Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 28 gennaio 2016, n. 1628 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETITTI Stefano – Presidente Dott. PARZIALE Ippolisto – Consigliere Dott. MANNA Felice – Consigliere Dott. CORRENTI Vincenzo – Consigliere Dott....
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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 28 gennaio 2016, n. 1627. Ai fini della liquidazione dell’onorario del consulente tecnico d’ufficio, l’unicità dell’incarico non è esclusa dalla pluralità degli accertamenti domandati dal giudice, i quali impongono tuttavia una diversificazione ai fini della liquidazione del compenso: allorché il consulente sia chiamato ad operare una molteplicità di accertamenti tra loro autonomi ed indipendenti, egli avrà diritto ad una remunerazione che, sebbene unica, deve tener conto del valore dei singoli accertamenti realizzati; laddove, invece, la pluralità degli accertamenti non precluda l’omogeneità dell’oggetto della domanda posta dal giudice, il consulente avrà diritto ad un compenso che tenga conto del valore della controversia nella sua complessità
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 28 gennaio 2016, n. 1627 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETITTI Stefano – Presidente Dott. MANNA Felice – Consigliere Dott. D’ASCOLA Pasquale – Consigliere Dott. FALASCHI Milena – rel. Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione I, ordinanza 28 gennaio 2016, n. 1611. Rimessa alle Sezioni Unite la decisione sulla notifica dell’appello al legale cancellato dall’albo, profili problematici che la questione pone a carico della parte il cui difensore si cancelli volontariamente dall’albo senza darne notizia e senza comunicare l’avvenuta notificazione dell’atto di appello
Suprema Corte di Cassazione sezione I ordinanza 28 gennaio 2016, n. 1611 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. GIANCOLA Maria Cristina – Consigliere Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto –...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 28 gennaio 2016, n. 1617. Il procedimento di opposizione a liquidazione delle spese in materia di giustizia, anche se riferito a liquidazioni inerenti ad attività espletate nel penale, «presenta carattere di autonomo giudizio avente ad oggetto una controversia di natura civile incidente su situazione soggettiva dotata della consistenza di diritto soggettivo patrimoniale». Di conseguenza, deve considerarsi parte necessaria di tali procedimenti «anche l’erario, da identificarsi nel ministero della Giustizia in quanto titolare del rapporto di debito»
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 28 gennaio 2016, n. 1617 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SALVAGO Salvatore – Presidente Dott. GIANCOLA Maria Cristina – Consigliere Dott. CAMPANILE Pietro – rel. Consigliere Dott. SAMBITO M. Giovanna Concetta –...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 26 gennaio 2016, n. 1421. Non serve una maggioranza qualificata per approvare la delibera condominiale che prevede la rotazione dei posti auto all’interno del cortile purché sia assicurato il diritto al pari uso di tutti i condomini. Per uso delle cose comuni deve intendersi non solo l’uso identico in concreto (se possibile), ma anche la ricerca di un rapporto di equilibrio fra tutte le possibili concorrenti utilizzazioni del bene comune da parte dei partecipanti al condominio
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 26 gennaio 2016, n. 1421 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MAZZACANE Vincenzo – Presidente Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. ORICCHIO Antonio – rel. Consigliere Dott. PICARONI Elisa – Consigliere Dott. CRISCUOLO...
