In tema di guida senza patente la depenalizzazione si applica anche alle violazioni antecedenti alla entrata in vigore della novella nel febbraio 2016.
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In tema di guida senza patente la depenalizzazione si applica anche alle violazioni antecedenti alla entrata in vigore della novella nel febbraio 2016.

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 27 aprile 2018, n. 18413. In tema di guida senza patente la depenalizzazione si applica anche alle violazioni antecedenti alla entrata in vigore della novella nel febbraio 2016. Sentenza 27 aprile 2018, n. 18413 Data udienza 11 aprile 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 27 ottobre 2017, n. 49503. reclusione con l’aggravante di discriminazione e odio razziale per l’imputato che aveva dato dello “sporco negro” ad un africano
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 27 ottobre 2017, n. 49503. reclusione con l’aggravante di discriminazione e odio razziale per l’imputato che aveva dato dello “sporco negro” ad un africano

Reclusione con l’aggravante di discriminazione e odio razziale per l’imputato che aveva dato dello “sporco negro” ad un africano Sentenza 27 ottobre 2017, n. 49503 Data udienza 19 luglio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAPALORCIA Grazia – Presidente...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 17 ottobre 2017, n. 47818. La depenalizzazione cosiddetta cieca, prevista dal Dlgs 8/2016 per i reati puniti con la sola pena della multa o dell’ammenda, riguarda anche quei reati per i quali sono previste pene accessorie
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 17 ottobre 2017, n. 47818. La depenalizzazione cosiddetta cieca, prevista dal Dlgs 8/2016 per i reati puniti con la sola pena della multa o dell’ammenda, riguarda anche quei reati per i quali sono previste pene accessorie

La depenalizzazione cosiddetta cieca, prevista dal Dlgs 8/2016 per i reati puniti con la sola pena della multa o dell’ammenda, riguarda anche quei reati per i quali sono previste pene accessorie, in quanto lo scopo della riforma è quello di deflazionare il sistema processuale (sospensione di un farmacista per medicinali privi di autorizzazione Aifa). Sentenza...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 11 ottobre 2017, n. 46585. Se il bene, oggetto di danneggiamento, è sotto il controllo dell’avente diritto, non è ravvisabile l’aggravante della c.d. esposizione alla pubblica fede prevista dall’art. 625, n. 7 c.p. richiamato dall’art. 635, cpv., c.p.
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 11 ottobre 2017, n. 46585. Se il bene, oggetto di danneggiamento, è sotto il controllo dell’avente diritto, non è ravvisabile l’aggravante della c.d. esposizione alla pubblica fede prevista dall’art. 625, n. 7 c.p. richiamato dall’art. 635, cpv., c.p.

Se il bene, oggetto di danneggiamento, è sotto il controllo dell’avente diritto, non è ravvisabile l’aggravante della c.d. esposizione alla pubblica fede prevista dall’art. 625, n. 7 c.p. richiamato dall’art. 635, cpv., c.p., situazione, questa, nella quale si trovava la vettura della vittima, la quale era sì parcheggiata sulla pubblica via ma in assenza di...

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 9 febbraio 2017, n. 6265
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 9 febbraio 2017, n. 6265

Il profitto dei delitti contro il patrimonio può concretarsi in ogni utilità, anche solo morale, ed in ogni soddisfazione o godimento che l’agente ritenga di poter conseguire, anche in via mediata, dalla propria azione. Evidentemente, poiché il diritto penale sanziona tipiche modalità di lesione del bene giuridico, nel caso della rapina sarà necessaria la prova...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 29 novembre 2016, n. 50507
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 29 novembre 2016, n. 50507

La condotta di sottrazione di merci al pagamento dei diritti di confine di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 23 gennaio 1973, n. 43, articoli 216 e 292, che nella fattispecie e’ stata commessa – secondo la contestazione cautelare – mediante l’importazione di un veicolo estero da parte di soggetto residente nel territorio nazionale,...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 6 settembre 2016, n. 36867
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 6 settembre 2016, n. 36867

La masturbazione in luogo pubblico (in forza della depenalizzazione) non rappresenta più un reato ma è punibile con una semplice sanzione amministrativa Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 6 settembre 2016, n. 36867 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 12 novembre 2014, n. 24111. In materia di illeciti amministrativi, l'adozione dei principi di legalità, di irretroattività e di divieto di applicazione dell'analogia, risultante dall'art. 1 della legge n. 689 del 1981, comporta l'assoggettamento del comportamento considerato alla legge del tempo del suo verificarsi, con conseguente inapplicabilità della disciplina posteriore più favorevole, sia che si tratti di illeciti amministrativi derivanti da depenalizzazione, sia che essi debbano considerarsi tali ab origine, senza che rilevi in contrario la circostanza che la più favorevole disciplina posteriore alla data della commissione del fatto sia entrata in vigore anteriormente all'emanazione dell'ordinanza – ingiunzione per il pagamento della sanzione pecuniaria e senza che possano trovare applicazione analogica, attesa la differenza qualitativa delle situazioni considerate, gli opposti principi di cui all'art. 2, commi secondo e terzo, cod. pen. L'avvenuta abrogazione di divieti già tipizzati nel codice deontologico, non può elidere l’antigiuridicità delle condotte pregresse, secondo la regola penalistica della retroattività degli effetti derivanti dalla abolitio criminis ai procedimenti in corso, poiché l'illecito deontologico è riconducibile al genus degli illeciti amministrativi, per i quali – in difetto della eadem ratio – non trova applicazione, in via analogica, il principio del favor rei sancito dall'art. 2 cod. pen., bensì quello del tempus regit actum

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 12 novembre 2014, n. 24111 Svolgimento del processo Con ricorso depositato in data 5 marzo 2008 dinnanzi al giudice di pace di Lucca, N.L. proponeva opposizione avverso l’ordinanza n. 5001/2009 emessa dal prefetto di Lucca, con la quale era stata disposta la sospensione della patente di guida per...