In tema di disciplina dell’immigrazione, il delitto di cui al Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, articolo 12, per la sua natura di reato di pericolo, si perfeziona per il solo fatto che l’agente pone in essere, con la sua condotta, una condizione, anche non necessaria, teleologicamente connessa al potenziale ingresso illegale dello straniero...
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 7 dicembre 2017, n. 55029. Scatta l’aggravante dell’impiego di un servizio internazionale di trasporto per chi fa entrare illegalmente in Italia clandestini portandoli a bordo della sua auto
Scatta l’aggravante dell’impiego di un servizio internazionale di trasporto per chi fa entrare illegalmente in Italia clandestini portandoli a bordo della sua auto imbarcata in un traghetto di linea Sentenza 7 dicembre 2017, n. 55029 Data udienza 14 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE...
Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 16 novembre 2017, n. 52460. Il favoreggiamento della permanenza illegale di uno straniero non può essere considerato fatto di particolare tenuità ai sensi dell’art. 131 bis c.p.
La condotta di chi si presta a favorire la permanenza illegale di uno straniero all’interno dello Stato italiano non può essere considerato fatto di particolare tenuità ai sensi dell’art. 131 bis c.p. laddove l’autore del reato tragga dei vantaggi concreti dalla propria condotta illecita Sentenza 16 novembre 2017, n. 52460 Data udienza 11 luglio 2017...
Corte di Cassazione, sezione prima penale, Sentenza 6 settembre 2017, n. 40512. La confessione non costituisce presupposto necessario per deliberare l’accesso alla messa alla prova
La confessione, se integra un elemento certamente utile per pervenire alla valutazione prognostica favorevole all’evoluzione della personalità dell’imputato verso il suo reinserimento, non costituisce presupposto necessario per deliberare l’accesso alla messa alla prova, potendo tale prognosi favorevole essere formulata anche in mancanza dell’espressa ammissione dell’addebito, sempre che la condotta dell’indagato o imputato non trasmodi nella...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 31 luglio 2017, n. 38041
Può non essere espulso il cittadino extracomunitario colpito da disabilità. Le ragioni del divieto di espulsione indicate nel Testo unico sull’immigrazione non sono infatti tassative e vanno invece lette, come sottolineato anche dalla Corte costituzionale, alla luce della necessità di garantire il diritto alla salute Sentenza 31 luglio 2017, n. 38041 Data udienza 26 maggio...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 31 marzo 2017, n. 16412
Integra il reato di cui all’articolo 13 del D.Lgs. 286/1998 (Espulsione amministrativa) la condotta dello straniero extracomunitario che, espulso con divieto di rientrare nel territorio dello Stato, trasgredisca facendo rientro in Italia senza autorizzazione prima che dalla esecuzione dell’espulsione sia decorso un periodo di 5 anni, pari al massimo del termine ordinario del divieto di...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 28 aprile 2016, n. 17625
In tema di immigrazione clandestina, la giurisdizione nazionale e’ configurabile anche nel caso in cui il trasporto dei migranti, avvenuto in violazione del Decreto Legislativo n. 286 del 1998, articolo 12 a bordo di una imbarcazione (nella specie, un gommone con oltre cento persone a bordo) priva di bandiera e, quindi, non appartenente ad alcuno...
Corte di Cassazione, sezione II, ordinanza 18 dicembre 2015, n. 25529. Vanno rimessi gli atti al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite sulla questione dell’iscrizione a ruolo delle cause d’appello “con velina”: se ne derivi l’improcedibilità o una nullità sanabile; se per l’eventuale sanatoria basti la costituzione dell’appellato o necessiti il deposito dell’atto originale; se il deposito debba avvenire entro la prima udienza o possa seguire nel corso del giudizio
Suprema Corte di Cassazione sezione II ordinanza 18 dicembre 2015, n. 25529 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BUCCIANTE Ettore – Presidente Dott. MIGLIUCCI Emilio – Consigliere Dott. CORRENTI Vincenzo – Consigliere Dott. PICARONI Elisa – rel. Consigliere Dott. SCALISI...
Corte di cassazione, sezione I, sentenza 18 giugno 2015, n. 25848. Le garanzie previste dall’art. 103 c.p.p. sono previste a favore del difensore in forza di specifico mandato conferitogli nelle forme di legge e non sono per la tutela personale e privilegiata del soggetto esercente la professione legale, essendo essenzialmente apprestate in funzione di garanzia del diritto di difesa dell’imputato
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 18 giugno 2015, n. 25848 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SIOTTO Maria Cristin – Presidente Dott. DI TOMASSI Mariastefania – Consigliere Dott. LOCATELLI Giuseppe – rel. Consigliere Dott. BONI Monica –...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 18 giugno 2015, n. 25848. Le garanzie previste dall’art. 103 cod. proc. pen., non sono volte alla tutela personale e privilegiata del soggetto esercente la professione legale, ma sono previste a favore di colui che riveste la qualità di difensore in forza di specifico mandato conferitogli nelle forme di legge, essendo essenzialmente apprestate in funzione di garanzia dei diritto di difesa dell’imputato; pertanto, esse non possono trovare applicazione qualora gli atti di cui all’art. 103 cod. proc. pen. ( ispezioni, perquisizioni, sequestri) debbano essere compiuti nei confronti di esercente la professione legale sottoposto ad indagine e non siano attinenti all’oggetto di alcuna difesa
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 18 giugno 2015, n. 25848 Ritenuto in fatto In data 3.6.2014 veniva data esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dai Giudice delle indagini preliminari dei Tribunale di Latina nei confronti di C.E., esercente la professione legale, indagato per i reati previsti da: art.12 d.lgs n.286 dei...