Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 19 marzo 2018, n. 1753. Ai fini della sussistenza della situazione di collegamento sostanziale fra imprese
Articolo

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 19 marzo 2018, n. 1753. Ai fini della sussistenza della situazione di collegamento sostanziale fra imprese

Ai fini della sussistenza della situazione di collegamento sostanziale fra imprese, rilevante ai fini della loro esclusione dalla gara (ai sensi dell’art. 38, comma primo lett. m-quater del d.lgs. n. 163 del 2006), la valutazione da compiere sull’unicità del centro decisionale postula che sia provata l’idoneità della situazione a determinare un concordamento delle offerte e...

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 5 marzo 2018, n. 1344. In relazione alle modalità di formalizzazione dell’offerta e, segnatamente, delle schede tecniche a corredo, contenenti la descrizione e le caratteristiche dei prodotti e degli articoli proposti per l’aggiudicazione del contratto
Articolo

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 5 marzo 2018, n. 1344. In relazione alle modalità di formalizzazione dell’offerta e, segnatamente, delle schede tecniche a corredo, contenenti la descrizione e le caratteristiche dei prodotti e degli articoli proposti per l’aggiudicazione del contratto

In relazione alle modalità di formalizzazione dell’offerta e, segnatamente, delle schede tecniche a corredo, contenenti la descrizione e le caratteristiche dei prodotti e degli articoli proposti per l’aggiudicazione del contratto, la consolidata giurisprudenza del Consiglio di Stato è nel senso che – ai fini dell’utile partecipazione – la sottoscrizione (normativamente imposta, a pena di esclusione...

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 5 marzo 2018, n. 1341. La disposizione di cui all’art. 46, comma 1-bis, D.Lgs. 163/2006 va intesa nel senso che la mancata sottoscrizione comporta l’esclusione del concorrente solo se genera incertezza circa la provenienza dell’offerta
Articolo

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 5 marzo 2018, n. 1341. La disposizione di cui all’art. 46, comma 1-bis, D.Lgs. 163/2006 va intesa nel senso che la mancata sottoscrizione comporta l’esclusione del concorrente solo se genera incertezza circa la provenienza dell’offerta

La disposizione di cui all’art. 46, comma 1-bis, D.Lgs. 163/2006 va intesa nel senso che la mancata sottoscrizione comporta l’esclusione del concorrente solo se genera incertezza circa la provenienza dell’offerta: in sostanza, il “per”va inteso come “dovuto a”; se ne ricava, a contrario, che se il difetto di sottoscrizione non genera incertezze circa la provenienza...

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 1 marzo 2018, n. 1278. Al di fuori dei casi in cui il margine positivo risulti pari a zero, non è possibile stabilire una soglia minima di utile al di sotto della quale l’offerta deve essere considerata anomala
Articolo

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 1 marzo 2018, n. 1278. Al di fuori dei casi in cui il margine positivo risulti pari a zero, non è possibile stabilire una soglia minima di utile al di sotto della quale l’offerta deve essere considerata anomala

Al di fuori dei casi in cui il margine positivo risulti pari a zero, non è possibile stabilire una soglia minima di utile al di sotto della quale l’offerta deve essere considerata anomala, poiché anche un utile apparentemente modesto può comportare un vantaggio significativo, sia per la prosecuzione in sé dell’attività lavorativa, sia per la...

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 14 febbraio 2018, n. 952. In mancanza di diversa espressa previsione della legge di gara, le condizioni dell’art. 38, D.Lgs. 163/2006 ai fini dell’obbligo dichiarativo vanno riferite a chi in via ordinaria riveste la qualifica di amministratore e detiene il potere di rappresentanza
Articolo

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 14 febbraio 2018, n. 952. In mancanza di diversa espressa previsione della legge di gara, le condizioni dell’art. 38, D.Lgs. 163/2006 ai fini dell’obbligo dichiarativo vanno riferite a chi in via ordinaria riveste la qualifica di amministratore e detiene il potere di rappresentanza

In mancanza di diversa espressa previsione della legge di gara, le condizioni dell’art. 38, D.Lgs. 163/2006 ai fini dell’obbligo dichiarativo vanno riferite a chi in via ordinaria riveste la qualifica di amministratore e detiene il potere di rappresentanza, e non a quelle figure chiamate a gestire l’ente solo in via provvisoria e per casi eccezionali...

