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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 13 febbraio 2015, n. 2935. In caso di accertamento tributario per ritenuta indeducibilità di costi, in quanto relativi a fatture per operazioni inesistenti, la prova della predetta indeducibilità deve essere sopportata dal contribuente, e nel caso in cui quest'ultimo produca fatture, non è comunque preclusa all'Amministrazione finanziaria la prova della falsità dei documenti anche a mezzo di presunzione semplice

Suprema Corte di Cassazione sezione Tributaria sentenza 13 febbraio 2015, n. 2935 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MERONE Antonio – Presidente Dott. SAMBITO Maria Giovanna Concetta – Consigliere Dott. MELONI Marina – Consigliere Dott. NAPOLITANO Lucio – Consigliere Dott. BRUSCHETTA...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 febbraio 2015, n. 6842. In tema di operazioni inesistenti sulla base di fatture "d'acconto": l'emissione di fatture per operazioni inesistenti è un delitto di pericolo astratto per la configurazione del quale è sufficiente il mero compimento dell'atto; ai fini dell'individuazione del momento di consumazione del reato rileva il momento dell'emissione della fattura, trattandosi di reato istantaneo; la presenza di un'ulteriore finalità nell'azione delittuosa non incide sull'integrazione della suddetta fattispecie "attesa la natura di reato di pericolo astratto per la cui configurabilità è sufficiente il mero compimento dell'atto; nel delitto de quo il dolo è comunque ravvisabile allorché l'autore abbia la coscienza e volontà di emettere o di utilizzare fatture per operazioni in tutto o in parte inesistenti idonee a frodare il fisco, essendo irrilevante il concorrente fine diverso di ottenere indebiti contributi; l'evasione d'imposta non è elemento costitutivo della fattispecie incriminatrice del delitto d'emissione di fatture per operazioni inesistenti, ma configura un elemento del dolo specifico normativamente richiesto per la punibilità dell'agente, in quanto per integrare il reato è necessario che l'emittente delle fatture si proponga il fine di consentire a terzi l'evasione delle imposte su redditi e sul valore aggiunto, ma non anche che il terzo consegua effettivamente la programmata evasione

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 17 febbraio 2015, n. 6842 Ritenuto in fatto La C.A. di Torino con sentenza 17.3.2014 ha confermato la responsabilità penale di P.C.P. in ordine ai seguenti delitti: A) emissione di fatture per operazioni inesistenti (art. 8 D. Lvo n. 74/2000 contestato al capo A) con riferimento ad una...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 28 gennaio 2015, n. 3918. Il reato di emissione di fatture relative ad operazioni inesistenti è configurabile anche in assenza di utilizzazione delle stesse, rendendosi, pertanto, non necessari la dichiarazione fiscale o il conseguimento dell'evasione.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 28 gennaio 2015, n. 3918 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – rel. Consigliere Dott. SAVINO Mariapia Gaetan – Consigliere Dott. GAZZARA Santi – Consigliere Dott. MENGONI...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 dicembre 2014, n. 50628. E’ escluso che una fattura priva dei requisiti indicati dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972, articolo 21, comma 2, possa qualificarsi come tale ne' come documento in tutto e per tutto parificabile, per via normativa, ex articolo 1, alle fatture propriamente dette

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 3 dicembre 2014, n. 50628 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. GAZZARA Santi – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 20 ottobre 2014, n. 43552. Sono utilizzabili le dichiarazioni rese da un contribuente al Funzionario dell'Agenzia delle Entrate senza l'assistenza del difensore prima dell'inizio della verifica fiscale

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 20 ottobre 2014, n. 43552 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio F. – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – rel. Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 9 ottobre 2014, n. 42030. In tema di competenza vige il principio di non impugnabilita' di tutti i provvedimenti negativi di competenza, abbiano essi la forma di sentenza o quella di ordinanza: tale conclusione deve fare leva sull'articolo 28 c.p.p., ossia sulla norma che – come, del resto, anche l'articolo 51 del codice di rito abrogato – riserva a tali provvedimenti, anche in sede di esecuzione, esclusivamente la elevazione del conflitto di competenza

Suprema Corte di Cassazione S.U.P. sentenza 9 ottobre 2014, n. 42030 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE PENALI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SANTACROCE Giorgio – Presidente Dott. CHIEFFI Severo – Consigliere Dott. SQUASSONI Claudia – Consigliere Dott. ROMIS Vincenzo – Consigliere Dott. CONTI Giovanni –...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 22 settembre 2014, n. 19965. Nel processo tributario, le dichiarazioni dei terzi raccolte dai verificatori ed inserite nel processo verbale di constatazione, avendo natura di mere informazioni acquisite nell'ambito di indagini amministrative, non infrangono il divieto di utilizzo del giuramento e della prova testimoniale risultando pienamente utilizzabili quali elementi di prova

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 22 settembre 2014, n. 19965 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IACOBELLIS Marcello – Presidente Dott. CARACCIOLO Giuseppe – rel. Consigliere Dott. COSENTINO Antonello – Consigliere Dott. PERRINO Angelina Maria –...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 9 settembre 2014, n. 37339. L'applicazione di una misura cautelare con riferimento a condotte risalenti nel tempo, richiede una motivazione sull'attualità e concretezza del pericolo di recidivanza particolarmente specifica ed approfondita

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 9 settembre 2014, n. 37339 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. FRANCO Amedeo – rel. Consigliere Dott. MULLIRI Guicla – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. ANDRONIO...