Articolo

Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 30 aprile 2015, n. 8847. Le agevolazioni fiscali previste dall’art.1, comma 4, nota II bis della Tariffa, parte prima, allegata al d.P.R. 26 aprile 1986, n. 131 sono subordinate al raggiungimento dello scopo per cui vengono concesse e, dunque, sono applicabili laddove gli acquisti delle unità immobiliari siano seguiti dall’effettiva realizzazione dell’intento di abitarvi da parte dell’acquirente. Ad integrare il presupposto per la conservazione del beneficio necessita anche (sebbene non espressamente previsto dalla lettera della legge) l’effettiva realizzazione dell’intento abitativo, in virtù del concreto trasferimento della residenza nell’immobile (o negli immobili) ex novo acquistato dopo la rivendita del primo. In caso di sequenza di compravendite, per il bonus «prima casa» conta ogni atto e, dunque, per ciascuno degli acquisti il contribuente deve dimostrare l’effettivo trasferimento della residenza nel Comune in cui è ubicato l’immobile

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 30 aprile 2015, n. 8847 Osserva La CTR di Bologna ha respinto l’appello dell’Agenzia -appello proposto contro la sentenza n. 197/06/2007 della CTP di Forlì che aveva accolto il ricorso della parte contribuente D.A. – ed ha così annullato l’avviso di liquidazione ed irrogazione di sanzioni afferente ad...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 27 marzo 2015, n. 6200. Sussiste il diritto alla detrazione, e di conseguenza al rimborso dell’IVA, assolta sul costo dei lavori di ristrutturazione del fabbricato condotto in locazione e costituente bene destinato all’esercizio dell’attività alberghiera dello stesso conduttore

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA sentenza 27 marzo 2015, n. 6200 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIELLI Stefano – Presidente – Dott. CIRILLO Ettore – rel. Consigliere – Dott. VALITUTTI Antonio – Consigliere – Dott. OLIVIERI Stefano – Consigliere...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 5 maggio 2015, n. 18501. Omesso versamento IVA; nei reati omissivi integra la causa di forza maggiore l’assoluta impossibilità, non la semplice difficoltà di porre in essere il comportamento omesso. Ne consegue che: a) il margine di scelta esclude sempre la forza maggiore perché non esclude la suitas della condotta; b) la mancanza di provvista necessaria all’adempimento dell’obbligazione tributaria penalmente rilevante non può pertanto essere addotta a sostegno della forza maggiore quando sia comunque il frutto di una scelta/politica imprenditoriale volta a fronteggiare una crisi di liquidità; c) non si può invocare la forza maggiore quando l’inadempimento penalmente sanzionato sia stato con-causato dai mancati accantonamenti e dal mancato pagamento alla singole scadenze mensili e dunque da una situazione di illegittimità; d) l’inadempimento tributario penalmente rilevante può essere attribuito a forza maggiore solo quando derivi da fatti non imputabili all’imprenditore che non ha potuto tempestivamente porvi rimedio per cause indipendenti dalla sua volontà e che sfuggono al suo dominio finalistico. Alla luce delle considerazioni che precedono, sono state valutate inconsistenti le tesi dei ricorrenti volte a giustificare la condotta omissiva con le pessime condizioni economiche in cui versava l’impresa dell’imputato

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 5 maggio 2015, n. 18501 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 15/11/2013 la Corte d’appello di Bari ha confermato la sentenza del 13/04/2012, impugnata dal solo imputato, con la quale il Tribunale di quello stesso capoluogo aveva dichiarato il sig. R.G. colpevole, nella sua qualità di legale...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 24 aprile 2015, n. 8370. Nel processo tributario, il concessionario del servizio di riscossione è parte quando oggetto della controversia è l’impugnazione di atti viziati da errori ad esso direttamente imputabili e, cioè, nei casi di vizi propri della cartella di pagamento e dell’avviso di mora, ai quali va equiparata, secondo il disposto dell’art. 10 del D.lgs. n. 546 del 1992, l’ipotesi di omessa adozione dell’atto richiesto, come nel caso di silenzio rifiuto sull’istanza di rimborso avanzata dal contribuente

Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 24 aprile 2015, n. 8370 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCININNI Carlo – Presidente Dott. CIRILLO Ettore – Consigliere Dott. VALITUTTI Antonio – rel. Consigliere Dott. SCODITTI Enrico – Consigliere Dott. MARULLI Marco...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 22 aprile 2015, n. 8184. L’Ufficio non può riprendere a tassazione un’area industriale ai fini Tarsu secondo il criterio della prevalenza ma deve sussistere sempre un’inerenza. Deve essere dimostrata, quindi, l’attitudine di una certa area in base alle sue caratteristiche a generare rifiuti speciali e non ordinari. Se quindi per l’amministrazione vige in linea generale questo adempimento, sul contribuente grava, invece, l’onere, di delimitare le aree, ai fini di una diversa imposizione

Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 22 aprile 2015, n. 8184 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MERONE Antonio – Presidente Dott. CHINDEMI Domenico – Consigliere Dott. SAMBITO Maria Giovanna Concetta – Consigliere Dott. NAPOLITANO Lucio – Consigliere Dott. TERRUSI...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 15 aprile 2015, n. 15449. La causa di non punibilità della speciale tenuità del fatto può trovare applicazione anche nei procedimenti in corso al momento della sua entrata in vigore, stante il principio di retroattività delle legge penale più favorevole ed è proponibile anche per la prima volta in sede di giudizio di cassazione nella misura in cui non sia stata possibile dedurla nelle fase antecedenti

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 15 aprile 2015, n. 15449 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio Felice – Presidente Dott. GRILLO Renato – Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. RAMACCI Luca – rel. Consigliere...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 15 aprile 2015, n. 7587. È illegittimo l’accertamento nei confronti dell’avvocato basato esclusivamente sui parametri e non sui più completi studi di settore

Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 15 aprile 2015, n. 7587 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIELLI Stefano – Presidente Dott. VALITUTTI Antonio – Consigliere Dott. OLIVIERI Stefano – Consigliere Dott. SCODITTI Enrico – rel. Consigliere Dott. MARULLI Marco...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 marzo 2015, n. 11498. In materia di reati tributari, può assumere rilievo e, quindi, costituire oggetto di sequestro probatorio ogni elemento utile che, anche in forma indiretta, possa contribuire a ricostruire i fatti e dunque il giudizio sul merito della contestazione, essendo in tal senso rilevante anche la documentazione contabile relativa a periodi di imposta diversi rispetto a quelli in relazione ai quali è condotta l’indagine penale

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 19 marzo 2015, n. 11498 Ritenuto in fatto Con ordinanza del 13.6.2014 il Tribunale di Macerata rigettava la richiesta di riesame avverso il decreto di perquisizione e sequestro probatorio delle scritture e in genere di tutta la documentazione contabile della società EFFEMME emesso l’8.5.2014 nel procedimento penale n....

Articolo

Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 9 aprile 2015, n. 7140. natura dell’ipoteca iscrivibile sugli immobili del debitore e dei coobbligati ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 77 del d.P.R. n. 602 del 1973.

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 9 aprile 2015, n. 7140 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CECCHERINI Aldo – Presidente Dott. DIDONE Antonio – Consigliere Dott. DI VIRGILIO Biagio – Consigliere Dott. CRISTIANO Magda – Consigliere Dott. NAZZICONE...