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 14 febbraio 2018, n. 956. Sussiste in capo al concorrente il dovere di dichiarare tutte le vicende pregresse, concernenti fatti risolutivi, errori o altre negligenze, comunque rilevanti ai sensi del ricordato art. 38, comma 1, lett. f), D.Lgs. 163/2006
Articolo

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 14 febbraio 2018, n. 956. Sussiste in capo al concorrente il dovere di dichiarare tutte le vicende pregresse, concernenti fatti risolutivi, errori o altre negligenze, comunque rilevanti ai sensi del ricordato art. 38, comma 1, lett. f), D.Lgs. 163/2006

Sussiste in capo al concorrente il dovere di dichiarare tutte le vicende pregresse, concernenti fatti risolutivi, errori o altre negligenze, comunque rilevanti ai sensi del ricordato art. 38, comma 1, lett. f), D.Lgs. 163/2006, occorse in precedenti rapporti contrattuali con pubbliche amministrazioni diverse dalla stazione appaltante, giacché tale dichiarazione attiene ai principi di lealtà e...

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 17 gennaio 2018, n. 276. Il consorzio stabile è caratterizzato dal c.d. elemento teleologico
Articolo

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 17 gennaio 2018, n. 276. Il consorzio stabile è caratterizzato dal c.d. elemento teleologico

Il consorzio stabile è caratterizzato dal c.d. elemento teleologico che gli consente di operare con un’autonoma struttura di impresa, capace di eseguire, anche in proprio, ovvero senza l’ausilio necessario delle strutture imprenditoriali delle consorziate, le prestazioni previste nel contratto, contratto che il predetto consorzio ordinario stipula in nome proprio e per conto delle consorziate, con...

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 11 gennaio 2018, n. 136. La natura giuridica di atto provvisorio ad effetti instabili tipica dell’aggiudicazione provvisoria non consente di applicare nei suoi riguardi la disciplina dettata dagli artt. 21 quinquies e 21 nonies, L. n. 241/1990 in tema di revoca e annullamento d’ufficio
Articolo

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 11 gennaio 2018, n. 136. La natura giuridica di atto provvisorio ad effetti instabili tipica dell’aggiudicazione provvisoria non consente di applicare nei suoi riguardi la disciplina dettata dagli artt. 21 quinquies e 21 nonies, L. n. 241/1990 in tema di revoca e annullamento d’ufficio

La natura giuridica di atto provvisorio ad effetti instabili tipica dell’aggiudicazione provvisoria non consente di applicare nei suoi riguardi la disciplina dettata dagli artt. 21 quinquies e 21 nonies, L. n. 241/1990 in tema di revoca e annullamento d’ufficio: la revoca dell’aggiudicazione provvisoria (ovvero, la sua mancata conferma) non è, difatti, qualificabile alla stregua di...

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 4 dicembre 2017, n. 5709. L’incameramento della cauzione provvisoria costituisce una conseguenza automatica del provvedimento di esclusione dalla gara
Articolo

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 4 dicembre 2017, n. 5709. L’incameramento della cauzione provvisoria costituisce una conseguenza automatica del provvedimento di esclusione dalla gara

L’incameramento della cauzione provvisoria costituisce una conseguenza automatica del provvedimento di esclusione dalla gara, come tale non suscettibile di alcuna valutazione discrezionale con riguardo ai singoli casi concreti ed insensibile ad eventuali valutazioni volte ad evidenziare la non imputabilita’ a colpa della evento che ha comportato l’esclusione Sentenza 4 dicembre 2017, n. 5709 Data udienza...

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 4 dicembre 2017, n. 5707. È legittimo l’annullamento dell’aggiudicazione ad una società che non aveva dichiarato che il socio di maggioranza aveva avuto una condanna penale
Articolo

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 4 dicembre 2017, n. 5707. È legittimo l’annullamento dell’aggiudicazione ad una società che non aveva dichiarato che il socio di maggioranza aveva avuto una condanna penale

È legittimo l’annullamento dell’aggiudicazione ad una società che non aveva dichiarato che il socio di maggioranza aveva avuto una condanna penale per falsità materiale in atti pubblici. Sentenza 4 dicembre 2017, n. 5707 Data udienza 13 aprile 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha...