La stazione appaltante che si determini al ritiro, in sede di autotutela, di una gara d’appalto, non è tenuta a darne previa comunicazione, ai sensi dell’art. 7 della l. n. 241 del 1990, al destinatario dell’aggiudicazione provvisoria, «trattandosi di atto endoprocedimentale interno alla procedura di scelta del contraente, per sua natura inidoneo, al contrario dell’aggiudicazione...
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 7 luglio 2017, n. 3352
La stazione appaltante ha un margine apprezzabile di discrezionalità nel richiedere i requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnica anche se più severi rispetto a quelli normativamente previsti, con il rispetto della proporzionalità e ragionevolezza e nel limite della continenza e non estraneità rispetto all’oggetto della gara Consiglio di Stato sezione III sentenza 7 luglio 2017,...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 5 luglio 2017, n. 3288
Ai fini della perdita della capacità di partecipare a pubbliche gare, ogni errore commesso nell’attività di impresa, ma solo quelli caratterizzati da gravità. E’ vero quindi che eventuali pregresse risoluzioni contrattuali possono essere rilevanti a prescindere dal fatto che la stazione appaltante sia la stessa presso la quale si svolge il procedimento di scelta del...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 30 giugno 2017, n. 3178
Nelle procedure ad evidenza pubblica, preordinate all’affidamento di un appalto pubblico, l’omessa dichiarazione da parte del soggetto tenutovi, di tutte le condanne penali eventualmente riportate, anche se attinenti a reati diversi da quelli contemplati nell’art. 38, comma 1, lett. c), D.Lgs. 12/4/2006, n. 163, comporta l’esclusione dalla gara del concorrente a cui è riferibile la...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 19 giugno 2017, n. 2977
Dall’art. 49 del D.Lgs. 163/2006, s’evince l’obbligo che l’oggetto del contratto di avvalimento sia determinato mediante la compiuta indicazione delle risorse e dei mezzi prestati, oppure che tali elementi siano facilmente determinabili dal contesto in cui è maturato l’accordo; pertanto, non è possibile giungere ad un’interpretazione volta a sancire la nullità del contratto, se non...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 14 giugno 2017, n. 2926
Nel porre a base d’asta non già il valore della concessione consistente nella stima del fatturato dell’impresa, ma il ristorno, che costituisce solo un costo della concessione (ed è pertanto un elemento del tutto eventuale del contratto), l’Amministrazione determina una grave disparità di trattamento tra i concorrenti, avvantaggiando implicitamente chi già gestisce il servizio, e...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 14 giugno 2017, n. 2925
Il termine per impugnare i provvedimenti adottati nelle procedure di affidamento di contratti pubblici decorre, in base alla regola generale prevista dall’art. 41, comma 2, c.p.a., dalla notificazione, comunicazione, o piena conoscenza dell’atto, e ciò anche in mancanza delle particolari forme di comunicazione di detti provvedimenti ai sensi dell’art. 79 del d.lgs. 163/2006, perché tale...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 14 giugno 2017, n. 2896
Le soluzioni migliorative proposte dai concorrenti nelle gare da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa si differenziano infatti dalle varianti: le prime possono liberamente esplicarsi in tutti gli aspetti tecnici lasciati aperti a diverse soluzioni sulla base del progetto posto a base di gara ed oggetto di valutazione dal punto di vista tecnico,...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 7 giugno 2017, n. 2727
Per evitare che la condanna inflitta al soggetto che ha ricoperto cariche sociali in una società si ripercuota su di essa precludendole la partecipazione a gare pubbliche, non è sufficiente la sola cessazione dalla carica sociale, per dimissioni o per allontanamento, potendosi trattare di mera sostituzione di facciata, ma occorre la dimostrazione che la società...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 12 maggio 2017, n. 11776
Nell’ipotesi di impossibilità di esercizio delle funzioni da parte di soggetti preposti ad enti pubblici, il vicario, ove si verifichino le condizioni previste, è autorizzato ad esercitare tutte le attribuzioni proprie del sostituito, senza necessità di apposita delega, specificando, nell’atto posto in essere in tale qualità, il “titolo” (assenza, impedimento temporaneo o altro) che legittima...