Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21198
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21198

Non sussiste la condizione di cosiddetta quasi-flagranza qualora l’inseguimento dell’indagato da parte della P.G. sia stato iniziato” non gia’ a seguito e a causa della “diretta percezione dei fatti da parte della polizia giudiziaria”, bensi’ “per effetto e solo dopo l’acquisizione di informazioni da parte di terzi   Suprema Corte di Cassazione sezione I penale...

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 24 maggio 2016, n. 21596
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 24 maggio 2016, n. 21596

Ai fini della configurabilità del dolo specifico di profitto che concorre a connotare il delitto di ricettazione, non è necessaria l’ingiustizia del profitto perseguito dall’agente   Suprema Corte di Cassazione sezione II penale sentenza 24 maggio 2016, n. 21596 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 25 maggio 2016, n. 21950
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 25 maggio 2016, n. 21950

Legittimo il sequestro dei documenti fiscali, contabili ed extracontabili se necessari a ricostruire le mosse di una complessa organizzazione costituita per evadere l’Iva sui carburanti   Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 25 maggio 2016, n. 21950 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta...

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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 25 maggio 2016, n. 21957

La nuova legge sulla Green Economy (221/2015) impone al produttore iniziale o ad altro detentore di rifiuti di rame o metalli che non provvede al loro trattamento di consegnarli unicamente a imprese autorizzate Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 25 maggio 2016, n. 21957 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 maggio 2016, n. 21987
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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 maggio 2016, n. 21987

Illegittima la confisca dei beni del liquidatore senza la prova che non abbia soddisfatto i crediti tributari anteriori all’assegnazione di beni ai soci o associati, o soddisfatto crediti di ordine superiore a quelli tributari   Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 26 maggio 2016, n. 21987 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza  26 maggio 2016, n. 10934
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 maggio 2016, n. 10934

In presenza di un prospetto di offerta pubblica di sottoscrizione di azioni societarie, contenente informazioni fuorvianti in ordine alla situazione patrimoniale della società, l’emittente al quale le errate informazioni siano imputabili, anche solo a titolo di colpa risponde verso gli investitori del danno subito per avere acquistato titoli di valore inferiore a quello che il...

Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 27 maggio 2016, n. 22474
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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 27 maggio 2016, n. 22474

Sussiste il delitto di false comunicazioni sociali, con riguardo alla esposizione o alla omissione di fatti oggetto di valutazione, se, in presenza di criteri di valutazione normativamente fissati o dicriteri tecnici generalmente accettati, l’agente da tali criteri si discosti consapevolmente esenza darne adeguata informazione giustificativa, in modo concretamente idoneo ad indurre in errore i destinatari...

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Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 26 maggio 2016, n. 22147

Qualora siano prospettabili diverse ipotesi alternative in ordine alla ricostruzione del processo causale dell’evento, non è censurabile la sentenza che affermi la sussistenza del nesso causale tra la condotta e l’evento e con essa la responsabilità dell’imputato, senza precisare quale tra esse si sia realmente verificata, qualora identiche siano le conseguenze giuridiche dall’una e dall’altra...

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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 31 maggio 2016, n. 11263

La disciplina del credito documentario è regolata da un complesso normativo sorto dalle prassi del commercio internazionale, stratificatosi nel tempo ed adottato da diversi istituti bancari. Detto complesso di norme è riconducibile all’istituto giuridico delle clausole d’uso (art. 1340 c.c.) e non alla categoria degli usi giuridici e/o normativi. Ne consegue che il rigoroso controllo...

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Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 16 maggio 2016, n. 20125

Il sanitario che opera in equipe, oltre al rispetto delle regole cautelari connesse alle specifiche mansioni svolte, non può esimersi dal valutare l’attività precedente o contestuale svolta da altro collega – sia pure specialista in altra disciplina – e dal controllarne la correttezza, ponendo se del caso rimedio ad errori altrui che siano evidenti e...