Consiglio di Stato, adunanza plenaria, sentenza 9 febbraio 2016, n. 2. L’art. 42-bis del d.P.R. n. 327 del 2001 configura un procedimento ablatorio sui generis, caratterizzato da una precisa base legale, semplificato nella struttura (uno actu perficitur), complesso negli effetti (che si producono sempre e comunque ex nunc), il cui scopo non è (e non può essere) quello di sanatoria di un precedente illecito perpetrato dall’Amministrazione (perché altrimenti integrerebbe una espropriazione indiretta per ciò solo vietata), bensì quello autonomo, rispetto alle ragioni che hanno ispirato la pregressa occupazione contra ius, consistente nella soddisfazione di imperiose esigenze pubbliche, redimibili esclusivamente attraverso il mantenimento e la gestione di qualsiasi opera dell’infrastruttura realizzata sine titulo
CONSIGLIO DI STATO ADUNANZA PLENARIA SENTENZA 9 febbraio 2016, n.2 SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 23 di A.P. del 2014, proposto dalla Signora Carmela Marraffa, rappresentata e difesa dall’avvocato Carlo Caniglia, domiciliata ai sensi dell’art. 25 c.p.a. presso la Segreteria della Quarta Sezione del Consiglio di Stato in Roma, piazza Capo di Ferro...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 14 gennaio 2016, n. 1327. La condotta del pubblico ufficiale o dell’incaricato di un pubblico servizio che utilizzi il telefono di ufficio per fini personali, al di fuori dei casi di urgenza o di specifiche e legittime autorizzazioni, integra il reato di peculato d’uso allorché produca un danno apprezzabile al patrimonio della Pubblica Amministrazione o di terzi, ovvero una lesione concreta alla funzionalità dell’ufficio. Viceversa, deve ritenersi penalmente irrilevante se non presenta conseguenze economicamente e funzionalmente significative
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 14 gennaio 2016, n. 1327 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio – Presidente Dott. PAOLONI G. – rel. Consigliere Dott. PETRUZZELLIS Anna – Consigliere Dott. DI SALVO Emanuel – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 26 gennaio 2016, n. 1404. La prova della “partecipatio fraudis” del terzo, necessaria ai fini dell’accoglimento dell’azione revocatoria ordinaria nel caso in cui l’atto dispositivo sia oneroso e successivo al sorgere del credito, può essere ricavata anche da presunzioni semplici, ivi compresa la sussistenza di un vincolo parentale tra il debitore ed il terzo, quando tale vincolo renda estremamente inverosimile che il terzo non fosse a conoscenza della situazione debitoria gravante sul disponente
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 26 gennaio 2016, n. 1404 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ARMANO Uliana – Presidente Dott. FRASCA Raffaele – Consigliere Dott. SCARANO Luigi Alessandro – Consigliere Dott. RUBINO Lina – rel....
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 26 gennaio 2016, n. 1372. La sentenza con cui il giudice, in sede di opposizione a decreto ingiuntivo, dichiara l’incompetenza territoriale, non comporta anche la declinatoria della competenza funzionale a decidere sull’opposizione, ma contiene, ancorché implicita, la declaratoria di invalidità e revoca del decreto: nel riconoscersi incompetente nel merito, infatti, il giudice dell’opposizione implicitamente, ma necessariamente, revoca il decreto ingiuntivo emesso sul presupposto di tale competenza
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 26 gennaio 2016, n. 1372 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. BERNABAI Renato – Consigliere Dott. VALITUTTI Antonio – Consigliere Dott. ACIERNO Maria – Consigliere Dott. NAZZICONE...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 26 gennaio 2016, n. 1334. In tema di verifiche tributarie, il termine di permanenza degli operatori civili o militari dell’Amministrazione finanziaria presso la sede del contribuente è meramente ordinatorio, in quanto nessuna disposizione lo dichiara perentorio o stabilisce la nullità degli atti compiuti dopo il suo decorso, né la nullità di tali atti può ricavarsi dalla “ratio” delle disposizioni in materia, apparendo sproporzionata la sanzione del venir meno del potere accertativo fiscale a fronte del disagio arrecato al contribuente dalla più lunga permanenza degli agenti dell’Amministrazione
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 26 gennaio 2016, n. 1334 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IACOBELLIS Marcello – Presidente Dott. CARACCIOLO Giuseppe – rel. Consigliere Dott. CIGNA Mario – Consigliere Dott. COSENTINO Antonello – Consigliere...