Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 16 dicembre 2014, n. 26427 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TRIOLA Roberto Michele – rel. Presidente Dott. BURSESE Gaetano Antonio – Consigliere Dott. PETITTI Stefano – Consigliere Dott. PICARONI Elisa – Consigliere...
Categoria: Sezioni Diritto
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 17 dicembre 2014, n. 26592. La censura, ai sensi del disposto di cui all'articolo 366 c.p.c., comma 1, n. 4, deve essere, a pena d'inammissibilita', dedotta non solo con l'indicazione delle norme di diritto asseritamente violate ma anche con la specifica indicazione delle affermazioni in diritto contenute nella sentenza impugnata che motivatamente si assumano in contrasto con le norme regolatrici della fattispecie e con l'interpretazione delle stesse fornita dalla giurisprudenza di legittimita' o dalla prevalente dottrina
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 17 dicembre 2014, n. 26592 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIDIRI Guido – Presidente Dott. BANDINI Gianfranco – Consigliere Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Consigliere Dott. DORONZO Adriana – rel. Consigliere Dott. PATTI Adriano...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 31 dicembre 2014, n. 6464. Il requisito del possesso di un reddito minimo idoneo al sostentamento dello straniero e del suo nucleo familiare, prescritto per il rilascio di entrambe le tipologie di permesso di soggiorno nella specie negate al ricorrente, costituisce condizione soggettiva indefettibile e non eludibile, sia perché attesta la sostenibilità dell’ingresso dello straniero nella comunità nazionale, sia perché garantisce che il cittadino extracomunitario non si dedichi, per il suo mantenimento, ad attività illecite o criminose
Consiglio di Stato sezione III sentenza 31 dicembre 2014, n. 6464 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5843 del 2014, proposto da: GL.PR., rappresentato e difeso dall’avv. Na.Zo., con domicilio eletto presso Al.Pl. in...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 31 dicembre 2014, n. 6469. Il rilascio e il rinnovo di licenza di p.s. è disciplinato da norme particolarmente rigorose sul piano oggettivo e soggettivo, e ciò vale anche per quella in questione connessa proprio all'uso delle armi e quindi al possesso di requisiti soggettivi di specifica affidabilità. Di conseguenza viene altresì riconosciuta la più ampia discrezionalità dell'Amministrazione nella valutazione in ordine al possesso di quei requisiti sulla base degli elementi e delle risultanze in atto sussistenti e che si deve esplicitare in un complessivo giudizio e in una motivazione, sia pure sintetica, di carattere concreto e non astratto. Nella fattispecie la Sezione condivide le argomentazioni già svolte in sintesi ma specifiche dal T.A.R., che, dopo aver richiamato il contesto normativo, ha sottoposto a sindacato i singoli fatti posti a base del provvedimento impugnato con considerazioni a favore dell'accoglimento del ricorso dell'interessato, come detto perché "non esisteva alcun accertamento oggettivo dei fatti" che giustificasse il giudizio negativo di "sopravvenuta inaffidabilità".
Consiglio di Stato sezione III sentenza 31 dicembre 2014, n. 6469 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5941 del 2009, proposto da: Ministero dell’Interno, rappresentato e difeso per legge dall’Avvocatura generale dello Stato, domiciliata...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 dicembre 2014, n. 50628. E’ escluso che una fattura priva dei requisiti indicati dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972, articolo 21, comma 2, possa qualificarsi come tale ne' come documento in tutto e per tutto parificabile, per via normativa, ex articolo 1, alle fatture propriamente dette
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 3 dicembre 2014, n. 50628 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. GAZZARA Santi – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 4 dicembre 2014, n. 50963. La trascrizione di brani piu' o meno rappresentativi del compendio probatorio nell'ambito del provvedimento cautelare non e' adempimento equipollente alle prescritte procedure di ostensione degli atti relativi. la difesa deve essere in grado di esprimere le sue deduzioni sull'atto-documento costituente la fonte di prova e non su una rappresentazione di esso, pur se presuntivamente esatta, che ne abbia fatto il giudice
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 4 dicembre 2014, n. 50963 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IPPOLITO Francesco – Presidente Dott. LEO Guglielmo – rel. Consigliere Dott. VILLONI Orlando – Consigliere Dott. DE AMICIS Gaetano – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 3 dicembre 2014, n. 50659. L'elemento materiale del reato di cui all'articolo 633 c.p., e' costituito dall'arbitraria invasione di terreni o edifici, mentre l'elemento soggettivo (dolo specifico) consiste nel fine di occuparli o trarre altrimenti profitto. il termine "invasione" non va inteso in senso etimologico e cioe' come azione tumultuosa e violenta compiuta da piu' persone sulla totalita' del bene, essendo, al contrario, sufficiente che l'accesso o la penetrazione arbitraria nel fondo o nell'edificio altrui siano effettuati al fine di immettersi (arbitrariamente, quindi, illegittimamente) nel possesso o trarre un qualunque profitto
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 3 dicembre 2014, n. 50659 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GENTILE Mario – Presidente Dott. IANNELLI Enzo – Consigliere Dott. MACCHIA Alberto – Consigliere Dott. CERVADORO Mirella – Consigliere Dott. ALMA Marco...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 9 dicembre 2014, n. 51095. La mancanza di specificita' del motivo deve essere apprezzata, non solo per la sua genericita', come indeterminatezza, ma anche per la mancanza di correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell'impugnazione, questa non potendo ignorare le esplicitazioni del giudice censurato senza cadere nel vizio di aspecificita' conducente, a mente dell'articolo 591 c.p.p., comma 1, lettera c), all'inammissibilita'.
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 9 dicembre 2014, n. 51095 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SAVANI Piero – Presidente Dott. MICCOLI Grazia – Consigliere Dott. MICHELI Paolo – Consigliere Dott. PISTORELLI Luca – Consigliere Dott. POSITANO Gabriele –...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 15 dicembre 2014, n. 52077. La c.d. bancarotta "riparata" si configura, determinando l'insussistenza dell'elemento materiale del reato, quando la sottrazione dei beni venga annullata da un'attività di segno contrario, che reintegri il patrimonio dell'impresa prima della soglia cronologica costituita dalla dichiarazione di fallimento, così annullando il pregiudizio per i creditori o anche la sola potenzialità di un danno per le ragioni creditorie, i quali integrano l'offesa tipica della bancarotta fraudolenta patrimoniale che è reato di pericolo
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 15 dicembre 2014, n. 52077 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FERRUA Giuliana – Presidente Dott. OLDI Paolo – Consigliere Dott. LAPALORCIA Grazia – rel. Consigliere Dott. FUMO Maurizio – Consigliere Dott. ZAZA...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 12 dicembre 2014, n. 26229. Una volta maturato il diritto alla pensione d'anzianita', l'ente previdenziale debitore non puo' con atto unilaterale, regolamentare o negoziale, ridurne l'importo, tanto meno adducendo generiche ragioni finanziarie, poiche' cio' lederebbe l'affidamento dei pensionato, tutelato dal capoverso dell'articolo 3 Cost., nella consistenza economica del proprio diritto soggettivo
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 12 dicembre 2014, n. 26229 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente Dott. DE RENZIS Alessandro – rel. Consigliere Dott. MAISANO Giulio – Consigliere Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. BERRINO Umberto...