Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 4 aprile 2014, n. 7998 Svolgimento del processo Nel giudizio di separazione personale proposto nel gennaio 2005 la sig.ra M.M.L., a sostegno della domanda di addebito, attribuiva la causa della intollerabilità della convivenza al marito sig. C.G., al quale imputava di avere trascurato la famiglia per dedicarsi completamente...
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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 28 marzo 2014, n. 7410. Valutata la relazione extraconiugale come fattore scatenante della crisi coniugale pur se già in precedenza la coppia aveva manifestato una crisi
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 28 marzo 2014, n. 7410 Svolgimento del processo Con sentenza del 14.7.2010, il Tribunale di Nuoro dichiarava la separazione dei coniugi A.T. (ricorrente nel 2005) e C.M., genitori di quattro figli, respingendo le reciproche domande di addebito; affidava, inoltre, le due figlie della coppia, ancora minorenni (F. e...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 14 marzo 2014, n. 6017. La violazione dei doveri coniugali non è sufficiente a fondare la pronuncia di addebito della separazione se non vi è altresì la prova che tale violazione abbia avuto una specifica efficienza causale nella determinazione della crisi coniugale e della intollerabilità della convivenza
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 14 marzo 2014, n. 6017 Fatto e diritto Rilevato che: 1. Il Tribunale di Roma, con sentenza n. 1590/2008, ha dichiarato la separazione personale dei coniugi H.M.G. e P.A. rigettando le domande di addebito della separazione e determinando in Euro 4.800 la somma dovuta dal P. a titolo...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 7 marzo 2014, n. 5394. La relazione extraconiugale della moglie si collocava in una epoca tale da non poter essere che conseguenza di una convivenza coniugale logorata non determinante per lo effetto l'addebito
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 7 marzo 2014, n. 5394 Svolgimento del processo Con sentenza in data 19/03/2010, il Tribunale di Chiavari pronunciava la separazione giudiziale dei coniugi Q.F. e B.F., assegnava la casa coniugale al marito, al quale imponeva l’obbligo di provvedere in via esclusiva al mantenimento del figlio E. maggiorenne ma...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 30 gennaio 2014, n. 2086. In tema di addebito della separazione, errata la valutazione della Corte di Appello in merito a dei comportamenti dispotici e violenti del marito.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 30 gennaio 2014, n. 2086 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. MACIOCE Luigi – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – rel. Consigliere Dott. DE CHIARA Carlo...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 5 febbraio 2014, n. 2539. Grava sulla parte che richieda, per l’inosservanza degli obblighi familiari, l’addebito della separazione all’altro coniuge l’onere di provare la relativa condotta e la sua efficacia causale nel rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza, mentre, è onere di chi eccepisce l’inefficacia dei fatti posti a fondamento della domanda, e quindi dell’infedeltà nella determinazione dell’intollerabilità della convivenza, provare le circostanze su cui l’eccezione si fonda, vale a dire l’anteriorità della crisi matrimoniale all’accertata violazione del dovere derivante dal matrimonio
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 5 febbraio 2014, n. 2539 Fatto e diritto 1. Con sentenza del 14 settembre 2010 il Tribunale di Pescara ha pronunciato la separazione personale dei coniugi C.A. e T.V. rigettando la domanda di addebito della separazione al T. e di condanna al risarcimento danni, disponendo l’affido condiviso del...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 29 gennaio 2014, n. 1893. Addebitata la separazione coniugale al marito per aver lo stesso deciso di partire per un lungo viaggio con la nuova compagna proprio mentre la moglie si sottoponeva ad una delicata terapia antitumorale. Tale comportamento, ritenuto gravemente lesivo dei doveri matrimoniali, ha indotto il giudice di secondo grado a confermare la decisione del primo giudice di addebitare la separazione al marito, nella convinzione dell’effetto dirompente che esso ha prodotto su di un collaudato equilibrio di coppia
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 29 gennaio 2014, n. 1893 Ritenuto in fatto 1. – Con sentenza del 9 maggio 2010 il Tribunale di Milano pronunciò la separazione personale dei coniugi M.M.L. e P.M. , con addebito al primo, a carico del quale pose l’obbligo del versamento di un assegno mensile di Euro...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 27 gennaio 2014, n. 1696. Può sussistere l’addebito della separazione non quando il legame si rompe senza una giusta causa ma quando l’intollerabilità della prosecuzione della convivenza dipende dalla violazione da parte di uno dei coniugi dei doveri derivanti dal matrimonio. Il vigente diritto di famiglia è contrassegnato dal diritto di ciascun coniuge, a prescindere dalla volontà o da colpe dell’altro, di separarsi e divorziare, in attuazione di un diritto individuale di libertà riconducibile all’art. 2 Cost.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 27 gennaio 2014, n. 1696 Fatto e diritto Rilevato che in data 22 ottobre 2013 è stata depositata relazione ex art. 380 bis che qui si riporta: 1. Il Tribunale di Pescara con sentenza del 22 febbraio – 7 marzo 2005 ha dichiarato la separazione personale dei coniugi...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 17 gennaio 2014, n. 929. La pronuncia di addebito non può fondarsi sulla sola violazione dei doveri che l’art. 143 cod. civ. pone a carico dei coniugi, essendo invece necessario accertare se tale violazione abbia assunto efficacia causale nella determinazione della crisi coniugale. Non può tuttavia sottacersi che il venir meno all’obbligo di fedeltà coniugale, particolarmente attraverso una relazione extraconiugale nel cui ambito sia stata generata prole, rappresenta una violazione particolarmente grave di tale obbligo, che, determinando normalmente l’intollerabilità della prosecuzione della convivenza, deve ritenersi, di regola, causa della separazione personale dei coniugi e, quindi, circostanza sufficiente a giustificare l’addebito della separazione al coniuge che ne è responsabile, sempreché non si constati la mancanza di nesso causale tra infedeltà e crisi coniugale mediante un accertamento rigoroso e una valutazione complessiva del comportamento di entrambi i coniugi, da cui risulti la preesistenza di una crisi già irrimediabilmente in atto in un contesto caratterizzato da una convivenza meramente formale
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 17 gennaio 2014, n. 929 Svolgimento del processo 1 – Con sentenza del 24 giugno 2009 il Tribunale di Rieti pronunciava la separazione personale dei coniugi P.T. e S.R., dalla cui unione erano nati due figli, I. ed A. , ormai maggiorenni ed autosufficienti. Con la stessa decisione...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 18 dicembre 2013, n. 28228. La circostanza in merito alla non conoscenza dello stato di alcolismo del coniuge è ritenuta indispensabile al fine di accertare l’addebitabilità della separazione
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 18 dicembre 2013, n. 28228 Ritenuto in fatto e in diritto 1.- Con la sentenza impugnata (depositata il 19.3.2009) la Corte di appello di Catania ha confermato la decisione di primo grado con la quale il tribunale – respinte le domande di addebito proposte reciprocamente dai coniugi –...