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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 24 febbraio 2016, n. 3633. Il ricorso per cassazione proposto avverso la sentenza di appello che ha confermato il rigetto dell’opposizione L.F. ex articolo 98, e’ soggetto al termine ridotto di trenta giorni, previsto dal comma 5 dell’articolo successivo, nel testo anteriore alla modifica di cui al Decreto Legislativo 9 gennaio 2006, n. 5 e Decreto Legislativo 12 settembre 2007, n. 169

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 24 febbraio 2016, n. 3633 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DIDONE Antonio – Presidente Dott. CRISTIANO Magda – Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea – Consigliere Dott. FERRO Massimo – Consigliere Dott. NAZZICONE Loredana...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 17 febbraio 2016, n. 3134. La provincia è privilegiata per i crediti tributari, volti ad assicurare agli enti locali i mezzi economici necessari per adempiere ai loro compiti istituzionali

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 17 febbraio 2016, n. 3134 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DIDONE Antonio – rel. Presidente Dott. CRISTIANO Magda – Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea – Consigliere Dott. FERRO Massimo – Consigliere Dott. NAZZICONE...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 16 febbraio 2016, n. 3005. Il procedimento di opposizione allo stato passivo, espressamente regolato dall’art. 99 L.F., non prevede che il ricorso sia dichiarato improcedibile nell’ipotesi in cui la parte opponente non sia comparsa ad una delle udienze fissate, ivi compresa la prima, nella quale va solo verificato che il ricorso sia stato notificato nei termini assegnati

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 16 febbraio 2016, n. 3005 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DOGLIOTTI Massimo – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. GENOVESE Francesco Antonio – rel. Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea –...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 17 febbraio 2016, n. 3059. Spetta al giudice italiano la giurisdizione con riguardo all’istanza di fallimento presentata nei confronti di società di capitali, già costituita in Italia, che dopo il manifestarsi della crisi d’impresa, abbia trasferito all’estero la sede legale, allorquando a detto trasferimento non abbia fatto seguito anche il trasferimento dell’effettivo esercizio di un’attività imprenditoriale e del centro dell’attività direttiva e amministrativa, in quanto il trasferimento si è risolto in un atto meramente formale, restando pertanto escluso che esso sia stato posto in essere conformemente alla legge degli Stati interessati. In tal caso, ai sensi dell’art. 25, comma 1, legge n. 218/1995, spetta al giudice del luogo in cui si è perfezionato il procedimento di costituzione della società stabilire, in conformità al proprio ordinamento, quale sia in concreto la sede effettiva della società (cfr. artt. 6-9 R.D. n. 267/1942 legge fall.).

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 17 febbraio 2016, n. 3059 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RORDORF Renato – Primo Presidente f.f. Dott. AMOROSO Giovanni – Presidente Sezione Dott. CHIARINI Maria Margherita – Presidente Sezione Dott. NAPOLETANO Giuseppe...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 22 febbraio 2016, n. 6916. In tema di bancarotta fraudolenta impropria “da reato societario”, di cui all’art. 223, secondo comma, n. 1, R.D. 16 marzo 1942 n. 267, la nuova formulazione degli artt. 2621 e 2622 cod. civ., introdotta dalla L. 27 maggio 2015, n. 69, ha determinato, eliminando l’inciso “ancorché oggetto di valutazioni”, ed inserendo il riferimento, quale oggetto anche della condotta omissiva, ai “fatti materiali non rispondenti al vero”, una successione di leggi con effetto abrogativo limitato alle condotte di errata valutazione di una realtà effettivamente sussistente con esclusione dall’effetto parzialmente abrogativo dell’esposizione di crediti inesistenti perché originati da contratti fittizi, dell’esposizione di crediti concernenti i ricavi di competenza dell’esercizio successivo, nonché dell’esposizione di crediti relativi ad una fattura emessa per operazioni inesistenti

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V SENTENZA 22 febbraio 2016, n. 6916 Ritenuto in fatto Con l’ordinanza impugnata il Tribunale del Riesame di Vicenza aveva respinto il ricorso presentato dall’istituto di credito sopra indicato, confermando il provvedimento di sequestro preventivo adottato dal Gip di Vicenza in data 24.7.2015 in relazione al reato di false comunicazioni...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 9 febbraio 2016, n. 2540. In caso di fallimento del terzo datore di garanzia reale, il creditore non può essere ammesso allo stato passivo in quanto non ne è creditore diretto e perché, in ogni caso, si dovrebbe introdurre un anomalo contraddittorio con una ulteriore parte, quella corrispondente al debitore garantito proprio dall’ipoteca data dal terzo

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 9 febbraio 2016, n. 2540 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. NAPPI Aniello – Presidente Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria – Consigliere Dott. CRISTIANO Magda – Consigliere Dott. GENOVESE Francesco Antonio – rel....

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 15 febbraio 2016, n. 2906. La domanda ex art. 2932 c.c. – trascritta prima della iscrizione della sentenza dichiarativa di fallimento nel registro delle imprese – non impedisce al curatore di recedere dal contratto preliminare: gli impedisce

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 15 febbraio 2016, n. 2906 Ragioni di fatto e di diritto della decisione 1.- N.A.M. convenne in giudizio dinanzi al Tribunale di Imperia la s.p.a. S.E.R. Società Edilizia Romana chiedendo la pronuncia di sentenza che tenesse luogo del contratto preliminare di vendita di un immobile stipulato con la...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 27 gennaio 2016, n. 3563. Il sequestro preventivo non può essere applicato alla società di comodo attraverso la quale il fallito continui a svolgere la propria attività imprenditoriale

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 27 gennaio 2016, n. 3563 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VESSICHELLI Maria – Presidente Dott. PEZZULLO Rosa – rel. Consigliere Dott. MICCOLI Grazia – Consigliere Dott. GUARDIANO Alfredo – Consigliere Dott. MICHELI...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 22 gennaio 2016, n. 1227. In caso di fallimento del debitore già assoggettato ad espropriazione presso terzi, il pagamento eseguito dal terzo debitore in favore del creditore che abbia ottenuto l’assegnazione del credito pignorato a norma dell’art. 553 c.p.c. è inefficace, ai sensi dell’art. 44 L.F., se intervenuto successivamente alla dichiarazione di fallimento, non assumendo alcun rilievo, a tal fine, la circostanza che l’assegnazione sia stata disposta in data anteriore

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 22 gennaio 2016, n. 1227 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RAGONESI Vittorio – Presidente Dott. CRISTIANO Magda – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – rel. Consigliere Dott. DE CHIARA Carlo –...