La partecipazione alle attività preparatorie del delitto e, in particolare, ai sopralluoghi nella sede della progettata esecuzione di esso, costituisce condotta concorsuale a norma dell’art. 110 c.p., poichè la concezione unitaria del concorso di persone nel reato comporta che l’attività del concorrente possa essere rappresentata da qualsiasi comportamento esteriore che fornisca un apprezzabile contributo, in...
Categoria: Sezioni Diritto
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 27 giugno 2016, n.13224
In ordine alla qualificazione del danno da occupazione abusiva di immobile, il danneggiato è onerato della prova del pregiudizio patrimoniale subito dalla lesione del diritto reale o personale esercitato sul bene, o comunque della situazione di fatto consistente nel legittimo esercizio del possesso, pregiudizio che non coincide con l’evento lesivo, essendo un “quid” ontologicamente distinto...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 27 giugno 2016, n.13218
Posto che è onere della parte appellante produrre in giudizio il proprio fascicolo di primo grado, il mancato rinvenimento, nel fascicolo di parte, al momento della decisione della causa in secondo grado, dei documenti già prodotti nel giudizio di primo grado su cui la medesima parte assuma di aver basato la propria pretesa dedotta in...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 22 giugno 2016, n. 12962
La domanda di adozione di una minore proposta dalla partner della madre biologica con questa stabilmente convivente non determina in astratto un conflitto di interessi tra il genitore biologico e il minore adottando, ma richiede che l’eventuale conflitto sia accertato in concreto dal giudice. Per l’adozione in casi particolari ex art. 44, comma 1, lett....
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 20 giugno 2016, n. 25453
Il sequestro preventivo sui beni dell’imputato il cui valore è di gran lunga superiore rispetto a quanto ritenuto dal Pm come importo del profitto deve essere ridotto perchè viziato da parziale ultrapetizione Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 20 giugno 2016, n. 25453 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 22 giugno 2016, n. 25815
L’art. 649 c.p.p., nella parte in cui vieta di sottoporre ad un nuovo processo penale per il medesimo fatto un soggetto già giudicato, non può trovare applicazione invece con riferimento all’ipotesi in cui il singolo sia destinatario di sanzioni applicate dal giudice penale e da un’autorità amministrativa Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 16 giugno 2016, n. 25027
In tema di reati sessuali, la condotta induttiva prevista dall’art. 600 bis cod. pen., può anche consistere in una attività di incoraggiamento e/o persuasione nei confronti di soggetto minore che abbia anche ventilato l’eventualità di contatti sessuali con adulti, sfruttando proprio l’immaturità ed inesperienza giovanile e contribuendo, così, in maniera significativa – ed anzi, decisiva...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 15 giugno 2016, n. 24847
In tema di sottrazione fraudolenta di olii minerali al pagamento delle accise, la confisca del mezzo di proprietà di un terzo estraneo al reato, utilizzato per il trasporto della merce, è esclusa solo se tale soggetto fornisce la prova non semplicemente della sua buona fede, ma, specificamente, di non aver potuto prevedere, per cause indipendenti...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 21 giugno 2016, n. 12845
In tema di valutazione delle prove, nel nostro ordinamento, vige il principio del libero convincimento del giudice. La Cassazione, pronunciandosi in merito ad una controversia avente ad oggetto un sinistro stradale, ha ritenuto non vincolante per il giudice il verbale di constatazione amichevole Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 21 giugno 2016, n....
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 21 giugno 2016, n. 12741
Nella liquidazione delle spese processuali relative ad un’attività difensiva ormai esaurita, il Giudice deve applicare la normativa vigente al tempo in cui l’attività stessa è stata compiuta, sicché, per l’attività conclusa nella vigenza del d.m. n. 127 del 2004, deve applicare le tariffe da questo previste e non i parametri sopravvenuti ai sensi dell’art. 41...