Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 24 ottobre 2018, n. 27002 La massima estrapolata: In materia di lavoro irregolare, l’utilizzo di lavoratori privi di contratto e dunque non risultanti dalle scritture contabili ovvero da documentazione obbligatoria integra la fattispecie di illecito omissivo, il cui momento consumativo resta identificato nel momento in cui manca la prescritta...
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 6 settembre 2017, n. 20861. La rilevanza probatoria dei libri paga e matricola del datore di lavoro
In un procedimento per impiego non regolarizzato di lavoratori, i libri paga e matricola del datore di lavoro non hanno rilevanza probatoria, almeno che non siano tenuti in modo regolare e completo. Ugualmente, nemmeno è probante la denuncia di inizio lavori all’Inail. Ordinanza 6 settembre 2017, n. 20861 Data udienza 7 giugno 2017 REPUBBLICA ITALIANA...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 3 luglio 2017, n. 3252
La pericolosità va desunta dal complesso della condotta del soggetto, tenendo conto della sua evoluzione e con riferimento ad elementi attuali, o ai quali comunque possa attribuirsi un significato presuntivo di perdurante attualità in relazione al contesto Consiglio di Stato sezione III sentenza 3 luglio 2017, n. 3252 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 28 marzo 2017, n. 1414
In tema di emersione dal lavoro irregolare le dichiarazioni del lavoratore e del datore di lavoro rivestono senza dubbio una notevole rilevanza probatoria al fine di accertare la effettività e la tipologia del rapporto di lavoro domestico, anche per evitare frodi documentali frequenti in materia di emersione dal lavoro irregolare Consiglio di Stato sezione III...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 5 agosto 2015, n. 16501. In pendenza della procedura di emersione dei lavoratori stranieri irregolari manca temporaneamente all’autorità amministrativa il potere di adottare il decreto di espulsione
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 5 agosto 2015, n. 16501 Premesso Che nella relazione depositata ai sensi dell’ars. 380 bis c.p.c. si legge quanto segue: «1. – II sig. S.H., cittadino del Bangladesh, impugnò dinanzi al Giudice di pace di Roma il decreto di espulsione emesso a suo carico dal Prefetto della stessa...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 3 agosto 2015, n. 3808. La natura irregolare del rapporto di lavoro dello straniero, non impedisce di applicare allo stesso, in via analogica, alcuni istituti del lavoro regolare, come le ferie, o giustificare l’uscita dall’Italia dello straniero irregolare, in presenza di un serio motivo. Ai fini del conseguimento della regolarizzazione, attribuendosi rilevanza al requisito della “presenza ininterrotta” in Italia, la ratio di salvaguardia dell’istituto della regolarizzazione da possibili abusi non sussiste, trattandosi per di più di assicurare allo straniero in attesa di regolarizzazione (procedimento che, nella prassi, dura molti mesi) la tutela di diritti riconosciuti a tutti i soggetti dell’ordinamento
Consiglio di Stato sezione III sentenza 3 agosto 2015, n. 3808 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 620 del 2015, proposto da: Fr.Fa., Re.Da., rappresentati e difesi dall’avv. Mo.Ru., con domicilio eletto presso Pl....
Consiglio di Stato, sezzione III, sentenza 14 gennaio 2015, n. 63. Ai sensi del disposto dell'art. 5, comma 1, del d.lgs. n. 109/2012, tra i requisiti essenziali per il conseguimento del beneficio della regolarizzazione del rapporto di lavoro di cittadini di paesi terzi senza permesso di soggiorno, c'è quello della presenza del lavoratore straniero in Italia in modo ininterrotto almeno dalla data del 31 dicembre 2011. La presenza dello straniero in Italia deve durare "ininterrotta", senza possibilità di interpretazioni derogatorie, non potendo acquistare nessuna importanza le ragioni dell'eventuale assenza temporanea dal territorio italiano
Consiglio di Stato sezione III sentenza 14 gennaio 2015, n. 63 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA HA PRONUNCIATO LA PRESENTE SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 10078 del 2014, proposto da: Af.Ga., rappresentato e difeso dall’avv. Gu.Tr., con domicilio eletto presso Fe.Na. in...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 3 ottobre 2014, n. 20918. In materia di sanzioni amministrative pecuniarie non si applica il principio di retroattivita' della legge piu' favorevole, previsto dal Decreto Legislativo n. 472 del 1997, articolo 3, soltanto per le infrazioni valutarie e tributarie, e cio' tenuto conto della peculiarita' sostanziale che caratterini le rispettive materie. Nella specie, la S.C. ha ritenuto non applicabile, alle sanzioni amministrative in materia di omessa registrazione nelle scritture contabili dei lavoratori dipendenti, previste dal Decreto Legge 22 febbraio 2002, n. 12, articolo 3, comma 3, conv. in Legge 23 aprile 2002, n. 73, la modifica apportata a detta norma dal Decreto Legge 4 luglio 2006, n. 223, articolo 36-bis, comma 7, conv. in Legge 8 aprile 2006, n. 248 e piu' favorevole al contribuente
Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 3 ottobre 2014, n. 20918 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CAPPABIANCA Aurelio – Presidente Dott. CIGNA Mario – Consigliere Dott. FERRO Massimo – rel. Consigliere Dott. FEDERICO Guido – Consigliere Dott. IOFRIDA Giulia –...