In caso di accertata illegittimità della cessione di ramo d’azienda
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In caso di accertata illegittimità della cessione di ramo d’azienda

Corte di Cassazione, sezione lavoro civile, Sentenza 7 agosto 2019, n. 21158. Massima estrapolata: In caso di accertata illegittimità della cessione di ramo d’azienda, le retribuzioni corrisposte dal destinatario della cessione, che abbia utilizzato la prestazione del lavoratore successivamente alla messa a disposizione di questi delle energie lavorative in favore dell’alienante, non producono un effetto estintivo,...

In caso di invalidità del trasferimento di azienda
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In caso di invalidità del trasferimento di azienda

Corte di Cassazione, sezione lavoro civile, Sentenza 7 agosto 2019, n. 21161. Massima estrapolata: In caso di invalidità del trasferimento di azienda accertata giudizialmente, il rapporto di lavoro permane con il cedente e se ne instaura, in via di fatto, uno nuovo e diverso con il soggetto già, e non più, cessionario, alle cui dipendenze il...

Cessione d’azienda ed il concetto di inerenza
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Cessione d’azienda ed il concetto di inerenza

Corte di Cassazione, sezione tributaria, Sentenza 16 gennaio 2019, n. 888. La massima estrapolata: In caso di cessione d’azienda il concetto di inerenza si riferisce al collegamento funzionale delle passività rispetto all’azienda oggetto di cessione perché l’inerenza delle passività deve discendere dall’individuazione degli atti che hanno dato origine all’attività stessa. In tal caso va inviduata...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 25 settembre 2017, n. 22280. Nel caso di cessione di una azienda che comprenda anche beni immobili
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 25 settembre 2017, n. 22280. Nel caso di cessione di una azienda che comprenda anche beni immobili

Nel caso di cessione di una azienda che comprenda anche beni immobili, è necessario tenere conto che, così come in presenza di beni immobili si debbano adottare atto pubblico o scrittura privata autenticata; a fini pubblicitari l’atto traslativo dovrà essere iscritto sia nel registro delle imprese, che trascritto nei registri immobiliari, al fine di assicurarne...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 gennaio 2017, n. 1316
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 gennaio 2017, n. 1316

Non puo’ ritenersi applicabile il disposto di cui all’articolo 2112 c.c. quando non si verte in una ipotesi di cessione di un insieme organicamente finalizzato ex ante all’esercizio dell’attivita’ di impresa, con autonomia funzionale di beni e strutture gia’ esistenti al momento del trasferimento e, dunque, non solo teorica o potenziale. Manca, infatti, nella cessione...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 16 novembre 2016, n. 48283
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 16 novembre 2016, n. 48283

Bancarotta fraudolenta per distrazione per la cessione di un ramo d’azienda senza corrispettivo: sono beni immateriali ceduti anche l’avviamento e le certificazioni Soa. Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 16 novembre 2016, n. 48283 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 22 novembre 2016, n. 23732
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 22 novembre 2016, n. 23732

In caso di cessione d’azienda i lavoratori impiegati devono essere riassunti dall’azienda subentrante a parità di condizioni economiche e normative previste dai contratti collettivi nazionali di settore Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 22 novembre 2016, n. 23732 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 8 gennaio 2016, n. 164. In caso di cessione d’azienda assoggettata al regime di cui all’art. 2112 cod. civ., posto il carattere retributivo e sinallagmatico del trattamento di fine rapporto che costituisce istituto di retribuzione differita, il datore di lavoro cessionario è obbligato nei confronti del lavoratore, il cui rapporto sia con lui proseguito quanto alla quota maturata nel periodo anteriore alla cessione in ragione del vincolo di solidarietà e resta l’unico obbligato quanto alla quota maturata nel periodo successivo alla cessione, mentre il datore di lavoro cedente rimane obbligato nei confronti del lavoratore suo dipendente per la quota di trattamento di fine rapporto maturata durante il periodo di lavoro svolto fino al trasferimento aziendale. Ne consegue che il lavoratore è legittimato a proporre istanza di fallimento del datore di lavoro che abbia ceduto l’azienda, essendo creditore del medesimo

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 8 gennaio 2016, n. 164 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DOGLIOTTI Massimo – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – rel. Consigliere Dott. GENOVESE Francesco Antonio – Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea –...

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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 4 novembre 2015, n. 22506. In tema di impugnazioni, qualora il giudicato esterno si sia formato nel corso del giudizio di secondo grado e la sua esistenza non sia stata ivi eccepita dalla parte interessata, la sentenza di appello che si sia pronunciata in difformità da tale giudicato è impugnabile con il ricorso per revocazione e non con quello per cassazione

Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 4 novembre 2015, n. 22506 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI BLASI Antonino – Presidente Dott. BOTTA Raffaele – Consigliere Dott. ZOSO Liana Maria Teresa – Consigliere Dott. MELONI Marina – Consigliere Dott....