Nei due anni successivi all’entrata in vigore del Decreto Legge n. 146 del 2013, convertito dalla L. n. 10 del 2014, salvo che per i condannati per taluno dei delitti previsti dalla L. 26 luglio 1975, n. 354, articolo 4 bis, il beneficio della liberazione anticipata comporta una detrazione di pena pari, in ogni caso, a settantacinque giorni.
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Nei due anni successivi all’entrata in vigore del Decreto Legge n. 146 del 2013, convertito dalla L. n. 10 del 2014, salvo che per i condannati per taluno dei delitti previsti dalla L. 26 luglio 1975, n. 354, articolo 4 bis, il beneficio della liberazione anticipata comporta una detrazione di pena pari, in ogni caso, a settantacinque giorni.

Nei due anni successivi all’entrata in vigore del Decreto Legge n. 146 del 2013, convertito dalla L. n. 10 del 2014, salvo che per i condannati per taluno dei delitti previsti dalla L. 26 luglio 1975, n. 354, articolo 4 bis, il beneficio della liberazione anticipata comporta, ove ne siano riconosciute le condizioni (partecipazione all’opera...

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 29 dicembre 2017, n. 58080. Quarantacinque giorni di liberazione anticipata e non 75 per il detenuto di cui è stata accolta la richiesta di liberazione anticipata
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 29 dicembre 2017, n. 58080. Quarantacinque giorni di liberazione anticipata e non 75 per il detenuto di cui è stata accolta la richiesta di liberazione anticipata

Quarantacinque giorni di liberazione anticipata e non 75 per il detenuto di cui è stata accolta la richiesta di liberazione anticipata. Il beneficio maggiore è concesso perché la liberazione si trova a cavallo del periodo di vigenza previsto dal Dl 146/2013 che, tuttavia, prevede solo nei due anni di vigenza della norma il beneficio maggiore....

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 29 dicembre 2017, n. 58080. Quarantacinque giorni di liberazione anticipata e non 75 per il detenuto di cui è stata accolta la richiesta di liberazione anticipata
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 29 dicembre 2017, n. 58080. Quarantacinque giorni di liberazione anticipata e non 75 per il detenuto di cui è stata accolta la richiesta di liberazione anticipata

Quarantacinque giorni di liberazione anticipata e non 75 per il detenuto di cui è stata accolta la richiesta di liberazione anticipata. Il beneficio maggiore è concesso perché la liberazione si trova a cavallo del periodo di vigenza previsto dal Dl 146/2013 che, tuttavia, prevede solo nei due anni di vigenza della norma il beneficio maggiore....

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 8 febbraio 2017, n. 6013
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 8 febbraio 2017, n. 6013

Ai fini della liberazione anticipata nel caso di cumulo materiale di pene concorrenti, deve intendersi scontata per prima quella più gravosa per il reo, con la conseguenza che, nel caso si debba espiare una pena inflitta anche per un reato ostativo alla fruizione di benefici penitenziari la pena espiata va imputata innanzi tutto a questo...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 17 maggio 2016, n. 20470
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 17 maggio 2016, n. 20470

In tema di liberazione anticipata, trattandosi di beneficio penitenziario che non incide sul reato e sulla pena al momento della sua irrogazione, non si applicano le disposizioni dell’art. 2 c.p., dell’art.25 Cost. e neppure quelle dell’art. 7 Cedu. In particolare non ha vigore ultrattivo la disposizione del decreto legge 23/12/2013 che consentiva la concessione della...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21195
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21195

In tema di procedimento di sorveglianza, il decreto di inammissibilita’ per manifesta infondatezza puo’ essere emesso de plano, ai sensi dell’articolo 666 c.p.p., comma 2, soltanto con riguardo ad una richiesta identica, per oggetto e per elementi giustificativi, ad altra gia’ rigettata ovvero priva delle condizioni previste direttamente dalla legge e non con riferimento al...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21196
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21196

In caso di successione di disposizioni diverse concernenti benefici penitenziari, che non attengono ne’ alla cognizione del reato, ne’ all’irrogazione della pena, ma alle modalita’ esecutive di questa, non operano le regole dettate dall’articolo 2 c.p., ne’ il principio costituzionale di irretroattivita’ delle disposizioni in pejus, ma quelle vigenti al momento della loro applicazione  ...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 31 marzo 2016, n. 12942. Costituisce motivazione apparente l’affermazione di principi senza disamina della fattispecie concreta e senza valutazione delle doglianze proposte in sede di reclamo da parte del Tribunale di Sorveglianza chiamato a decidere in merito al rigetto parziale della richiesta di liberazione anticipata

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 31 marzo 2016, n. 12942 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CORTESE Arturo – Presidente Dott. SARACENO Rosa Anna – Consigliere Dott. BONI Monica – Consigliere Dott. DI GIURO Gaetano – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 8 giugno 2015, n. 24394. Ai fini della concessione del beneficio della liberazione anticipata, il giudice di merito, nella sua valutazione, deve tener conto dell’adesione reale del soggetto all’opera rieducativa riscontrandone gli elementi significativi, senza che possa operare alcuno automatismo collegato alla mera sussistenza di carichi pendenti

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 8 giugno 2015, n. 24394 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI TOMASSI Maria Stefani – Presidente Dott. CASSANO Margherita – Consigliere Dott. SANDRINI Enrico G – rel. Consigliere Dott. LA POSTA Lucia...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 20 maggio 2015, n. 20918. Per il delitto previsto dall’articolo 4-bis Ord. Pen., è ormai principio consolidato e lungamente applicato quello secondo il quale è prevista la sanzione dell’inammissibilita’ del beneficio speciale nei riguardi dei condannati in espiazione di pena per delitti previsti dall’articolo 4-bis Ord. Pen

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 20 maggio 2015, n. 20918 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CHIEFFI Severo – Presidente Dott. CAIAZZO Luigi Pietro – Consigliere Dott. MAZZEI Antonella – rel. Consigliere Dott. SANDRINI Enrico Giuseppe – Consigliere...

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