Suprema Corte di Cassazione Sezione III sentenza 15 ottobre 2015, n. 20889 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SALME’ Giuseppe – Presidente Dott. AMENDOLA Adelaide – Consigliere Dott. AMBROSIO Annamaria – Consigliere Dott. DE STEFANO Franco – Consigliere Dott. PELLECCHIA...
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 15 ottobre 2015, n. 20843. In tema disciplina del personale dipendente da società e consorzi concessionari di autostrade o trafori, la previsione della disciplina collettiva che compensa con maggiorazioni retributive il lavoro notturno e il lavoro notturno festivo non può ritenersi circoscritta al solo personale turnista impiegato a tempo pieno, ma si estende, ricorrendone le condizioni fattuali, anche a quello impiegato a tempo parziale
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 15 ottobre 2015, n. 20843 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VENUTI Pietro – Presidente Dott. MAISANO Giulio – Consigliere Dott. BERRINO Umberto – rel. Consigliere Dott. DORONZO Adriana – Consigliere Dott. GHINOY Paola...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 28 ottobre 2015, n. 43419. L’eventuale divergenza tra dispositivo e motivazione della sentenza non può essere sempre risolta ricorrendo al criterio della prevalenza dei primo sulla seconda, atteso che la motivazione conserva la sua funzione di spiegazione e chiarimento delle ragioni per cui il giudice è pervenuto alla decisione e pertanto ben può contenere elementi certi e logici che facciano ritenere errato il dispositivo o parte di esso
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 28 ottobre 2015, n. 43419 Ritenuto in fatto 1. II GUP del Tribunale di Cosenza, pronunciando nei confronti dell’odierno ricorrente, F.M., e di sei coimputati, con sentenza dei 22.1.2014, all’esito di giudizio abbreviato, lo giudicava per i seguenti reati: L1) artt. 81 cpv. c.p. e 73 DPR 309/90...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 29 ottobre 2015, n. 43624. Risponde del reato previsto dall’art. 189, comma sesto (in relazione al comma primo), il soggetto che, coinvolto in un sinistro con danni alle persone, effettui soltanto una sosta momentanea, insufficiente a garantire l’adempimento degli obblighi di fermarsi e di fornire le proprie generalità ai fini del risarcimento, nella consapevolezza di aver causato un incidente idoneo ad arrecare danno alle persone (rilevando solo in un successivo momento il definitivo accertamento delle effettive conseguenze del sinistro). Quanto al reato di omissione di soccorso, la consapevolezza che la persona coinvolta nell’incidente ha bisogno di soccorso può assumere la forma dei dolo eventuale, “che si configura normalmente in relazione all’elemento volitivo, ma che può attenere anche all’elemento intellettivo, quando l’agente consapevolmente rifiuti di accertare la sussistenza degli elementi in presenza dei quali il suo comportamento costituisce reato, accettandone per ciò stesso l’esistenza
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 29 ottobre 2015, n. 43624 Ritenuto in fatto 1. F.P. ricorre avverso la sentenza indicata in epigrafe con la quale la Corte di appello di Milano ha confermato quella pronunciata dal Tribunale del medesimo capoluogo, con la quale egli é stato giudicato responsabile dei reati di cui rispettivamente...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 28 ottobre 2015, n. 43467. Il delitto di cui all’art. 380 comma primo cod. pen. (patrocinio infedele) è un reato che richiede per il suo perfezionamento, in primo luogo, una condotta del patrocinatore irrispettosa dei doveri professionali stabiliti per fini di giustizia a tutela della parte assistita ed, in secondo luogo, un evento che implichi un nocumento agli interessi di quest’ultimo, inteso questo non necessariamente in senso civilistico di danno patrimoniale, ma anche nel senso di mancato conseguimento dei beni giuridici o dei benefici di ordine anche solo morale che alla stessa parte sarebbero potuti derivare dal corretto e leale esercizio del patrocinio legale
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI SENTENZA 28 ottobre 2015, n. 43467 Ritenuto in fatto Con sentenza del 12.11.2014 la Corte di appello di Lecce, a seguito di gravame interposto dall’imputato P.G. avverso la sentenza emessa il 27.1.2012 dal locale Tribunale, in riforma della decisione ha rideterminato la pena inflitta al predetto, giudicato responsabile dei...
