L’agevolazione “prima casa” non si applica alle abitazioni di lusso, per tali dovendosi intendere le case composte di uno o più piani costituenti unico alloggio padronale aventi una superficie utile complessiva superiore a mq., 200, esclusi i balconi, le terrazze, le cantine, le soffitte, le scale e posto macchine ed aventi come pertinenza un’area scoperta...
Categoria: Diritto Tributario
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 24 agosto 2016, n. 35459
In deroga al principio solidaristico proprio della disciplina del concorso nel reato, la condotta posta in essere dal soggetto che emette fatture per operazioni inesistenti e quella di chi si avvale di dette fatture sono autonome e non danno luogo ad un illecito plurisoggettivo. Di conseguenza, il profitto illecito conseguente alla commissione del delitto di...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 11 agosto 2016, n. 16959
Lo stato di dissesto finanziario di un Comune non lo mette al riparo dall’accertamento fiscale e la cartella di riscossione non equivale all’esecuzione forzata In sintesi dalla data della dichiarazione di dissesto dell’ente locale e sino all’approvazione del rendiconto non possono essere intraprese o proseguite azioni esecutive nei confronti dell’ente per i debiti che rientrano...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 25 agosto 2016, n. 17341
Il presupposto dell’IRAP è costituito dall’autonoma organizzazione che ricorre quando il contribuente a) sia, sotto qualsiasi forma il responsabile dell’organizzazione; b) impieghi beni strumentali eccedenti il minimo indispensabile per l’esercizio dell’attività in assenza di organizzazione oppure si avvalga, in modo non occasionale, di lavoro altrui, che superi la soglia dell’impiego di un collaboratore che esplichi...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 7 luglio 2016, n. 28225
In tema di reati tributari, commessi dal legale rappresentante o da altro organo di una persona giuridica, non è consentito procedere al sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente nei confronti di costoro, quando sia possibile il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta di denaro o di altri beni fungibili o di beni direttamente riconducibili...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 3 agosto 2016, n. 16154
Il processo tributario non e’ annoverabile tra quelli di “impugnazione- annullamento”, ma tra quelli di “impugnazione-merito”, in quanto non e’ diretto alla sola eliminazione giuridica dell’atto impugnato, ma alla pronuncia di una decisione di merito sostitutiva sia della dichiarazione resa dal contribuente, che dell’accertamento dell’ufficio; di conseguenza, ove il giudice tributario ritenga invalido l’avviso di...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 29 luglio 2016, n. 15968
Il giudice di appello in sede di rinvio dopo la cassazione della sentenza per violazione di norme di diritto è vincolato al principio affermato dalla Suprema corte e ai relativi presupposti di fatto. Ne consegue che nell’appello bis non è mai possibile riesaminare in alcun modo le questioni già decise, né gli antecedenti logici e...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 27 luglio 2016, n. 15530
I principi in tema di c.d. prospective overruling attengono unicamente alle regole processuali e non si applicano, pertanto, all’ipotesi di mutamento giurisprudenziale relativo all’esistenza dei presupposti applicativi dell’IRAP Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 27 luglio 2016, n. 15530 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 18 luglio 2016, n. 30397
L’imprenditore che, trovandosi in difficoltà economica, compie una precisa scelta di politica aziendale, tale per cui continua le attività sociali, anche ricorrendo a finanziamenti e contestualmente omette di versare l’IVA, non può invocare la forza maggiore quale causa di esclusione della punibilità. Infatti, non può dirsi, in tal caso, integrata la necessità assoluta di violare...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 22 luglio 2016, n. 15177
In tema di IVA, una fattura che in un’unica descrizione accorpi attività dai contenuti più disparati non consente d’identificare l’oggetto della prestazione, di cui deve indicare natura, qualità e quantità, e non risponde alle finalità di trasparenza e conoscibilità di cui all’art. 21 del d.P.R. n. 633 del 1972, funzionali alle attività di controllo e...