Locazione ad uso abitativo e la forma scritta “ad substantiam”
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Locazione ad uso abitativo e la forma scritta “ad substantiam”

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|21 luglio 2022| n. 22828. Locazione ad uso abitativo e la forma scritta “ad substantiam” In tema di contratti di locazione ad uso abitativo, la prescrizione di requisiti di validità ai sensi degli artt. 1, 2 e 14 della l. n. 431 del 1998 – cioè, la forma scritta “ad substantiam” –...

Locazione ad uso non abitativo e canone superiore a quello dichiarato
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Locazione ad uso non abitativo e canone superiore a quello dichiarato

Locazione ad uso non abitativo e canone superiore a quello dichiarato Corte di Cassazione, sezione terza civile, Sentenza 23 ottobre 2018, n. 26724. La massima estrapolata: La nullita’ del patto con cui le parti di un contratto locatizio ad uso non abitativo “concordino occultamente un canone superiore a quello dichiarato; tale nullita’ vitiatur sed non...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 10 novembre 2017, n. 26670. L’erede non convivente del conduttore di immobile adibito ad abitazione non gli succede nella detenzione qualificata, e poiché il titolo si estingue con la morte del titolare del rapporto
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 10 novembre 2017, n. 26670. L’erede non convivente del conduttore di immobile adibito ad abitazione non gli succede nella detenzione qualificata, e poiché il titolo si estingue con la morte del titolare del rapporto

L’erede non convivente del conduttore di immobile adibito ad abitazione non gli succede nella detenzione qualificata, e poiché il titolo si estingue con la morte del titolare del rapporto (analogamente al caso di morte del titolare dei diritti di usufrutto, uso o abitazione) quegli è un detentore precario della res locata al de cuius, sì...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 27 settembre 2017, n. 22647. Il contratto di locazione ad uso abitativo deve essere risolto con comunicazione scritta
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 27 settembre 2017, n. 22647. Il contratto di locazione ad uso abitativo deve essere risolto con comunicazione scritta

Il contratto di locazione ad uso abitativo, soggetto all’obbligo di forma scritta ai sensi della L. n. 431 del 1998, articolo 1, comma 4, deve essere risolto con comunicazione scritta, non potendo, in questo caso, trovare applicazione il principio di liberta’ delle forme, che vale solamente per i contratti in forma scritta per volonta’ delle...

Corte di Cassazione, sezione III civile, ordinanza 9 maggio 2017, n. 11231
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Corte di Cassazione, sezione III civile, ordinanza 9 maggio 2017, n. 11231

In tema di attivita’ di diritto civile della P.A., nell’ambito della quale vige il principio “formalistico” dell’atto scritto “ad substantiam”, l’invio della disdetta nel termine previsto negozialmente impedisce che possa ritenersi prorogato “per facta concludentia” il contratto stipulato in forma scritta nel quale pure sia prevista la rinnovazione tacita, atteso che una volta verificatisi gli...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 2 febbraio 2017, n. 2702
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 2 febbraio 2017, n. 2702

Il conduttore non può chiedere l’applicazione dell’equo canone se l’immobile affittato a uso abitativo è adibito, di fatto, a esigenze abitative di natura transitoria. In materia di locazione, infatti, l’indagine in concreto da compiersi sull’uso effettivo dell’immobile da parte del conduttore, diverso da quello pattuito, e che determina la modifica del regime applicabile prescinde dalla...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 10 febbraio 2017, n. 2348
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 10 febbraio 2017, n. 2348

Nel caso di domanda di risoluzione ex art. 1578 c.c., in cui grava sul conduttore (anche per ovvie ragioni di maggiore vicinanza alla prova) l’onere di individuare e dimostrare l’esistenza del vizio che diminuisce in modo apprezzabile l’idoneità del bene all’uso pattuito; al locatore convenuto spetta, invece, di dimostrare che i vizi erano conosciuti o...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 11 gennaio 2017, n. 411
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 11 gennaio 2017, n. 411

In tema di locazione di immobili urbani, qualora il conduttore abbia corrisposto a titolo di canone una somma maggiore rispetto a quella consentita dalla legge, trova applicazione, in riferimento alla domanda di restituzione delle somme corrisposte in eccedenza, la regola generale di cui all’articolo 2033 c.c., secondo la quale gli interessi sulle somme da restituire...