Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 13 dicembre 2013, n. 50586 Ritenuto in fatto 1. Il Tribunale di Bergamo, con sentenza del 24/10/2012, a conferma di quella emessa dal locale Giudice di pace, ha condannato G.C. , sindaco del comune di S, per minaccia nei confronti di S.R. . Alla base della resa statuizione...
Categoria: Diritto Penale e Procedura Penale
Corte di Cassazione, sezione feriale, sentenza 30 ottobre 2013, n. 44238. Colui che beve all’aperto alcolici contenuti all’interno di una bottiglia di vetro, nonostante il divieto disposto da una ordinanza sindacale, non è passibile di denuncia ma solo, eventualmente, di una sanzione amministrativa.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE FERIALE Sentenza 30 ottobre 2013, n. 44238 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE FERIALE PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente – Dott. D’ISA Claudio – Consigliere – Dott. APRILE Ercole – Consigliere – Dott. SANTALUCIA Giuseppe – rel....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 12 dicembre 2013, n. 50075. Delitto di appropriazione indebita continuata per aver preso a noleggio una autovettura senza aver pagato il noleggio concordato con scadenza mensile e senza aver adempiuto all’obbligo di restituzione
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 12 dicembre 2013, n. 50075 Fatto e diritto Letti gli atti, la sentenza, il ricorso; Udita la relazione del cons. E.J.; Udite le conclusioni del S. Procuratore generale, A.G., per l’ inammissibilità del ricorso. Udito il difensore, avv. F.S., che ne chiede l’accoglimento. 1. S.A., già condannato in...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 13 dicembre 2013 n. 50590. Per la convalida dell’arresto in flagranza facoltativo devono essere indicate le ragioni dell’adozione della misura restrittiva
Il testo integrale[1] In tema di arresto in flagranza facoltativo, la polizia giudiziaria è tenuta ad indicare le ragioni che l’hanno indotta ad esercitare – in relazione alla gravità del fatto o alla pericolosità dell’interessato – il potere di privazione della libertà. Tale indicazione – proseguono gli ermellini – non deve necessariamente concretarsi in una...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 49864 del 11 dicembre 2013. Inammissibile il ricorso del condannato che chiede l’indulto dopo avere ottenuto la sospensione condizionale della pena
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 49864 del 11 dicembre 2013 Motivi della decisione 1. Con il ministero del difensore l’imputata E.T. impugna per cassazione la sentenza della Corte di Appello di Bologna, che confermata in punto di responsabilità la decisione del Tribunale di Parma, con cui e stata dichiarata colpevole del reato...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 50066 del 12 dicembre 2013. In tema di ricettazione l’attenuante di particolare tenuità del fatto assorbe l’attenuante generica
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza n. 50066 del 12 dicembre 2013 FATTO 1. Con sentenza del 04/02/2013, la Corte di Appello di L’Aquila confermava la sentenza pronunciata in data 19/06/2007 dal Tribunale di Vasto nella parte in cui aveva ritenuto C.F. colpevole dei reati di ricettazione di una patente di guida e di...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 29 novembre 2013, n. 47533. Sequestro di persona e concorso nel reato
La massima Il ruolo di ‘copertura’ in una vicenda di sequestro di persona, attesa la delicatezza del ruolo e del rapporto fiduciario tra i concorrenti, non è minimale, indifferente o infungibile rispetto alla serie causale produttiva dell’evento. Ne consegue che può invocarsi l’attenuante dell’art. 114 c.p. solo quando la condotta del reo abbia inciso sul...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 6 novembre 2013, n. 44810. Il procedimento di opposizione, D.P.R. n. 115 del 2002, ex art. 170, al decreto di liquidazione dei compensi ai custodi e agli ausiliari del giudice (oltre che ai decreti di liquidazione degli onorari dovuti ai difensori nominati nell’ambito del patrocinio a spese dello Stato), introduce una controversia di natura civile, indipendentemente dalla circostanza che il decreto di liquidazione sia stato pronunciato in un giudizio penale, e deve quindi essere trattato da magistrati addetti al servizio civile, con la conseguenza che la trattazione del ricorso per cassazione avverso l’ordinanza che lo decide spetta alle sezioni civili della Corte di cassazione
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV PENALE Sentenza 6 novembre 2013, n. 44810 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente – Dott. MASSAFRA Umberto – Consigliere – Dott. PICCIALLI Patrizia – Consigliere – Dott. ESPOSITO Lucia...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 9 dicembre 2013, n. 27470. In tema di impugnativa di arbitrato irrituale
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 9 dicembre 2013, n. 27470 Svolgimento del processo 1 – Con sentenza depositata in data 29 aprile 2002 il Tribunale di Torino rigettava l’opposizione proposta da Z.R., nonché le altre domande dallo stesso avanzate, avverso il decreto ingiuntivo emesso nei suoi confronti ad istanza dalla S.n.c. Eurodetectives, per...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 novembre 2013, n. 46184. L’attenuante di cui all’ultimo comma dell’articolo 609-bis cod. pen. può essere applicata allorquando vi sia una minima compressione della libertà sessuale della vittima, accertata prendendo in considerazione le modalità esecutive e le circostanze dell’azione attraverso una valutazione globale che comprenda il grado di coartazione esercitato sulla persona offesa, le condizioni fisiche e psichiche della stessa, le caratteristiche psicologiche valutate in relazione all’età, l’entità della lesione alla libertà sessuale ed il danno arrecato, anche sotto il profilo psichico
La massima L’attenuante di cui all’ultimo comma dell’articolo 609-bis cod. pen. può essere applicata allorquando vi sia una minima compressione della libertà sessuale della vittima, accertata prendendo in considerazione le modalità esecutive e le circostanze dell’azione attraverso una valutazione globale che comprenda il grado di coartazione esercitato sulla persona offesa, le condizioni fisiche e psichiche...