La declaratoria di illegittima costituzionale dell’articolo 181, comma 1 bis,  Decreto Legislativo n. 42 del 2004
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La declaratoria di illegittima costituzionale dell’articolo 181, comma 1 bis, Decreto Legislativo n. 42 del 2004

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 9 aprile 2018, n. 15758. Con sentenza della Corte cost. n. 56 del 11/01/2016, pubblicata sulla G.U. del 30/03/2016, e’ stata dichiarata l’illegittimita’ costituzionale dell’articolo 181, comma 1 bis, Decreto Legislativo n. 42 del 2004 nella parte in cui lo stesso prevede: “: a) ricadano su immobili od...

L’art. 31 t.u., nell’individuare i soggetti colpiti dalle misure repressive nel proprietario e nel responsabile dell’abuso, considera quale soggetto passivo dell’ordine di demolizione il soggetto che ha il potere di rimuovere concretamente l’abuso, potere che compete indubbiamente al proprietario, anche se non responsabile in via diretta.
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L’art. 31 t.u., nell’individuare i soggetti colpiti dalle misure repressive nel proprietario e nel responsabile dell’abuso, considera quale soggetto passivo dell’ordine di demolizione il soggetto che ha il potere di rimuovere concretamente l’abuso, potere che compete indubbiamente al proprietario, anche se non responsabile in via diretta.

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 19 aprile 2018, n. 2364. L’art. 31 t.u., nell’individuare i soggetti colpiti dalle misure repressive nel proprietario e nel responsabile dell’abuso, considera quale soggetto passivo dell’ordine di demolizione il soggetto che ha il potere di rimuovere concretamente l’abuso, potere che compete indubbiamente al proprietario, anche se non responsabile in...

L’art. 30 Dpr n. 380 del 2001 prevede l’adozione di atti amministrativi volti a colpire e sanzionare la lottizzazione abusiva di terreni, senza che sia prevista alcuna pregiudiziale penale
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L’art. 30 Dpr n. 380 del 2001 prevede l’adozione di atti amministrativi volti a colpire e sanzionare la lottizzazione abusiva di terreni, senza che sia prevista alcuna pregiudiziale penale

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 3 aprile 2018, n. 2082. L’art. 30 Dpr n. 380 del 2001 prevede l’adozione di atti amministrativi volti a colpire e sanzionare la lottizzazione abusiva di terreni, senza che sia prevista alcuna pregiudiziale penale, cioè di previa verifica della sussistenza della responsabilità penale di cui all’art. 44, comma 1,...

Ogni trasformazione del territorio sottoposto al vincolo paesaggistico implica, a cura dell’Autorità preposta alla sua tutela, una valutazione di compatibilità del nuovo assetto, da realizzare ex novo o da mantenere a titolo di sanatoria, con i valori che esso intende proteggere e mantenere.
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Ogni trasformazione del territorio sottoposto al vincolo paesaggistico implica, a cura dell’Autorità preposta alla sua tutela, una valutazione di compatibilità del nuovo assetto, da realizzare ex novo o da mantenere a titolo di sanatoria, con i valori che esso intende proteggere e mantenere.

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 3 aprile 2018, n. 2035. Ogni trasformazione del territorio sottoposto al vincolo paesaggistico implica, a cura dell’Autorità preposta alla sua tutela, una valutazione di compatibilità del nuovo assetto, da realizzare ex novo o da mantenere a titolo di sanatoria, con i valori che esso intende proteggere e mantenere. Sentenza...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 12 marzo 2018, n. 10797. In tema di reati edilizi, per trovare applicazione il principio enunciato dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 364 del 24 marzo 1988 è necessario che dagli atti del processo risulti che l’agente abbia fatto tutto il possibile per uniformarsi alla legge
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 12 marzo 2018, n. 10797. In tema di reati edilizi, per trovare applicazione il principio enunciato dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 364 del 24 marzo 1988 è necessario che dagli atti del processo risulti che l’agente abbia fatto tutto il possibile per uniformarsi alla legge

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 12 marzo 2018, n. 10797. In tema di reati edilizi, per trovare applicazione il principio enunciato dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 364 del 24 marzo 1988 è necessario che dagli atti del processo risulti che l’agente abbia fatto tutto il possibile per uniformarsi alla legge, sicché...

