SUPREMA Corte di Cassazione SEZIONE II Sentenza 17 dicembre 2013, n. 28141 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. BURSESE Gaetano Antonio – Consigliere Dott. MIGLIUCCI Emilio – rel. Consigliere Dott. PROTO Cesare Antonio – Consigliere...
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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 11 dicembre 2013, n. 27640. Per vincere in base al titolo contrario la presunzione legale di proprieta’ comune delle parti dell’edificio condominiale indicate dall’articolo 1117 c.c., occorre fare riferimento all’atto costitutivo del condominio e, quindi, al primo atto di trasferimento di una unita’ immobiliare dall’originario unico proprietario ad altro soggetto, indagando se la previa delimitazione unilaterale dell’oggetto del trasferimento sia stata recepita nel contenuto negoziale per concorde volonta’ delle parti di riservare al costruttore – venditore la proprieta’ di quei beni che, per ubicazione e struttura, siano potenzialmente destinati all’uso comune
Suprema Corte di Cassazione sezione II Sentenza 11 dicembre 2013, n. 27640 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BURSESE Gaetano Antonio – Presidente Dott. MAZZACANE Vincenzo – rel. Consigliere Dott. PROTO Cesare Antonio – Consigliere Dott. SAN GIORGIO Maria Rosaria –...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 5 dicembre 2013, n. 27302. Deve considerarsi ammissibile una pertinenza in comunione al servizio di piu’ immobili appartenenti in proprieta’ esclusiva ai condomini della pertinenza stessa, dal momento che l’asservimento reciproco del bene comune (accessorio) consente di ritenere implicitamente sussistente la volonta’ dei comproprietari di vincolare i beni accessori comuni a favore delle rispettive proprieta’ esclusive (beni principali)
Suprema Corte di Cassazione sezione II Sentenza 5 dicembre 2013, n. 27302 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TRIOLA Roberto Michele – Presidente Dott. PICCIALLI Luigi – Consigliere Dott. MIGLIUCCI Emilio – Consigliere Dott. D’ASCOLA Pasquale – Consigliere Dott. CARRATO...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 13 dicembre 2013 n. 27940. La comproprietà non dà diritto al parcheggio nel cortile condominiale
Il testo integrale [1] La Corte territoriale ha chiarito che correttamente era stato impedito il parcheggio in quanto il relativo esercizio oltre a rendere scomodo il raggiungimento a piedi delle singole unità immobiliari, avrebbe impedito all’altro condomino, l’ordine maltese, di utilizzare il cortile per l’introduzione di automezzi nei vani di sua proprietà posti a...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 9 dicembre 2013, n. 27433. I gravi difetti dell’opera, oggetto della garanzia di cui all’art. 1669 c.c., ricorrono anche se non si producono fenomeni tali da influire sulla stabilità della costruzione e consistono in qualsiasi alterazione, conseguente ad un’insoddisfacente realizzazione dell’opera, che, pur non riguardando le sue parti essenziali, ne compromettono la conservazione, limitandone sensibilmente il godimento o diminuendone in maniera rilevante il valore, nella categoria di questi difetti, va sicuramente compreso quello in merito al distacco dell’intonaco esterno poichè ha riguardato una parte della superficie esterna dell’edificio che comprometteva l’intero intonaco dello stesso edificio, dato che era uno strumento di protezione uniforme ed a struttura unica
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 9 dicembre 2013, n. 27433 Svolgimento del processo Il condominio della palazzina XXXX con atto di citazione del 21 aprile 1990 conveniva in giudizio, davanti al Tribunale di Cosenza, la società C.E.I.A. per sentirla condannare al rifacimento dell’intonaco delle pareti esterne del fabbricato condominiale ed al risarcimento dei...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 4 dicembre 2013 n. 27233. L’assemblea condominiale può vietare di aprire nel muro perimetrale nuovi accessi alla corte comune da parte dei singoli condomini
Il testo integrale[1] Per la Suprema corte, infatti, l’articolo 1102 del c.c., nel prescrivere che ciascun partecipante può servirsi della cosa comune purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne lo stesso uso secondo il loro diritto, non pone una norma inderogabile, ragion per cui i suoi limiti possono...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 48435 del 4 dicembre 2013. Appropriazione indebita continuata in danno del Condominio per l’ex amministratore del predetto condominio, essendo stati provati il fatto materiale della distrazione della somma di €. 2.000,00 e della mancata consegna al nuovo amministratore della documentazione condominiale
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza n. 48435 del 4 dicembre 2013 RITENUTO IN FATTO 1. Con sentenza in data 2/7/2012, la Corte di appello di Roma, in riforma della sentenza del Tribunale di Roma, in data 21/9/2010, appellata dal Pubblico Ministero e dalla parte civile, dichiarava D.A.: colpevole del reato di appropriazione indebita...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 2 dicembre 2013, n. 47830. Per poter configurare la contravvenzione di cui all’art. 659 cod. pen. è necessario che i rumori prodotti, oltre ad essere superiori alla normale tollerabilità, abbiano la attitudine a propagarsi, a diffondersi, in modo da essere idonei a disturbare una pluralità indeterminata di persone. Quando l’attività disturbante si verifichi in un edificio condominiale per ravvisare la responsabilità penale del soggetto agente non è sufficiente che i rumori, tenuto conto anche dell’ora notturna o diurna di produzione e della natura delle immissioni, arrechino disturbo o siano idonei a turbare la quiete e le occupazioni dei soli abitanti gli appartamenti inferiori o superiori rispetto alla fonte di propagazione, i quali, se lesi, potranno far valere le loro ragioni in sede civile, azionando i diritti derivanti dai rapporti di vicinato, ma deve ricorrere una situazione fattuale diversa di oggettiva e concreta idoneità dei rumori ad arrecare disturbo alla totalità degli occupanti del medesimo edificio, oppure a quelli degli stabili prossimi, insomma ad un numero considerevole di soggetti
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 2 dicembre 2013, n. 47830 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza resa il 24 ottobre 2012 il Tribunale di Catania condannava R.A..C. alla pena di Euro 200,00 di ammenda in quanto ritenuto responsabile del reato di cui all’art. 659 cod. pen., contestatogli per avere, con le emissioni sonoro...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 28 novembre 2013, n. 26638. In tema di responsabilità del subappaltatore
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 28 novembre 2013, n. 26638 Svolgimento del processo Con sentenza 27.12.2002 il Tribunale di Genova, in composizione monocratica, dichiarava l’inadempimento della convenuta s.a.s. Edilminetti per la difettosa esecuzione dei lavori di pitturazione della facciata dell’edificio condominiale, commissionati, con contratto d’appalto del 15.10.1982, dal Condominio in (omissis) ; condannava...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 29 novembre n. 26849. L’amministratore del condominio è legittimato, senza necessità di una specifica deliberazione assembleare, ad instaurare un giudizio per la rimozione di aperture abusive eseguite, sulla facciata dello stabile condominiale, da taluni condomini
Il testo integrale[1] L’amministratore del condominio è legittimato, senza necessità di una specifica deliberazione assembleare, ad instaurare un giudizio per la rimozione di aperture abusive eseguite, sulla facciata dello stabile condominiale, da taluni condomini, in quanto tale atto, essendo diretto a conservare il decoro architettonico dell’edificio contro ogni alterazione dell’estetica dello stesso, è finalizzato...