Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 28 gennaio 2019, n. 4054. La massima estrapolata: I profili distintivi del reato di falsita’ ideologica commessa dal privato in atto pubblico (articolo 483 c.p.) rispetto al reato di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identita’ o sulle qualita’ personali (articolo 495 c.p.): se “la...
Tag: falso ideologico in atto pubblico
Falsità ideologica in atto pubblico, la sussistenza dell’elemento soggettivo
Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 25 ottobre 2018, n. 48898. La massima estrapolata: In tema di falsità ideologica in atto pubblico, ai fini della sussistenza dell’elemento soggettivo è sufficiente il dolo generico, ossia la volontarietà e la consapevolezza della falsa attestazione (Nella specie, il contenuto della dichiarazione richiesta ai partecipanti alla gara di...
Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 17 novembre 2017, n. 52580. Falso ideologico in atto pubblico per i due assessori comunali
Falso ideologico in atto pubblico per i due assessori comunali colpevoli di aver sottoposto alla giunta comunale l’approvazione del progetto esecutivo per la realizzazione del giardino di una scuola materna deficitaria del piano sicurezza Sentenza 17 novembre 2017, n. 52580 Data udienza 13 ottobre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...
Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 16 ottobre 2017, n. 47391. Il delitto, di cui all’articolo 483 c.p. falso ideologico in atto pubblico
Integra il delitto, di cui all’articolo 483 c.p., la condotta di colui che in una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, attesta falsamente di non aver mai riportato condanne penali, dovendosi equiparare tale dichiarazione del privato ad un atto pubblico destinato a provare la verita’ dello specifico contenuto della dichiarazione. Sentenza 16 ottobre 2017, n. 47391...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 21 febbraio 2017, n. 8351
Pagano i danni derivanti dal reato il sindaco e il responsabile del procedimento del Comune che attestano falsamente che l’area comune territoriale è satura per ampliare un Pip decaduto in un settore caratterizzato da attività vincolata Suprema Corte di Cassazione, sezione V penale sentenza 21 febbraio 2017, n. 8351 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 11 maggio 2016, n. 19529
Il ricorso all’art. 1488 cod. civ. non rileva con riferimento ai contratti relativi a vendite “a non domino”, ove concluse non sulla base della tipica condizione di incertezza dell’esistenza del diritto reale da trasferire e con l’accollo del rischio della sua inesistenza in capo all’acquirente, ma in presenza della certezza – sia da parte dei...
La presentazione di una dichiarazione di successione contenente indicazioni difformi dal vero integra gli estremi del delitto di falsità ideologica in atto pubblico poiché essa contiene autocertificazioni che, a monte, obbligano il privato a dichiarare il vero. Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 27 aprile 2016, n. 17206.
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 27 aprile 2016, n. 17206 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza emessa in data 7.11.2014 la Corte d’Appello di Perugia, in parziale riforma della sentenza emessa in data.28-5-2013 dal G.u.p. del locale Tribunale nei confronti di S.D. e S.G. , dichiarava la nullità della sentenza impugnata, relativamente alla...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 12 febbraio 2016, n. 6062. L’omessa indicazione del momentaneo allontanamento di uno dei componenti della commissione esaminatrice nel verbale relativo ad una prova dell’esame di maturità, attestando così falsamente la costante ed ininterrotta presenza della professoressa allo svolgimento della prova d’esame e vulnerando il valore probatorio dell’atto, integra il delitto di cui all’art. 479 c.p. Il verbale di esame di una commissione esaminatrice costituisce atto pubblico di fede privilegiata, poiché forma la prova del rapporto intersoggettivo svolto fra i pubblici ufficiali, quali esaminatori, e lo studente, quale esaminato
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V SENTENZA 12 febbraio 2016, n.6062 Fatto e diritto Con sentenza pronunciata il 4.7.2014 la corte di appello di Palermo confermava la sentenza con cui il tribunale di Agrigento, in data 21.6.2012, aveva condannato D.F.A. alla pena ritenuta di giustizia in relazione al reato di falsità ideologica del pubblico ufficiale...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 12 giugno 2015, n. 24870. L’art. 479 cod. pen. incrimina la falsità ideologica in atto pubblico descrivendo la fattispecie astratta e realizzando rinvio alle pene stabilite dall’art. 476, sicché non può dirsi indispensabile la contestazione espressa della aggravante di cui all’art. 476 co.2 cod. pen. lì dove la falsità ideologica riguardi un tipo di atto – indicato nella contestazione – che abbia la particolare attitudine probatoria richiesta da tale norma
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 12 giugno 2015, n. 24870 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GIORDANO Umberto – Presidente Dott. NOVIK Adet Toni – Consigliere Dott. BONITO Francesco Maria – Consigliere Dott. MAGI Raffaello – rel. Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 9 marzo 2015, n. 9951. Le false dichiarazioni degli invalidi costituiscono falso materiale in scrittura privata, perché tale è la natura delle scritture allegate ai numerosi ricorsi al Prefetto presentati dall'imputato. Tali scritture non sono destinate ad essere trasfuse in alcun atto pubblico destinato a provare la verità dei fatti attestati. Sul punto il delitto previsto dall'art. 483 cod. pen. sussiste qualora l'atto pubblico, nel quale la dichiarazione del privato è trasfusa, sia destinato a provare la verità dei fatti attestati e, cioè, quando una norma giuridica obblighi il privato a dichiarare il vero ricollegando specifici effetti all'atto-documento nel quale la dichiarazione è inserita dal pubblico ufficiale ricevente
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 9 marzo 2015, n. 9951 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza in data 8/5/2014, il Gup di Milano dichiarava non doversi procedere nei confronti di C.G. imputato di falso in atto pubblico e truffa aggravata con la formula perché il fatto non sussiste con riferimento al reato di...
- 1
- 2