LEGGE 19 ottobre 2015, n. 173. Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, sul diritto alla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare
Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, sul diritto alla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare. G.U. n. 252 del 29 ottobre 2015 Articolo 1 All’articolo 4 della legge 4 maggio 1983, n. 184, e successive modificazioni, dopo il comma 5 sono inseriti i seguenti: «5-bis. Qualora, durante un prolungato...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 29 ottobre 2015, n. 22107. In tema di garanzia per vizi della cosa venduta, ai fini della decorrenza del termine breve di otto giorni per la denuncia, solo per il “vizio apparente”, che è quello rilevabile attraverso un rapido e sommario esame del bene utilizzando una diligenza inferiore a quella ordinaria, il “dies a quo” decorre dal giorno del ricevimento della mercé, mentre per gli altri vizi il termine decorre dal momento della “scoperta”, la quale si ha allorquando il compratore abbia acquistato “certezza” (e non semplice sospetto) che il vizio sussista. In tema di vendita di cose mobili da trasportare da un luogo ad un altro, l’art. 1511 c.c., facendo decorrere il termine per la denuncia dei vizi dal ricevimento, impone un onere di diligenza a carico del compratore, consistente nel dovere di esaminare con tempestività la cosa, ponendosi così in grado di rilevarne i difetti eventuali anche, se del caso, con una indagine a campione. La disposizione in esame, tuttavia, si riferisce ai soli vizi apparenti, mentre per i vizi non apparenti il termine per la denuncia, in base alla regola generale posta dall’art. 1495 c.c., decorre dal momento della loro scoperta, e cioè dal giorno in cui l’acquirente abbia acquisito la certezza della loro esistenza.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II SENTENZA 29 ottobre 2015, n. 22107 Ritenuto in fatto Con atto di citazione notificato il 6-10-2001 D.P.G. esponeva che aveva commissionato alla Marseglia Center s.p.a. un pavimento di marca Marazzi di prima scelta di mq. 90,88, pagando un importo di Euro 7.415,37; che la mercé era stata consegnata il...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 22 ottobre 2015, n. 4866. È legittima la sospensione della licenza per 6 giorni stabilita da un Comune nei confronti di un tassista che non ha seguìto – effettuando la corsa – il percorso “più breve” in termini di distanza. La sentenza – come è risultato dall’esposto presentato dal passeggero del taxi – ha precisato che vi è stata una differenza di prezzo tra il percorso “più breve” che avrebbe dovuto essere effettuato, ed il percorso “più lungo” che è stato realmente compiuto, e che – data l’ora tarda di questo trasporto (h. 22,30) – non si poteva invocare l’utilizzo del percorso “più conveniente in relazione alle condizioni di traffico del momento”
Consiglio di Stato sezione V sentenza 22 ottobre 2015, n. 4866 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4534 del 2006, proposto dal Comune di Genova, in persona del sindaco in carica, rappresentato e...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 22 ottobre 2015, n. 4869. Non è sanabile l’irregolarità causata dalla mancata produzione di documenti sui requisiti della capacità economico-finanziaria, e non è quindi possibile l’integrazione o la regolarizzazione postuma di essi. La sentenza ha precisato che in questo caso i vizi non sono mere irregolarità formali, ma vizi sostanziali, che non sono quindi sanabili in un momento successivo
Consiglio di Stato sezione V sentenza 22 ottobre 2015, n. 4869 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 8705 del 2012, proposto da SS. Sport Management S.p.A., in persona del legale rappresentante in carica, rappresentata...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 9 ottobre 2015, n. 40708. Il medico che assuma di aver rispettato le regole di diligenza e i protocolli ufficiali deve allegare le linee guida alle quali egli ha conformato la propria condotta, al fine della verifica della loro correttezza e scientificità
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 9 ottobre 2015, n. 40708 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. BIANCHI Luisa – Consigliere Dott. MARINELLI Felicetta – Consigliere Dott. CIAMPI Francesco – rel. Consigliere Dott....