L’uso dei social network, e quindi la diffusione di messaggi veicolati a mezzo internet, integra un’ipotesi di diffamazione aggravata ai sensi dell’art. 595, comma 3, cod. pen., in quanto trattasi di condotta potenzialmente in grado di raggiungere un numero indeterminato o, comunque, quantitativamente apprezzabile di persone, qualunque sia la modalità informatica di condivisione e di...
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 31 gennaio 2017, n. 4672
Oggetto di tutela nel delitto di diffamazione è l’onore in senso oggettivo o esterno e cioè la reputazione del soggetto passivo del reato, da intendersi come il senso della dignità personale in conformità all’opinione del gruppo sociale, secondo il particolare contesto storico. In definitiva, secondo quella che viene comunemente identificata come concezione fattuale dell’onore, ciò...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 27 gennaio 2017, n. 4175
In tema di diritto di critica e diritto di cronaca; la rilevanza pubblica delle notizie è erroneamente contestata dal ricorrente essendo egli un noto calciatore, personaggio pubblico fatto oggetto di attenzione dagli amanti del calcio; inoltre, egli stesso si è esposto sui media col racconto delle sue vicende personali, ulteriormente amplificate dai resoconti delle donne con cui...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 20 gennaio 2017, n. 2723
La divulgazione di un messaggio tramite facebook, ha, per la natura di questo mezzo, potenzialmente la capacità di raggiungere un numero indeterminato di persone, che, del resto, si avvalgono del social network proprio allo scopo di instaurare e coltivare relazioni interpersonali allargate ad un gruppo di frequentatori non determinato; pertanto se il contenuto della comunicazione...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 18 gennaio 2017, n. 2507
In tema di diffamazione, l’esimente di cui all’art. 598 cod. pen., in base al quale non sono punibili le offese contenute negli scritti presentati nei discorsi pronunziati dalle parti o dai loro patrocinatori innanzi all’autorità giudiziaria, costituisce applicazione estensiva del più generale principio posto dall’art. 51 cod. pen. (esercizio di un diritto o adempimento di...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 5 gennaio 2017, n. 522
Ai fini della configurabilità del reato di diffamazione, deve presumersi la sussistenza del requisito della comunicazione con più persone qualora l’espressione offensiva sia inserita in un documento (nella specie un vaglia postale) per sua natura destinato ad essere normalmente visionato appunto da più persone. (Fattispecie relativa alla condotta dell’imputato che, nella causa di un vaglia...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 2 gennaio 2017, n. 50
La diffusione di un messaggio diffamatorio attraverso l’uso di una bacheca “facebook” integra un’ipotesi di diffamazione aggravata ai sensi dell’art. 595 terzo comma cod. pen., poiché trattasi di condotta potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o comunque quantitativamente apprezzabile di persone; l’aggravante dell’uso di un mezzo di pubblicità, nel reato di diffamazione, trova, infatti,...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 20 dicembre 2016, n. 54177
L’indicazione delle sole iniziali di un professionista e del foro di appartenenza, qualora i fatti avvengano in uno spazio territoriale ristretto, sono da considerarsi elementi sufficienti tali da far risalire immediatamente alla sua identificazione; pertanto la pubblicazione on line di un comunicato stampa che contenga siffatti elementi, in cui si offende la reputazione di un...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 16 novembre 2016, n. 48272
Esclusa la particolare tenuità del fatto per la diffamazione di una dirigente della Asl accusata, senza prove, di fare turni non equi attribuendo prestazioni aggiuntive ad alcuni medici. Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 16 novembre 2016, n. 48272 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA...
Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 18 novembre 2016, n. 23469
La tutela costituzionale assicurata dal terzo comma dell’articolo 21 Cost. alla stampa si applica al giornale o al periodico pubblicato, in via esclusiva o meno, con mezzo telematico, quando possieda i medesimi tratti caratterizzanti del giornale o periodico tradizionale su supporto cartaceo e quindi sia caratterizzato da una testata, diffuso o aggiornato con regolarita’, organizzato...