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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 196 del 9 gennaio 2014. La necessità che la querela di falso sia confermata nella prima udienza, prevista dall’art. 99 disp. att. cpc sussiste soltanto nel caso di querela proposta in via principale. La suddetta conferma non è invece necessaria nel caso di querela proposta in via incidentale dinanzi al giudice di pace, e di successiva riassunzione del giudizio di falso dinanzi al Tribunale, ai sensi dell’art. 313 cpc

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA n. 196 del  9 gennaio 2014 ha pronunciato la seguente: sentenza sul ricorso 8353-2008 proposto da: M.B. (OMISSIS), domiciliato ex lege in ROMA, presso la CANCELLERIA DELLA CORTE DI CASSAZIONE, rappresentato e difeso dall’avvocato (OMISSIS) giusta delega in atti; – ricorrente – contro C.S. (OMISSIS), elettivamente domiciliata in...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 25 febbraio 2014, n. 4445. È indubbiamente vero che è onere dell’attore individuare correttamente la persona del soggetto a cui indirizzare la domanda giudiziale, svolgendo le opportune indagini.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 25 febbraio 2014, n. 4445 Svolgimento del processo Nell’autunno 2003 P.G. ha prestato la sua attività di artigiano-idraulico all’interno dell’immobile di proprietà di G.R. , in (omissis) , ed ha erroneamente indirizzato la richiesta di pagamento a B.G.M. – madre defunta della debitrice – avendo erroneamente ritenuto che...

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Consiglio di Stato, adunanza plenaria, sentenza 25 febbraio 2014, n. 9. In merito alla tassatività delle cause di esclusione e rapporto tra ricorso principale e ricorso incidentale

CONSIGLIO DI STATO ADUNANZA PLENARIA SENTENZA 25 febbraio 2014, n. 9 SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 23 di A.P. del 2013, proposto dalla società Palumbo s.p.a., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Francesco Migliarotti e Luciano Filippo Bracci, con domicilio eletto presso quest’ultimo in Roma, via del Teatro...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 25 febbraio 2014, n. 9194. Nel caso di lesioni colpose astrattamente riconducibili a responsabilità medica, che la mera conoscenza delle conseguenze subite in esito al trattamento terapeutico costituisca consapevolezza dell’esistenza del reato perché difetta ancora, nella persona offesa, la consapevolezza della circostanza che il medico ha violato le regole dell’arte medica cagionando le lesioni

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 25 febbraio 2014, n. 9194 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza in data 14 giugno 2012 la Corte d’appello di Milano, in riforma della sentenza del Tribunale di Monza dei 20 settembre 2011, appellata da M.S., dichiarava non doversi procedere nei confronti dello stesso perché l’azione penale non...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 16 gennaio 2014, n. 798. E’ configurabile l’unicità del rapporto di lavoro qualora lo stesso dipendente presti servizio contemporaneamente a favore di diversi datori di lavoro, titolari di distinte imprese, e l’attività sia svolta in modo indifferenziato, così che in essa non possa distinguersi quale parte sia stata svolta nell’interesse di un datore e quale nell’interesse degli altri.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO sentenza 16 gennaio 2014, n. 798   REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIDIRI Guido – Presidente – Dott. BANDINI Gianfranco – rel. Consigliere – Dott. BRONZINI Giuseppe – Consigliere – Dott. BALESTRIERI Federico –...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 25 febbraio 2014, n. 4443. L’indennità di cui all’art. 34 L. cit. spetta ai conduttori la cui attività sia rivolta astrattamente ad una generalità indiscriminata di persone, a nulla rilevando che di fatto a quell’attività sia interessata solo una cerchia limitata e specifica di soggetti, come nel caso di realizzazione di manifesti destinati alla pubblicità

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza  25 febbraio 2014, n. 4443 Svolgimento del processo 1. Nel 1980 il sig. M.M. nella veste di locatore, e la società “Selegrafica 80 s.r.l.” (d’ora innanzi, per brevità, “Selegrafica”) stipularono un contratto di locazione avente ad oggetto l’immobile sito in (omissis) , che la conduttrice avrebbe destinato a...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 31 gennaio 2014, n. 4957. In tema di colpa medica, deve essere esclusa la responsabilità penale per il medico che, pure davanti ai risultati delle prime analisi eseguite, consiglia al paziente il ricovero in ospedale nonché di sottoporsi ad accertamenti più approfonditi ed esprime il proprio dissenso rispetto alla scelta dello stesso di andar via firmando la relativa liberatoria

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV SENTENZA 31 gennaio 2014, n. 4957 Ritenuto in fatto -1- L.A. è stato tratto a giudizio davanti al Tribunale di Napoli per rispondere del decesso di F.A. , sopraggiunto intorno alle ore 12.40 del (omissis) per arresto cardiaco. Secondo l’accusa, il Dott. L. , medico presso il pronto soccorso...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 7 febbraio 2014, n. 6001. Non va estradato, nonostante l’emissione di un mandato d’arresto europeo, chi compie un delitto all’estero se lo ha ideato e programmato in Italia.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 7 febbraio 2014, n. 6001 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio Stefan – Presidente Dott. LANZA Luigi – Consigliere Dott. LEO Guglielmo – rel. Consigliere Dott. DI SALVO Emanuele – Consigliere...