I principi in tema di c.d. prospective overruling attengono unicamente alle regole processuali e non si applicano, pertanto, all’ipotesi di mutamento giurisprudenziale relativo all’esistenza dei presupposti applicativi dell’IRAP Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 27 luglio 2016, n. 15530 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA...
Categoria: Sezioni Diritto
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 26 luglio 2016, n. 15513
Vanno rimessi gli atti al Primo Presidente per l’eventuale investitura delle Sezioni Unite affinché esse riesaminino la questione se il ricorso per cassazione immotivatamente contrario alla giurisprudenza di legittimità, a norma dell’art. 360 bis, n. 1, c.p.c., debba essere rigettato per manifesta infondatezza anziché dichiarato inammissibile Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 26...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 26 luglio 2016, n. 15395
Il danno biologico-terminale, che è sempre presente a prescindere dallo stato di coscienza del leso, va liquidato negli importi previsti dalle tabelle relative alla invalidità temporanea assoluta, salvo il risarcimento, da apprezzarsi con criterio equitativo puro, nel caso in cui alla gravità delle lesioni si accompagni la sofferenza psichica (danno catastrofico) determinata dalla coscienza della...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 26 luglio 2016, n. 15394
In caso di richiesta di risarcimento danni per il malfunzionamento della sbarra del Telepass, occorre necessariamente l’allegazione della ritolarita’ di un rapporto “telepass” Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 26 luglio 2016, n. 15394 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli...
Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 25 luglio 2016, n. 15283
La competenza della Corte d’Appello in unico grado è la regola generale prevista dall’ordinamento di settore per la determinazione giudiziale delle indennità dovute, nell’ambito di un procedimento espropriativo, a fronte della privazione o compressione del diritto dominicale dell’espropriato; tale regola si applica, perciò, anche alla determinazione dell’indennità per la c.d. occupazione sanante Suprema Corte di...
Corte di Cassazione, sezione III penale, 28 luglio 2016, n.33051
Il requisito della attualità non può essere equiparato all’imminenza del pericolo di commissione di un ulteriore reato (o di fuga, o di inquinamento probatorio), ma sta invece ad indicare la continuità del periculum libertatis nella sua dimensione temporale, che va apprezzata sulla base della vicinanza ai fatti in cui si è manifestata la potenzialità criminale...
Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 29 luglio 2016, n. 33216
L’ordinanza di rigetto della richiesta di messa alla prova non è autonomamente impugnabile, ma è appellabile unitamente alla sentenza di primo grado, ai sensi dell’art. 586 c.p.p., in quanto l’art. 464 -quater, comma 7, c.p.p., nel prevedere il ricorso per cassazione, si riferisce unicamente al provvedimento con cui il giudice, in accoglimento della richiesta dell’imputato,...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 15 luglio 2016, n. 30249
È punibile con il reato di riciclaggio colui che sostituisce il denaro di provenienza illecita con altre somme da destinare poi ad attività lecite; è punibile, invece, con il reato di impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita colui che utilizza direttamente il denaro illecito per svolgere nuove attività Suprema Corte di Cassazione...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 luglio 2016, n. 15415
La conoscenza dello stato di insolvenza da parte del terzo contraente deve essere effettiva ma può essere provata anche con indizi e fondata su elementi di fatto purché idonei a fornire la prova per presunzione di tale effettività. La scelta degli elementi che costituiscono la base della presunzione ed il giudizio logico con cui dagli...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 luglio 2016, n. 15421
Il giudice al quale sia chiesto di ammettere una consulenza tecnica si trova di fronte a due possibilita’: a) puo’ ritenere che la decisione della controversia non implichi necessariamente la risoluzione di questioni tecniche ovvero che la causa possa essere decisa con l’ausilio di cognizioni proprie e di nozioni di comune esperienza, nel qual caso...