La realizzazione di un muro di recinzione necessita del previo rilascio del permesso a costruire allorquando, avuto riguardo alla sua struttura e all’estensione dell’area relativa, lo stesso sia tale da modificare l’assetto urbanistico del territorio, così rientrando nel novero degli “interventi di nuova costruzione” di cui all’articolo 3, lettera e), del Dpr n. 380 del...
Categoria: Diritto Urbanistico
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 20 marzo 2017, n. 1225
Ai fini della sanatoria di un abuso edilizio costituito da un fabbricato realizzato in parte nella fascia di rispetto di una strada statale, trova applicazione la normativa statale ex art. 33 della l. 47/985, in base al quale il divieto di costruzione entro la fascia di rispetto del nastro stradale è un vincolo che comporta...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 17 marzo 2017, n. 1191
In sede di pianificazione generale del territorio la discrezionalità, di cui l’Amministrazione dispone per quanto riguarda le scelte in ordine alle destinazioni dei suoli, è talmente ampia da non richiedere una particolare motivazione al di là di quella ricavabile dai criteri e principi generali che ispirano il piano regolatore generale, potendosi derogare a tale regola...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 20 febbraio 2017, n. 7967
In caso di abuso edilizio non può essere eseguita la demolizione dell’opera senza aver prima analizzato i documenti integrativi richiesti e presentati dall’indagato per ottenere la concessione in sanatoria Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 20 febbraio 2017, n. 7967 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 6 marzo 2017, n. 1060
Quando risulta realizzato un manufatto abusivo, e malgrado il decorso del tempo, l’amministrazione deve senza indugio emanare l’ordine di demolizione per il solo fatto di aver riscontrato opere abusive: il provvedimento deve intendersi sufficientemente motivato con l’affermazione dell’accertata abusività dell’opera, essendo “in re ipsa” l’interesse pubblico concreto ed attuale alla sua rimozione Consiglio di Stato...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 6 marzo 2017, n. 1056
Ai sensi dell’art. 32 l. n. 47/85, la verifica della compatibilità della costruzione con i valori presidiati dal vincolo va effettuata, prescindendo dalla data in cui il vincolo è stato imposto, rilevando la data d’esercizio in concreto della potestà amministrativa Consiglio di Stato sezione VI sentenza 6 marzo 2017, n. 1056 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 6 marzo 2017, n. 1052
L’annullamento del nulla osta paesaggistico comunale è consentito per qualsiasi vizio di legittimità, riscontrato nella valutazione formulata in concreto dall’ente territoriale, ivi compreso l’eccesso di potere in ogni sua figura sintomatica Consiglio di Stato sezione VI sentenza 6 marzo 2017, n. 1052 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 14 febbraio 2017, n. 6872
Una costruzione edilizia, anche se non destinata adessere abitata, può generare un abuso Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 14 febbraio 2017, n. 6872 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. DI NICOLA Vito...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 2 marzo 2017, n. 985
Sarà necessario il permesso di costruire quando il soppalco sia di dimensioni non modeste e comporti una sostanziale ristrutturazione dell’immobile preesistente, ai sensi dell’art. 3 comma 1 D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, con incremento delle superfici dell’immobile e in prospettiva ulteriore carico urbanistico. Si rientrerà invece nell’ambito degli interventi edilizi minori, per i quali...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 3 marzo 2017, n. 1001
Nel procedimento amministrativo la mancata comunicazione del preavviso di rigetto non comporta ex se l’illegittimità del provvedimento finale in quanto la norma sancita dall’art. 10 bis, l. 7 agosto 1990 n. 241 va interpretata alla luce del successivo art. 21 octies comma 2 il quale, nell’imporre al giudice di valutare il contenuto sostanziale del provvedimento...