Arresti domiciliari: ai fini dell’applicazione della misura cautelare
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Arresti domiciliari: ai fini dell’applicazione della misura cautelare

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 3 dicembre 2018, n. 54072. La massima estrapolata: Ai fini dell’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari è rilevante la concreta possibilità che l’Amministratore indagato per il reato di corruzione possa continuare a interferire, di fatto, nelle scelte operative dell’impresa appaltatrice. Sentenza 3 dicembre 2018, n. 54072 Data...

Reato di evasione dagli arresti domiciliari
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Reato di evasione dagli arresti domiciliari

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 22 novembre 2018, n. 52681. La massima estrapolata: Ai fini dell’integrazione del reato di evasione dagli arresti domiciliari è irrilevante la dichiarazione, resa dal soggetto che si sia volontariamente allontanato dal luogo di restrizione e che sia stato tratto in arresto nella pubblica via, di volersi recare alla...

In tema di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, a seguito della riforma introdotta dalla L. n. 47 del 2015, ove non si sia al cospetto di una delle ipotesi di presunzione assoluta di adeguatezza
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In tema di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, a seguito della riforma introdotta dalla L. n. 47 del 2015, ove non si sia al cospetto di una delle ipotesi di presunzione assoluta di adeguatezza

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 7 giugno 2018, n. 26021. La massima estrapolata: In tema di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, a seguito della riforma introdotta dalla L. n. 47 del 2015, ove non si sia al cospetto di una delle ipotesi di presunzione assoluta di adeguatezza, il giudice deve...

La prescrizione del braccialetto elettronico non configura un nuovo tipo di misura coercitiva, ma la modalita’ di esecuzione degli arresti domiciliari, e per applicarla non vi e’ necessita’ di motivazione.
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La prescrizione del braccialetto elettronico non configura un nuovo tipo di misura coercitiva, ma la modalita’ di esecuzione degli arresti domiciliari, e per applicarla non vi e’ necessita’ di motivazione.

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 16 maggio 2018, n. 21653. La massima estrapolata: In tema di misure cautelari, il Tribunale del riesame, nel valutare la inadeguatezza degli arresti domiciliari rispetto al pericolo di recidivanza deve adeguatamente motivare le ragioni per le quali le esigenze cautelari non possono essere tutelate con l’impiego del cosiddetto...

Rapporti intercorrenti tra la fattispecie di reato di cui all’art. 346 bis c.p. e il concorso nel reato di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio
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Rapporti intercorrenti tra la fattispecie di reato di cui all’art. 346 bis c.p. e il concorso nel reato di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 13 aprile 2018, n. 16510. Qualità di concorrente nel reato di corruzione, sia pure in qualita’ di intermediario, tra coloro che versano le somme di denaro e il Pubblico ufficiale che le riceve, posto che, per un verso, la differenza tra il delitto di corruzione e il delitto...

L’ambito applicativo dell’articolo 276 c.p.p., comma 1 ter. La locuzione “fatto di lieve entita’” allude evidentemente a violazioni di modesto rilievo e significato, ovvero a quelle che non siano in grado di smentire la precedente valutazione di idoneita’ della misura degli arresti domiciliari a tutelare le esigenze cautelari del caso concreto.
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L’ambito applicativo dell’articolo 276 c.p.p., comma 1 ter. La locuzione “fatto di lieve entita’” allude evidentemente a violazioni di modesto rilievo e significato, ovvero a quelle che non siano in grado di smentire la precedente valutazione di idoneita’ della misura degli arresti domiciliari a tutelare le esigenze cautelari del caso concreto.

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 22 marzo 2018, n. 13348. Le modifiche apportate dalla L. n. 47 del 2015, articolo 5, hanno temperato il rigido automatismo previsto nell’articolo 276 c.p.p., comma 1 ter, che imponeva inderogabilmente il ripristino della custodia in carcere nel caso di trasgressioni alle prescrizioni degli arresti domiciliari concernenti il...

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 21 novembre 2017, n. 53000. Le dimissioni del dipendente pubblico bastano per escludere il pericolo di reiterazione del reato
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 21 novembre 2017, n. 53000. Le dimissioni del dipendente pubblico bastano per escludere il pericolo di reiterazione del reato

La questione della efficacia delle dimissioni e dell’accertamento della loro portata non si esaurisce con la interpretazione dei dati normativi, ma richiede la ricostruzione dell’inquadramento del rapporto di lavoro dell’indagato – pubblico dipendente, al fine di stabilire se, nonostante le dimissioni, persista o meno un inserimento dell’indagato nell’organigramma del Comune e, pertanto, se residuino concrete...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 18 settembre 2017, n. 42561. La mancata contestazione del reato presupposto della bancarotta non basta a escludere la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza in capo all’indagato per il reato di autoriciclaggio
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 18 settembre 2017, n. 42561. La mancata contestazione del reato presupposto della bancarotta non basta a escludere la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza in capo all’indagato per il reato di autoriciclaggio

La mancata contestazione del reato presupposto della bancarotta non basta a escludere la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza in capo all’indagato per il reato di autoriciclaggio, se – come nel caso esaminato – c’è un’ipotesi di concorso dell’extraneus nel reato proprio. Sentenza 18 settembre 2017, n. 42561 Data udienza 14 luglio 2017 REPUBBLICA ITALIANA...

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 14 settembre 2017, n. 42016. In ordine alla sussistenza delle c.d. “indispensabili esigenze di vita” la cui inevitabile necessità di soddisfacimento consente il rilascio dell’autorizzazione ex art. 284, c. 3, c.p.p. di allontanarsi, in certi orari, dal luogo degli arresti domiciliari
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Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 14 settembre 2017, n. 42016. In ordine alla sussistenza delle c.d. “indispensabili esigenze di vita” la cui inevitabile necessità di soddisfacimento consente il rilascio dell’autorizzazione ex art. 284, c. 3, c.p.p. di allontanarsi, in certi orari, dal luogo degli arresti domiciliari

In ordine alla sussistenza delle c.d. “indispensabili esigenze di vita” la cui inevitabile necessità di soddisfacimento consente il rilascio dell’autorizzazione ex art. 284, c. 3, c.p.p. di allontanarsi, in certi orari, dal luogo degli arresti domiciliari, tale sussistenza delle “indispensabili esigenze di vita” deve essere ancorata dal decidente a situazioni obiettivamente riscontrabili, nelle quali si...

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 23 agosto 2017, n. 39377
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 23 agosto 2017, n. 39377

L'accertamento tecnico, nella specie omesso, che possa dimostrare una scarsa quando non scarsissima qualita' della sostanza drogante potrebbe astrattamente consentire l'applicabilita' dell'ipotesi del fatto di lieve entita' di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, articolo 73, comma 5 e l'irrogazione di una pena entro i limiti della sospensione condizionale, a sua volta immediatamente incidente sulla prognosi di cui all'articolo 275 c.p.p., comma 2-bis e sul conseguente divieto di applicazione della misura coercitiva personale.