La condotta di partecipazione al reato di cui all’articolo 416-bis del codice penale è riferibile a colui che si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio
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La condotta di partecipazione al reato di cui all’articolo 416-bis del codice penale è riferibile a colui che si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 10 agosto 2018, n. 38504. La massima estrapolata: La condotta di partecipazione al reato di cui all’articolo 416-bis del codice penale è riferibile a colui che si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare, più che uno status...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 13 novembre 2017, n. 51607. In caso di associazione mafiosa e spaccio la recidiva non è incompatibile con la continuazione
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 13 novembre 2017, n. 51607. In caso di associazione mafiosa e spaccio la recidiva non è incompatibile con la continuazione

In caso di associazione mafiosa e spaccio la recidiva non è incompatibile con la continuazione. Il reato che viene unificato, per fictio iuris, ad altro reato già giudicato, non perde le sue caratteristiche soggettive, che rimangono inalterate anche a seguito dell’unificazione, sicché tutte devono contribuire a determinare il complessivo Sentenza 13 novembre 2017, n. 51607...

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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 7 settembre 2017, n. 40855. La minaccia costitutiva del delitto di estorsione può essere manifestata anche in maniera implicita e indiretta

La minaccia costitutiva del delitto di estorsione può essere manifestata anche in maniera implicita e indiretta essendo solo necessario che essa risulti in concreto idonea a incutere timore e a coartare la volontà del soggetto passivo, in relazione alle circostanze concrete, alla personalità dell’attore, alle condizioni soggettive della vittima e alle condizioni ambientali   Sentenza...

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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 5 settembre 2017, n. 40256. Nei casi in cui con il ricorso per cassazione si lamenti l’inutilizzabilità o la nullità di una prova a carico dell’imputato

Nei casi in cui con il ricorso per cassazione si lamenti l’inutilizzabilità o la nullità di una prova a carico dell’imputato, il motivo del ricorso deve dimostrare, pena l’inammissibilità, l’incidenza dell’eventuale eliminazione della prova ai fini della cosiddetta “prova di resistenza”. Infatti gli elementi di prova acquisiti illegittimamente diventano irrilevanti e ininfluenti se una volta...

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 24 febbraio 2017, n. 9219
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 24 febbraio 2017, n. 9219

Deve essere valutata con maggiore attenzione la richiesta di custodia in carcere in luogo del 416-bis quando il condannato abbia dato prova di non poter partecipare più all’organizzazione criminale e quindi essere in concreto meno pericoloso ( in relazione all’epoca dei fatti contestati e al diverso status del condannato stesso) Suprema Corte di Cassazione sezione...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 1 febbraio 2017, n. 4910
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 1 febbraio 2017, n. 4910

L’utilizzo di una tecnica redazionale riproduttiva di atti di indagine o della richiesta del P.M. non si traduce automaticamente nella mancanza di autonoma valutazione, laddove quest’ultima traspaia dal complesso del provvedimento Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 1 febbraio 2017, n. 4910 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...

Corte id Cassazione,s ezione VI penale, sentenza 19 dicembre 2016, n. 53739
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Corte id Cassazione,s ezione VI penale, sentenza 19 dicembre 2016, n. 53739

Il sequestro conservativo per il recupero delle spese di giudizio deve avvenire pro quota in caso di più persone condannate Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 19 dicembre 2016, n. 53739 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CONTI...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 23 novembre 2016, n. 49614
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 23 novembre 2016, n. 49614

Associazione a delinquere di stampo mafioso per chi porta voti alla mafia  puntando sulla capacità di intimidazione del clan a prescindere dal compimento di specifici atti di violenza. Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 23 novembre 2016, n. 49614 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 26 ottobre 2016, n. 45152
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 26 ottobre 2016, n. 45152

La condotta procacciatrice di voti, in vista della consultazione elettorale, non basta per far scattare la partecipazione all’associazione mafiosa. In tema di reati elettorali, nella c.d. corruzione elettorale la dazione in favore dell’elettore, anche sotto forma di cibo e bevande, costituisce il compenso del voto ottenuto o da ottenere e si pone come controprestazione, laddove...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 18 agosto 2016, n. 34988
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 18 agosto 2016, n. 34988

Con riferimento al reato associativo, la figura dell’organizzatore rappresenta un minus rispetto a quella di capo, giacché mentre quest’ultimo dispone di autonomia e discrezionalità decisionale, il primo si identifica con colui che svolge attività essenziali per assicurare la vita e l’efficienza dell’associazione, in relazione alle finalità che quest’ultima persegue e alla struttura che ha assunto...