Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 26 marzo 2015, n. 6136 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FORTE Fabrizio – Presidente Dott. DIDONE Antonio – Consigliere Dott. GENOVESE Francesco Antonio – rel. Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere Dott....
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D.P.R. 30 gennaio 2015, n. 26. Regolamento recante attuazione dell'articolo 5, comma 1, della legge 10 dicembre 2012, n. 219, in materia di riconoscimento dei figli naturali
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 30 gennaio 2015, n. 26 Regolamento recante attuazione dell’articolo 5, comma 1, della legge 10 dicembre 2012, n. 219, in materia di riconoscimento dei figli naturali. (15G00040) (GU n.62 del 16-3-2015) Vigente al: 31-3-2015 IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto l’articolo 87, quinto comma, della Costituzione; Vista la legge 10 dicembre...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 dicembre 2014, n. 26062. Legittimamente viene disposta l'attribuzione al minore, in aggiunta al cognome della madre, di quello del padre, allorche' il giudice del merito, da un lato, escluda la configurabilita' di un qualsiasi pregiudizio derivante da siffatta modificazione accrescitiva del cognome (stante l'assenza di una cattiva reputazione del padre e l'esistenza, anche in fatto, di una relazione interpersonale tra padre e figlio), e, dall'altro lato, consideri che, non versando ancora nella fase adolescenziale o preadolescenziale, il minore, tuttora bambino, non abbia ancora acquisito con il matronimico, nella trama dei suoi rapporti personali e sociali, una definitiva e formata identita', in ipotesi suscettibile di sconsigliare l'aggiunta del patronimico
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 10 dicembre 2014, n. 26062 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LUCCIOLI Maria Gabriella – Presidente Dott. BENINI Stefano – Consigliere Dott. CAMPANILE Pietro – rel. Consigliere Dott. DE CHIARA Carlo – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 11 novembre 2014, n. 24001. Non vi è alcuna possibilità di veder riconosciuta nell'ordinamento italiano la maternità surrogata – la cd. pratica dell'utero in affitto – condotta all'estero. Da tale divieto discende necessariamente la dichiarazione dello stato di adottabilità del minore, ed il suo collocamento presso un'altra coppia
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 11 novembre 2014, n. 24001 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LUCCIOLI Maria Gabriella – Presidente Dott. DI AMATO Sergio – Consigliere Dott. GIANCOLA Maria Cristina – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto –...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 11 novembre 2014, n. 24001. L'ordinamento italiano – per il quale madre è colei che partorisce (art. 269, terzo comma, c.c.) – contiene, all'art. 12, comma 6, l. n. 40 del 2004, cit., un espresso divieto
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 11 novembre 2014, n. 24001 Svolgimento del processo Con ricorso del 20 gennaio 2012 il pubblico ministero presso il Tribunale per i Minorenni di Brescia chiese dichiararsi lo stato di adottabilità del minore P.C. , nato in (omissis) , figlio dei coniugi sig. P.D. e sig.ra Pa.An. ....
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 19 settembre 2014, n.19790. L'art. 276 cod. civ., così come modificato dalla l. n. 219 del 2012 (che, in materia di dichiarazione di paternità e maternità naturale, consente la proponibilità della domanda nei confronti di un curatore speciale appositamente nominato) è applicabile ai giudizi in itinere. Pertanto, la domanda di accertamento di paternità può essere formulata anche se, in corso di causa, è deceduto il presunto genitore e i suoi eredi
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I SENTENZA 19 settembre 2014, n.19790 Ritenuto in fatto Con ricorso del 21/7/1995 B.L. chiedeva al Tribunale di Firenze che fosse dichiarata l’ammissibilità dell’azione di dichiarazione giudiziale di paternità naturale da Ac.Ar. . Al riguardo affermava di essere nata nel (…). Sua madre B.E. aveva svolto mansioni di segretaria e...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 22 luglio 2014, n. 16658. La valutazione del giudice sulle modalità dell'affidamento può non coincidere con le opinioni manifestate dal minore, ma il giudice ha un onere di motivazione direttamente proporzionale al grado di discernimento del minore e ciò è una diretta conseguenza dell'imprescindibilità dell'ascolto del medesimo
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 22 luglio 2014, n. 16658 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LUCCIOLI Maria Gabriella – Presidente Dott. PICCININNI Carlo – Consigliere Dott. DI AMATO Sergio – Consigliere Dott. GIANCOLA Maria Cristina – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza n. 4175 del 21 febbraio 2014. In tema di prova di rapporto di filiazione
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza n. 4175 del 21 febbraio 2014 Ritenuto in fatto 1. – M.L. propose domanda diretta ad ottenere la dichiarazione giudiziale di paternità, assumendo di essere figlia di A.S., deceduto il 14 febbraio 1992. La domanda fu accolta con sentenza del Tribunale di Lecce del 24 settembre 1997, annullata...
Legge 10 dicembre 2012, n. 219. Disposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali.
Legge 10 dicembre 2012, n. 219 Disposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali. (12G0242) La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Promulga la seguente legge: Art. 1 Disposizioni in materia di filiazione 1. L’articolo 74 del codice civile e’ sostituito dal seguente: «Art. 74 (Parentela). –...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 19 novembre 2012 n. 20235. Il rifiuto dell’esame del Dna è sufficiente il riconoscimento di paternità
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 19 novembre 2012 n. 20235[1] [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/sentenzeDelGiorno/2012/11/il-rifiuto-dellesame-del-dna-e-sufficiente-per-la-declaratoria-di-paternita.html Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa renatodisa.com