Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 17 settembre 2015, n. 37678 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ESPOSITO Antonio – Presidente Dott. RAGO Geppino – Consigliere Dott. VERGA Giovanna – Consigliere Dott. PELLEGRINO Andrea – Consigliere Dott. RECCHIONE Sandra...
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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 luglio 2015, n. 30890. Le presunzioni legali previste dalle norme tributarie, pur potendo avere valore indiziario, non possono costituire di per sé fonte di prova della commissione del reato, assumendo esclusivamente il valore di dati di fatto, che devono essere valutati liberamente dal giudice penale unitamente ad elementi di riscontro che diano certezza dell’esistenza della condotta criminosa
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 16 luglio 2015, n. 30890 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. ROSI Elisabetta – Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 25 giugno 2015, n. 26721. Il delitto di associazione per delinquere è idoneo a realizzare profitti illeciti sequestrabili – ai fini della successiva confisca per tantundem nei casi espressamente previsti dalla legge – in via del tutto autonoma rispetto a quelli conseguiti attraverso i reati-fine perpetrati in esecuzione del programma delinquenziale e la cui esecuzione è agevolata dall’esistenza di una stabile struttura organizzata e dal comune progetto criminale, con la precisazione che la determinazione del profitto confiscabile corrisponde alla sommatoria dei profitti conseguiti dall’associazione nel suo complesso per effetto della consumazione dei singoli reati-fine, che vanno pertanto accertati e attribuiti, sia pure nelle forme provvisorie tipiche della fase cautelare, ad uno o più associati. Di tale profitto, in uno ai coimputati, ogni associato è chiamato a rispondere dal momento in cui ha aderito alla societas sceleris, senza che ciò possa comportare una duplicazione, anche solo parziale, del profitto confiscabile e, qualora si ricorra per la determinazione di esso a calcolare le imposte evase in via presuntiva o indiziaria, con la specifica indicazione dei criteri utilizzati per il relativo calcolo
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 25 giugno 2015, n. 26721 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TERESI Alfredo – Presidente Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – rel. Consigliere Dott. GAZZARA Santi – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 25 giugno 2015, n. 26840. I comportamenti che incidono sulla formazione del bando di gara che venga successivamente emesso, devono essere inquadrati nella fattispecie prevista dall’art. 353 c.p., a nulla rilevando che gli stessi sono stati posti in essere nel periodo precedente all’introduzione dell’art. 353 bis c.p., fattispecie che trova applicazione in relazione a tutti i comportamenti diretti alla manipolazione del bando di gara nei casi in cui questa non venga successivamente bandita, purché il procedimento amministrativo abbia avuto origine
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI SENTENZA 25 giugno 2015, n. 26840 Considerato in fatto B.G. (mediatore), L.C. (direttore regionale presso l’assessorato alla sanità della regione (OMISSIS)), N.D. (responsabile dell’unità operativa di cardiologia dell’ospedale di (…) e direttore scientifico del progetto (omissis)), D.P.S.M. (già presidente di due società del gruppo General electric company), in concorso...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 9 giugno 2015, n. 24535. Ai fini della configurabilità del reato di associazione per delinquere di stampo mafioso, la forza intimidatrice espressa dal vincolo associativo
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 9 giugno 2015, n. 24535 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio – Presidente Dott. PAOLONI Giacomo – Consigliere Dott. MOGINI Stefano – Consigliere Dott. DI SALVO Emanuele – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 5 giugno 2015, n. 24242. Alla luce della normativa introdotta con d.l. 25-3-2013 n. 54 (c.d. decreto Balduzzi), conv. In l. 23-5-2013 n. 57, è necessario che si tratti di medicinali per terapie avanzate,a base di cellule staminali mesenchimali, lavorati secondo procedure idonee alla lavorazione e alla conservazione di cellule e tessuti, come già stabilito nel D.M. Turco-Fazio (norme di buona fabbricazione), secondo le procedure di qualità autorizzate dall’AIFA. Le infusioni somministrate con il cosiddetto “metodo Stamina” sono, da un lato, contra legem e, dall’altro, pericolose o comunque non sicure per la salute umana
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI SENTENZA 5 giugno 2015, n. 24242 Ritenuto in fatto S.C. e B.T. , in proprio e in qualità di esercenti la potestà genitoriale sul figlio minore M. , ricorrono per cassazione avverso l’ordinanza del Tribunale del riesame di Torino, in data 22 ottobre 2014, che ha confermato il decreto...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 4 giugno 2015, n. 24027. L’attenuazione o l’esclusione delle esigenze cautelari non può essere desunta dal solo decorso del tempo di esecuzione della misura o dall’osservanza puntuale delle relative prescrizioni, dovendosi valutare ulteriori elementi di sicura valenza sintomatica in ordine al mutamento della situazione apprezzata all’inizio del trattamento cautelare
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 4 giugno 2015, n. 24027 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ZAZA Carlo – Presidente Dott. MICCOLI Grazia – Consigliere Dott. SETTEMBRE A – rel. Consigliere Dott. GUARDIANO Alfred – Consigliere Dott. DEMARCHI...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 giugno 2015, n. 23953. E’ configurabile il reato di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale ove ciascuna impresa di un gruppo adoperi la stessa tecnica della emissione di false fatture per favorire di fatto l’impresa capogruppo
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 4 giugno 2015, n. 23953 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio F. – Presidente Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 30 aprile 2015, n. 18235. Alla parte privata, nel processo penale, non è consentito l’uso di tale mezzo informatico di trasmissione, quale forma di comunicazione e/o notificazione, essendo solo ammesso, ma a partire dal 15/12/2014, l’uso della PEC per le notificazioni per via telematica da parte delle cancellerie nei procedimenti penali a persona diversa dall’imputato
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 30 aprile 2015, n. 18235 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CORTESE Arturo – Presidente Dott. NOVIK Adet Toni – rel. Consigliere Dott. TARDIO Angela – Consigliere Dott. BONITO Francesco M.S. – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 27 marzo 2015, n. 13017. Quando il reato è prescritto non può essere applicata la confisca per equivalente, in ragione del contenuto afflittivo e della natura punitiva che contraddistingue tale misura. Tuttavia si deve osservare come di recente, con riferimento alla confisca urbanistica, avente anch’essa contenuto afflittivo e natura punitiva, la Corte costituzionale abbia affermato che non esiste incompatibilità logica o giuridica tra la sentenza che rileva la prescrizione di un reato e un pieno accertamento di responsabilità, lasciando intendere che in presenza di una estinzione del reato per prescrizione è sempre possibile confiscare i beni, quale che sia la confisca che viene in gioco
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 27 marzo 2015, n. 13017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ESPOSITO Antonio – Presidente Dott. IANNELLI Enzo – Consigliere Dott. FIANDANESE Franco – Consigliere Dott. VERGA Giovanna – rel. Consigliere Dott. ALMA...