extranegoziale inidoneo ad influire sulla validita’ civilistica. Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 aprile 2016, n. 7634
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 18 aprile 2016, n. 7634 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AMENDOLA Adelaide – Presidente Dott. AMBROSIO Annamaria – Consigliere Dott. TRAVAGLINO Giacomo – Consigliere Dott. OLIVIERI Stefano – Consigliere Dott. BARRECA Giuseppina...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 2 febbraio 2016, n. 1986. Qualora in un contratto di locazione di immobile la parte locatrice sia costituita da più locatori, in capo a ciascuno dei comproprietari concorrono, in difetto di prova contraria, pari poteri gestori, rispondendo, peraltro, a regole di comune esperienza che uno o alcuni dei comproprietari gestiscano, con il consenso degli altri, gli interessi di tutti; l’eventuale mancanza di poteri o di autorizzazione rileva nei soli rapporti interni fra i comproprietari e non può essere eccepita alla parte conduttrice che ha fatto affidamento sulle dichiarazioni o sui comportamenti di colui o di coloro che apparivano agire per tutti
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 2 febbraio 2016, n. 1986 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MAZZACANE Vincenzo – Presidente Dott. MANNA Felice – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. ORICCHIO Antonio – Consigliere Dott. SCALISI Antonino...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 14 marzo 2016, n. 4902. I beni demaniali ben possono formare oggetto di diritti obbligatori tra privati e, quindi, anche di locazione ed il carattere eventualmente abusivo dell’occupazione da parte del locatore del terreno demaniale non comporta l’invalidità del contratto di locazione del bene che vincola reciprocamente le parti contraenti all’adempimento delle obbligazioni assunte
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 14 marzo 2016, n. 4902 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BERRUTI Giuseppe Maria – Presidente Dott. SPIRITO Angelo – rel. Consigliere Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. RUBINO Lina – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 23 marzo 2016, n. 12377. In tema di locazione, gli incrementi del bene locato, in applicazione dei principio generale dell’accessione, divengono di proprietà dei locatore, proprietario della cosa locata, pur con le specifiche modalità dettate dall’art. 1593 cod. civ., rimanendo, tuttavia, in facoltà delle parti di prevedere apposita clausola derogatrice volta ad escludere che il bene immobilizzato nel suolo sia ritenuto dal proprietario di quest’ultimo; in presenza di tale accordo, pertanto, il contratto di locazione, per tutta la sua durata, costituisce titolo idoneo a impedire l’accessione, configurandosi il diritto del conduttore sul bene costruito come diritto non reale, che si estingue con il venir meno dei contratto stesso e con il riespandersi dei principio dell’accessione
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 23 marzo 2016, n. 12377 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 3/2/2015 la Corte di appello di Bologna ha riformato quella dei Tribunale di Ravenna in data 24/4/2011, assolvendo Z.P. e Z. D. dal reato di cui agli artt. 110, 392 cod. pen., commesso in data 4/4/2008...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 16 marzo 2016, n. 5266. La norma dell’art. 2, comma 85, della legge n. 662 del 23 dicembre 1996 – laddove dispone che le somme ed i crediti derivanti dai canoni di locazione e dall’alienazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica di spettanza degli istituti autonomi case popolari, in quanto destinati a servizi e finalità di istituto, non possono essere sottratti alla loro destinazione se non nei modi stabiliti dalle leggi che li riguardano, ai sensi dell’art. 828 del codice civile – costituisce norma di legge direttamente impositiva di un vincolo di impignorabilità di tali somme e crediti, come tale integrante un caso di limitazione della responsabilità patrimoniale di detti enti, ai sensi del secondo comma dell’art. 2740 cod. civ., occorrendo al fine dell’insorgenza del vincolo soltanto che siano iscritti nei capitoli di bilancio o in contabilità speciale, senza che sia loro impressa alcuna specifica destinazione.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI ORDINANZA 16 marzo 2016, n. 5266 Motivi della decisione 1.- Pregiudiziale appare l’esame congiunto del secondo, terzo e quarto motivo di ricorso. Col secondo motivo si deduce violazione e falsa applicazione dell’art. 2, comma 85, della legge n. 662/1996 ed art. 12 disposizioni sulla legge in generale, in relazione...