Le massime 1. La quietanza, rilasciata dal creditore al debitore all’atto del pagamento, ha natura di confessione stragiudiziale su questo fatto estintivo dell’obbligazione secondo la previsione dell’art. 2735 cod. civ., e, come tale, solleva il debitore dal relativo onere probatorio, vincolando il giudice circa la verità del fatto stesso, se e nei limiti in cui...
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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 23481 del 19 dicembre 2012. L’ipoteca iscritta a garanzia del pagamento delle imposte: non è suscettibile di revocatoria fallimentare
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 23481 del 19 dicembre 2012 Ritenuto in fatto e in diritto § 1.- La relazione depositata ai sensi dell’art. 380 bis c.p.c. è del seguente tenore; <<1. — La s.p.a. Equitalia Polis ha proposto ricorso per cassazione — affidato a due motivi – contro il decreto del...
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza del 20 dicembre 2012, n. 23668. In caso di opposizione alla sentenza dichiarativa di fallimento, solo il creditore e non anche l’imprenditore può dimostrare il momento dell’effettiva cessazione dell’attività d’impresa
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza del 20 dicembre 2012, n. 23668 Il processo G.P. impugna la sentenza App. Palermo 22.2.2006 con cui, in conferma della sentenza Trib. Termini Imerese 29.10.2003, venne respinto il proprio appello avverso la mancata revoca, chiesta con opposizione ex art. 18 l.fall., della sentenza dichiarativa del fallimento dello stesso...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 26 settembre 2012, n. 44824. Il fallimento della società non è equiparabile alla morte del reo e quindi non determina l’estinzione della sanzione amministrativa prevista dal D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231.
La massima Il fallimento della società non è equiparabile alla morte del reo e quindi non determina l’estinzione della sanzione amministrativa prevista dal D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231. SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V SENTENZA 26 settembre 2012, n. 44824 RITENUTO IN FATTO 1. MAGISTE INTERNATIONAL S.A. in fallimento è imputata: a....
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 22 novembre n. 45677. La sottrazione dei beni (nella specie il passaggio di denaro tra i soci) deve essere adeguatamente provata per contestare il reato di bancarotta.
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 22 novembre n. 45677[1] [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/penale/sentenzeDelGiorno/2012/11/nel-reato-di-bancarotta-la-sottrazione-dei-beni-va-sempre-provata-in-concreto.html Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa renatodisa.com
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza del 19 novembre 2012, n. 45007. Condannato l’amministratore di fatto per bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione e documentale –
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza del 19 novembre 2012, n. 45007 Ritenuto in fatto 1. La Corte di Appello di Ancona, con sentenza del 16 giugno 2011, ha confermato la sentenza del Tribunale di Fermo del 13 aprile 2005, nei confronti di M.G. amministratore di fatto della s.r.l. Calzaturificio S., dichiarata fallita...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 14 novembre 2012, n. 44454. In tema di bancarotta semplice documentale, è punito il comportamento omissivo del fallito che non ha tenuto le scritture contabili
La massima In tema di bancarotta semplice documentale, è punito il comportamento omissivo del fallito che non ha tenuto le scritture contabili. La fattispecie, pertanto, consistendo nel mero inadempimento di un precetto formale (il comportamento imposto all’imprenditore dall’art. 2214 c.c.), integra un reato di pura condotta, che si realizza anche quando non si verifichi,...
Corte di Casaszione, sezione I, sentenza 27 settembre 2012, n. 16490. Grava su chi acquista un immobile convenuto in revocatoria fallimentare l’onere della prova
La massima Grava su chi acquista un immobile convenuto in revocatoria fallimentare, l’onere della prova della simulazione relativa del prezzo della compravendita provando l’esistenza del patto aggiunto e contrario al contratto, anteriore o contestuale allo stesso, attraverso documenti opponibili al curatore ai sensi dell’art. 2704 c.c., che non solo dimostrino l’avvenuto pagamento, ma...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 2 novembre 2012 n. 42522. Bancarotta fraudolenta e distrazione per il socio amministratore che rimborsa se stesso
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 6 novembre 2012 n. 42710[1] Tale condotta realizzata quando la società versava in evidente stato di decozione, costituisce pacificamente fatto di distrazione e non di bancarotta preferenziale, considerata altresì l’identità delle persona fisica amministratore e titolare della società insieme alla moglie. Appare evidente che...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 2 novembre 2012 n. 42522. In tema di bancarotta, per la configurabilità del reato non vi sono ditinzioni tra società di capitali e società di persone
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 2 novembre 2012 n. 42522 Gli amministratori delle società sono […] tutti destinatari della norma di cui all’articolo 216, primo comma, n. 1, legge fallimentare, e ciò sia direttamente, in quanto l’amministratore nella società in nome collettivo è un imprenditore, sia per il richiamo...