Ai fini dell’emissione del sequestro preventivo il giudice deve valutare la sussistenza in concreto del “fumus commissi delicti” attraverso una verifica puntuale e coerente delle risultanze processuali, tenendo nel debito conto le contestazioni difensive sull’esistenza della fattispecie dedotta, all’esito della quale possa sussumere la fattispecie concreta in quella legale e valutare la plausibilita’ di un...
Tag: art. 10-bis D.Lgs. n. 74 del 2000
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 16 novembre 2016, n. 48302
Nel reato di omesso versamento di ritenute certificate, la prova non può essere costituita dal solo contenuto della dichiarazione modello 770 proveniente dal datore di lavoro. Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 16 novembre 2016, n. 48302 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 26 ottobre 2016, n. 45197
Illegittima la condanna dell’amministratore della Srl che non versa sostituti di imposta per assoluta mancanza di liquidità non avendo riscosso i crediti vantati dai committenti tra i quali figuravano gli enti pubblici. Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 26 ottobre 2016, n. 45197 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 30 settembre 2016, n. 41089
Sono assoggettabili al sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente beni rientranti nella disponibilità dell’indagato, ancorché conferiti in “trust”, che l’indagato “trustee” continui ad amministrare conservandone la piena disponibilità, come nel caso in esame. Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 30 settembre 2016, n. 41089 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 28 settembre 2016, n. 40314
In caso di evasione Iva, il successivo pagamento per intero della somma a debito determina l’estinzione del reato e non fa scattare la semplice attenuante. In merito alla causa di non punibilità configurata dall’art. 13, d.lgs. 74/2000, come modificato dal d.lgs.158/2015, il principio di uguaglianza impone di ritenere che, sotto il profilo sostanziale, il pagamento...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 7 settembre 2016, n. 37174
In caso di mancato versamento dell’Iva, la somma non versata va sequestrata direttamente presso la società a cui è imputabile l’irregolarità tributaria. Non è invece aggredibile attraverso il sequestro per equivalente il patrimonio personale all’amministratore della società Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 7 settembre 2016, n. 37174 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 7 settembre 2016, n. 37172
Legittimo il sequestro per equivalente sul patrimonio dell’ente che ha tratto vantaggio dalla commissione di reati Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 7 settembre 2016, n. 37172 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AMORESANO Silvio – Presidente Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 maggio 2016, n. 21987
Illegittima la confisca dei beni del liquidatore senza la prova che non abbia soddisfatto i crediti tributari anteriori all’assegnazione di beni ai soci o associati, o soddisfatto crediti di ordine superiore a quelli tributari Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 26 maggio 2016, n. 21987 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 5 maggio 2016, n. 18692.
In caso di omessi versamenti il superamento della soglia di punibilità, fissata in 150 mila euro, non fa scattare una condizione oggettiva di punibilità, bensì un elemento costitutivo del reato, con la conseguenza che la sua mancata integrazione comporta l’assoluzione con la formula “il fatto non sussiste”. I giudici precisano, infatti, che l’integrazione della soglia...
La causa di non punibilità del fatto per particolare tenuità (art. 131-bis cod.pen.), è applicabile anche ai reati tributari che prevedono specifiche soglie di punibilità. Infatti, il valore soglia costituisce elemento che integra il reato, concorrendone a definirne il disvalore, al di sotto del quale la condotta è ritenuta, secondo una valutazione tipica del legislatore, non offensiva dell'interesse tutelato. La non punibilità del fatto ai sensi dell'art. 131-bis c.p., presuppone l'esistenza di un reato perfetto in ogni suo aspetto (oggettivo e soggettivo), sicchè il superamento anche solo di un centesimo del valore soglia costituisce "conditio sine qua non" dell'applicabilità dell'istituto, non ragione della sua esclusione. Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 5 maggio 2016, n.18680
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 5 maggio 2016, n.18680 RITENUTO IN FATTO Il sig. S.M. ricorre per l’annullamento della sentenza del 16/09/2014 della Corte di appello di Brescia che ha confermato la condanna alla pena (principale) di quattro mesi di reclusione (oltre pene accessorie) inflittagli dal Tribunale di Bergamo che, con sentenza del...