Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 27 febbraio 2014, n. 4744 Svolgimento del processo 1) La causa concerne l’azione proposta nel 1986 da alcuni acquirenti di appartamenti posti in un fabbricato condominiale sito in (omissis) , per denunciare la presenza di infiltrazioni di acque meteoriche attraverso il solaio di copertura, a causa dei difetti...
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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 24 febbraio 2014, n. 4393. Nella gestione del patrimonio mobiliare il cliente può ottenere il risarcimento dei danni da un eventuale inadempimento del gestore
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 24 febbraio 2014, n. 4393 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VITRONE Ugo – Presidente Dott. MACIOCE Luigi – Consigliere Dott. DIDONE Antonio – rel. Consigliere Dott. LAMORGESE Antonio – Consigliere Dott. NAZZICONE...
Corte di Cassazione, sezione III, ordinanza 26 febbraio 2014, n. 4538. La delibazione della sentenza ecclesiastica per esclusione da parte di uno soltanto dei coniugi del bonum matrimonii, è in contrasto con l'ordine pubblico italiano, ove detta esclusione sia rimasta inespressa nella sfera psichica del suo autore, e non sia stata pertanto conosciuta dall'altro coniuge
Suprema Corte di Cassazione sezione III ordinanza 26 febbraio 2014, n. 4538 Fatto e diritto In un procedimento di delibazione di sentenza ecclesiastica di nullità matrimoniale, tra L.S. e F.R. , la Corte d’Appello di Lecce, con sentenza in data 10/2/2011, rigettava la domanda. Ricorre per cassazione il L. . Non ha svolto attività difensiva...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 27 febbraio 2014, n. 4698. Ai fini del decorso del termine breve previsto dall'art. 326 cod. proc. civ., la notifica della sentenza effettuata nel domicilio eletto presso il difensore è equivalente a quella effettuata, ai sensi degli artt. 170 e 285 cod. proc. civ., nei confronti del procuratore costituito della parte, atteso che trattasi di forme di notificazione che soddisfano entrambe l'esigenza di assicurare che la sentenza sia portata a conoscenza della parte per il tramite del suo difensore tecnico, come tale professionalmente qualificato a valutare l'opportunità dell'impugnazione. La circostanza che, presso la sede dell'Ente, colà ubicata, avesse altresì eletto domicilio il difensore, avvocato D.M., dell'Ufficio Legale dell'Amministrazione, non rileva, per quanto innanzi detto, ai fini della decorrenza del termine breve, non essendovi alcuna certezza che l'atto sia pervenuto nella disponibilità del soggetto professionalmente qualificato a vagliare l'opportunità dell'impugnazione.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 27 febbraio 2014, n. 4698 Svolgimento del processo Con citazione notificata il giorno 11 aprile 2003 F.D.M. convenne innanzi al Giudice di Pace di Cervinara l’Amministrazione Provinciale di Avellino per ivi sentirla condannare al pagamento in suo favore della somma di euro 2.545,00, a titolo di risarcimento danno....
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 febbraio 2014, n. 4584. Se l'attività all'estero è reale pensione piena per l'avvocato che ha versato i contributi in Italia
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 26 febbraio 2014, n. 4584 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – est. Presidente Dott. TRIA Lucia – Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – Consigliere Dott. MANCINO Rossana – Consigliere Dott. PAGETTA Antonella...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 27 febbraio 2014, n. 4750. Nel contratto a favore di terzo, obbligato al pagamento dell'attività svolta è il committente e non il beneficiario
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 27 febbraio 2014, n. 4750 Ritenuto in fatto 1. – È impugnata la sentenza della Corte d’appello di Roma, depositata il 1° aprile 2008, che ha riformato la sentenza del Tribunale di Roma con cui è stata accolta l’opposizione, proposta da S.S., avverso il decreto ingiuntivo che le...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 14 gennaio 2014, n.1248. La condotta del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio che utilizzi il telefono d'ufficio per fini personali, al di fuori dei casi di urgenza nonché di specifiche e legittime autorizzazioni, integra il reato di peculato d'uso solo se produce un danno apprezzabile al patrimonio della Pubblica Amministrazione o di terzi, ovvero una lesione concreta alla funzionalità dell'ufficio, mentre deve ritenersi penalmente irrilevante se non presenta conseguenze economicamente e funzionalmente significative
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI SENTENZA 14 gennaio 2014, n.1248 Ritenuto in fatto 1. La Corte di Appello di Milano con sentenza del 19 novembre 2011 confermava in punto di responsabilità la sentenza del Tribunale di Lodi del 20 maggio 2010 di condanna di C.M. , ritenendo integrata l’attenuante di cui all’articolo 323 bis...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 24 febbraio 2014, n. 4366. L'amministratore puo' essere convenuto in giudizio per qualunque azione concernente le parti comuni dell'edificio – raccordandola con il principio dell'attribuzione in capo all'assemblea di condominio del potere gestorio, ha affermato che l'amministratore di condominio puo' anche costituirsi in giudizio e impugnare la sentenza sfavorevole, anche senza previa autorizzazione a tanto dall'assemblea, ma dovra', in tal caso, ottenere la necessaria ratifica del suo operato da parte dell'assemblea per evitare pronuncia di inammissibilita' dell'atto di costituzione ovvero di impugnazione
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 24 febbraio 2014, n. 4366 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TRIOLA Roberto Michele – Presidente Dott. MIGLIUCCI Emilio – Consigliere Dott. MATERA Lina – Consigliere Dott. CORRENTI Vincenzo – Consigliere Dott. FALASCHI...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 26 febbraio 2014, n. 9300. Quando il Magistrato di Sorveglianza travalica la sua competenza funzionale quando si occupa di una modalità esecutiva dell’isolamento che non gli compete
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 26 febbraio 2014, n. 9300 Ritenuto in fatto 1. – Con ordinanza deliberata in data 11 giugno 2013, depositata in cancelleria il 12 giugno 2013, il Magistrato di Sorveglianza di Reggio Emilia accoglieva l’istanza avanzata nell’interesse di F.G., volta a ottenere la cessazione del divieto di comunicare con...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 26 febbraio 2014, n. 9367. Dichiarato responsabile del reato di cui all’art. 612 co. II CP., ascrittogli per avere, nel corso di un colloquio avuto con un’insegnante della figlia, nella scuola elementare, minacciato di morte la ex moglie, il suo compagno e la stessa figlia, mostrando alla professoressa la pistola che deteneva in una valigetta
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 26 febbraio 2014, n. 9367 Ritenuto in fatto Con sentenza in data 5.11.2012 la Corte di Appello di Palermo riformava parzialmente la sentenza del Giudice Monocratico del Tribunale di Trapani, in data 3.12.10, con la quale A.G. era stato dichiarato responsabile del reato di cui all’art. 612 co....