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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 31 luglio 2015, n. 33882. E’ nulla la notificazione dell’avviso della conclusione delle indagini effettuata al difensore a mezzo P.E.C. anteriormente al 15.12.2014, giusta quanto stabilito dall’art. 16 D.L. 18.10.2012 n. 179, convertito dalla L. 17.12.2012 n. 221). Di conseguenza non è abnorme la restituzione del atti al pubblico ministero, disposta una volta rilevata la nullità dell’avviso ex art. 415 bis c.p.p., che rappresenta atto prodromico alla regolare emissione del decreto di citazione

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 31 luglio 2015, n. 33882 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MILO Nicola – Presidente Dott. ROTUNDO Vincenzo – Consigliere Dott. PAOLONI Giacomo – rel. Consigliere Dott. CAPOZZI Angelo – Consigliere Dott. BASSI...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 4 settembre 2015, n.35988. Per commettere il delitto di peculato, il pubblico ufficiale ovvero l’incaricato di pubblico servizio deve appropriarsi del denaro o della cosa mobile di cui dispone per una ragione legata all’esercizio di poteri e di doveri funzionali, in un contesto che consenta al soggetto di tenere nei confronti della cosa quei comportamenti uti dominus in cui consiste l’appropriazione. Deve ritenersi incompatibile con la presenza della ragione funzionale un possesso proveniente da un affidamento devoluto solo intuitu personae, oppure scaturito da una situazione contra legem o evidentemente abusiva, senza alcuna relazione legittima con l’oggetto materiale della condotta. (Fattispecie in cui la Suprema Corte annulla la sentenza di condanna per il delitto di peculato ascritto ad medico chirurgo, alle dipendenze dell’Azienda ospedaliera, per essersi appropriato delle somme erogate dai pazienti da lui visitati nell’esercizio dell’attività professionale svolta intramoenia: somme che egli riscuoteva senza rilasciare ricevuta e che, almeno pro quota, erano di spettanza dell’amministrazione ospedaliera

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI SENTENZA 4 settembre 2015, n.35988 Ritenuto in fatto Con sentenza emessa in data 7 marzo 2013 la Corte d’appello di Firenze, in parziale riforma della sentenza dei G.u.p. presso il Tribunale di Pisa del 6 giugno 2011, che all’esito di rito abbreviato dichiarava B.P. colpevole dei reato di peculato...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 luglio 2015, n. 33745. Applicabilità del divieto di reformatio in peius anche nel giudizio di rinvio a seguito di annullamento pronunciato dalla Cassazione, ove impugnante sia il solo imputato, purché il nuovo giudizio non consegua all’annullamento della sentenza di primo grado disposto per nullità dell’atto introduttivo ovvero per altra nullità assoluta o a regime intermedio non sanata

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 30 luglio 2015, n. 33745 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PRESTIPINO Antonio – Presidente Dott. CAMMINO Matilde – Consigliere Dott. RAGO Geppino – Consigliere Dott. LOMBARDO Luigi Giovanni – Consigliere Dott. RECCHIONE...

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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 31 luglio 2015, n. 33864. In tema di reati di competenza del giudice di pace non sussiste l’interesse per la parte civile ad impugnare la sentenza dichiarativa dell’estinzione del reato ai sensi del Decreto Legislativo n. 274 del 2000, articolo 35

Suprema Corte di Cassazione S.U.P sentenza 31 luglio 2015, n. 33864 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE PENALI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SANTACROCE Giorgio – Presidente Dott. MANNINO Saverio Feli – Consigliere Dott. MARASCA Gennaro – Consigliere Dott. ROMIS Vincenzo – Consigliere Dott. CONTI Giovanni...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 30 luglio 2015, n. 33765. In tema di confisca per equivalente non è necessaria la specifica individuazione dei beni oggetto di ablazione, atteso che, accertato il profitto o il prezzo del reato per il quale essa è consentita, la confisca potrà avere ad oggetto non solo beni già individuati nella disponibilità dell’imputato, ma anche quelli che in detta disponibilità si rinvengano o comunque entrino successivamente al provvedimento di confisca, fino alla concorrenza dell’importo determinato

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 30 luglio 2015, n. 33765 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio S. – Presidente Dott. MOGINI Stefano – Consigliere Dott. VILLONI Orlando – Consigliere Dott. CAPOZZI Angelo – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 30 luglio 2015, n. 33760. Ai fini delle configurabilità del concorso del privato nel delitto di abuso d’ufficio

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 30 luglio 2015, n. 33760 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IPPOLITO Francesco – Presidente Dott. CARCANO Domenico – Consigliere Dott. MOGINI Stefano – Consigliere Dott. DE AMICIS G. – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 11 agosto 2015, n. 34782. È configurabile il delitto di cui all’art. 280 c.p. anche qualora, per finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico, vengano posti in essere atti idonei diretti in modo non equivoco a provocare morte o lesioni in danno anche di una sola persona, essendo l’incolumità e la vita del singolo beni giuridici primari ed essenziali per lo Stato-istituzione

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI SENTENZA 11 agosto 2015, n.34782 Svolgimento del processo E’ indiscusso in atti che G.N. e C.A. la mattina del 7.5.2012 hanno ferito alla tibia della gamba destra, con un colpo di pistola cal. 7,62 sparato a distanza ravvicinata, A.R., amministratore delegato di Ansaldo Nucleare spa, appena uscito di casa....

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 28 luglio 2015, n. 33329. Colpa medica: i criteri per individuare il decorso causale autonomo e l’operatività dell’affidamento

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 28 luglio 2015, n. 33329 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ZECCA Gaetanino – Presidente Dott. D’ISA Claudio – Consigliere Dott. MARINELLI Felicetta – Consigliere Dott. BLAIOTTA Rocco Marc – rel. Consigliere Dott....