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 30 marzo 2018, n. 2022. Il termine di impugnazione per gli strumenti urbanistici è ancorato alla data della loro pubblicazione o dalla comunicazione personale, e non alla data in cui il ricorrente ne afferma aver avuto piena conoscenza
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Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 30 marzo 2018, n. 2022. Il termine di impugnazione per gli strumenti urbanistici è ancorato alla data della loro pubblicazione o dalla comunicazione personale, e non alla data in cui il ricorrente ne afferma aver avuto piena conoscenza

Il termine di impugnazione per gli strumenti urbanistici è ancorato alla data della loro pubblicazione o dalla comunicazione personale, e non alla data in cui il ricorrente ne afferma aver avuto piena conoscenza. Sentenza 30 marzo 2018, n. 2022 Data udienza 15 febbraio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato...

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 30 marzo 2018, n. 2020. La semplice produzione della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà non può in alcun modo assurgere al rango di prova seppur presuntiva sull’epoca dell’abuso
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Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 30 marzo 2018, n. 2020. La semplice produzione della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà non può in alcun modo assurgere al rango di prova seppur presuntiva sull’epoca dell’abuso

La semplice produzione della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà non può in alcun modo assurgere al rango di prova seppur presuntiva sull’epoca dell’abuso; in ipotesi la dichiarazione sostitutiva può rappresentare un principio di prova potenzialmente idoneo e sufficiente a dimostrare la data di ultimazione delle opere, ma la stessa non fa ricadere sull’Amministrazione pubblica...

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 23 marzo 2018, n. 1854. La veranda realizzata chiudendo la balconata micro-veranda “storica” di cui il Comune non si è mai accorto è sempre abusiva e serve il permesso di costruire
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Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 23 marzo 2018, n. 1854. La veranda realizzata chiudendo la balconata micro-veranda “storica” di cui il Comune non si è mai accorto è sempre abusiva e serve il permesso di costruire

La veranda realizzata chiudendo la balconata micro-veranda “storica” di cui il Comune non si è mai accorto è sempre abusiva e serve il permesso di costruire per la balconata di un appartamento configura sempre «un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente», e rientra pertanto nella lista degli interventi che richiedono il...

Consiglio di Stato, sezione sesta civile, sentenza 28 marzo 2018, n. 1893. Le verande realizzate sulla balconata di un appartamento, in quanto determinano una variazione planovolumetrica ed architettonica dell’immobile nel quale vengono realizzate, sono senza dubbio soggette al preventivo rilascio di permesso di costruire.
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Consiglio di Stato, sezione sesta civile, sentenza 28 marzo 2018, n. 1893. Le verande realizzate sulla balconata di un appartamento, in quanto determinano una variazione planovolumetrica ed architettonica dell’immobile nel quale vengono realizzate, sono senza dubbio soggette al preventivo rilascio di permesso di costruire.

Ai sensi dell’art. 10, comma l, lettera c), del TUE, le opere di ristrutturazione edilizia necessitano di permesso di costruire se consistenti in interventi che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino, modifiche del volume, dei prospetti, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee...

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 20 marzo 2018, n. 1798. L’unico limite che la Soprintendenza competente incontra in tema di annullamento dell’autorizzazione paesaggistica è costituito dal divieto di effettuare un riesame complessivo delle valutazioni compiute dall’ente competente
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Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 20 marzo 2018, n. 1798. L’unico limite che la Soprintendenza competente incontra in tema di annullamento dell’autorizzazione paesaggistica è costituito dal divieto di effettuare un riesame complessivo delle valutazioni compiute dall’ente competente

L’unico limite che la Soprintendenza competente incontra in tema di annullamento dell’autorizzazione paesaggistica è costituito dal divieto di effettuare un riesame complessivo delle valutazioni compiute dall’ente competente tale da consentire la sovrapposizione o sostituzione di una nuova valutazione di merito a quella compiuta in sede di rilascio dell’autorizzazione; tale limite sussiste, però, soltanto se l’ente...