Il giudice di merito deve soddisfare uno specifico onere motivazionale per discostarsi dagli esiti e dalle risultanze delle operazioni peritali condotte dal Ctu (in qualità di ausiliare tecnico), la cui omissione è censurabile nell’eventuale giudizio di Cassazione attivato a seguito dell’impugnazione Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 19 gennaio 2017, n. 1294 REPUBBLICA...
Tag: incidente stradale
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 19 gennaio 2017, n. 1289
Nel caso in cui il conducente che sarebbe stato favorito dalla segnaletica che si assume mancante ritenga di aver diritto alla precedenza, non si verifica una situazione di insidia, in quanto la circolazione stradale può avvenire senza inconvenienti anche in mancanza del segnale, essendo sufficienti e idonee a regolarla le norme del Codice della strada,...
Corte di Cassazione, sezione III civile, ordinanza 7 febbraio 2017, n. 3146
La procedura di indennizzo diretto prevista dall’art. 149 del codice delle assicurazioni private (decreto legislativo 7 settembre 2005 n. 209) è ammissibile anche in caso di collisione che abbia riguardato più di due veicoli, con esclusione della sola ipotesi in cui, oltre al veicolo dell’istante e a quello nei cui confronti questi rivolge le proprie...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 30 dicembre 2016, n. 27541
Nel caso di sinistro stradale causato da veicolo non identificato, l’omessa denuncia dell’accaduto all’autorita’ di polizia od inquirente non e’ sufficiente, in se’, a rigettare la domanda di risarcimento proposta, ai sensi della L. 24 dicembre 1969, n. 990, articolo 19, nei confronti dell’impresa designata dal Fondo di Garanzia per le vittime della strada; allo...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 19 gennaio 2017, n. 1295.
Il fatto colposo posto in essere dal danneggiato, per assumere rilievo ai fini dell’articolo 1227, primo comma, c.c., deve connettersi causalmente all’evento dannoso, non potendo quest’ultimo essere pretermesso nella ricostruzione della serie causale giuridicamente rilevante, e non potendosi pertanto connettere direttamente la condotta colposa del danneggiato con il danno da lui patito. Diversamente opinando, si...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 15 dicembre 2016, n. 53325
Ai fini dell’integrazione del reato di fuga di cui al sesto comma dell’art. 189 C.d.S., la consapevolezza che la persona coinvolta nell’incidente possa avere bisogno di soccorso può sussistere ed apprezzarsi anche sotto il profilo del dolo eventuale, che si configura normalmente in relazione all’elemento volitivo, ma che può attenere anche all’elemento intellettivo, quando l’agente...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 15 dicembre 2016, n. 53304
Ciascun utente della strada deve tenere in debita considerazione l’eventuale altrui imprudenza, quando la stessa rientri nei limite della prevedibilità, soprattutto, quando tale onere si interseca con obblighi di prudenza, circospezione e cautela derivanti da una manovra di svolta a sinistra da intraprenderei con provenienza da strada secondaria e gravata da obbligo dì precedenza Suprema...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 22 novembre 2016, n. 23710
Nel caso di sinistro cagionato da veicolo non identificato, il danneggiato, esaurito lo spatium deliberandi previsto dalla legge, potrà agire nei confronti dell’impresa designata per conto del Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada allegando e provando, oltre al fatto che il sinistro si è verificato per condotta dolosa o colposa del conducente di...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 15 novembre 2016, n. 23214
Sia l’articolo 1681, che l’articolo 2054 c.c., pongono, a carico del vettore/conducente, una presunzione di responsabilita’, dalla quale il vettore/conducente puo’ liberarsi dimostrando “di aver adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno”, ai sensi dell’articolo 1681 c.c., ovvero “di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno”, ai sensi dell’articolo 2054 c.c.....
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 8 novembre 2016, n. 22605
In un tragico incidente stradale in cui hanno perso la vita più persone è stata riconosciuta la responsabilità del conducente (deceduto) che, procedendo ad alta velocità, non ha potuto evitare un ostacolo sulla strada facendo capovolgere l’auto e determinando così la morte anche del trasportato. Legittima quindi la pretesa risarcitoria degli eredi di quest’ultimo Suprema...